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Lo spreco di cibo globale inquina come Ue e Usa combinati

Uno studio apparso su Nature Food ha calcolato i gas serra generati in 9 passaggi chiave della catena di fornitura per 4 categorie di alimenti. Le emissioni legate a perdita e spreco sono 1/3 di quelle generate dal sistema alimentare nel suo complesso. Quasi tre quarti dipendono da carne e prodotti animali

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Lo spreco di cibo globale vale 9,3 Gt CO2eq

(Rinnovabili.it) – Nel 2017, lo spreco di cibo globale ha generato 9,3 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente (Gt CO2eq). Cioè 1/3 di tutte le emissioni del sistema alimentare mondiale. Una quantità di gas serra pari a quella emessa ogni anno dagli Stati Uniti e dall’Europa messi insieme. È la stima a cui arriva uno studio apparso su Nature Food che ricostruisce il peso dei gas climalteranti per ciascun singolo passaggio nella catena del valore.

Carne e prodotti animali pesano per 3/4 delle emissioni dello spreco di cibo globale

Il modo in cui produciamo, consumiamo e sprechiamo cibo genera circa 1/3 delle emissioni globali, secondo i dati della Fao. Per comprendere come ridurle, lo studio condotto dalla Nanjing Forestry University cinese e dalla National University Singapore si è concentrato sui gas serra che derivano dallo spreco alimentare. Con un livello di dettaglio che indaga 9 passaggi chiave nella catena del prodotto (raccolta, produttore, stoccaggio, trasporto, commercio, trasformazione, vendita all’ingrosso, vendita al dettaglio e consumo) e 4 categorie di prodotti (cereali e legumi, carni e prodotti animali, radici e colture oleose, frutta e verdura).

La fetta preponderante di emissioni viene dallo spreco di carne e prodotti animali: il 73,4% del totale. Ragione per cui, conclude lo studio, uno dei modi più efficaci per tagliare le emissioni del sistema alimentare, anche nella parte di spreco, è ridurre drasticamente il consumo di carne. Se lo si dimezzasse, calcolano gli autori, si eviterebbe di generare 4,27 Gt CO2eq ogni anno. Il che sarebbe uguale a dimezzare le emissioni legate allo spreco di cibo.

Nella classifica dello spreco di cibo globale seguono poi cereali e legumi con il 20,9%, mentre radici e frutta e verdura pesano, rispettivamente, appena per il 3,3 e il 2,4%. Anche la geografia conta. Lo studio rileva che – prese insieme – Cina, India, Stati Uniti e Brasile generano poco più del 44% delle emissioni globali legate ai rifiuti alimentari e il 38% delle emissioni globali legate alla gestione dei rifiuti.

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