L’accordo di associazione UE-Mercosur ignora clima e ambiente

Greenpeace Germania ha ricevuto il testo che l’UE e i quattro stati del Mercosur – Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay – hanno concordato lo scorso 18 giugno e rivela: Accordo di Parigi solo citato, ma nessuna misura assicura che i suoi obiettivi siano rispettati davvero.

Sull’UE-Mercosur, l’Europa ignora l’impegni climatici

(Rinnovabili.it) – Dopo tanto sbattere di pugni sui tavoli e rincorrersi di dichiarazioni preoccupate per la deforestazione dell’Amazzonia, l’Unione Europea cala la maschera. Nel testo negoziale per l’accordo di associazione UE-Mercosur non c’è nulla che difenda davvero l’accordo di Parigi e gli obiettivi sul clima. Il documento è stato reso pubblico dal ramo tedesco di Greenpeace, che è riuscito a entrarne in possesso confermando molti dei timori che si erano accumulati negli ultimi mesi.

Nel luglio del 2019, dopo due decenni di dispute, è stato concordato un accordo commerciale di libero scambio tra l’UE e i paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay). Le due regioni si impegnano a favorire il commercio internazionale basato su regole in grado di offrire alle imprese europee un netto vantaggio in un mercato dall’enorme potenziale economico. Il patto, però, deve ancora essere ratificato dai 27 Stati membri dell’UE. In ballo resta l’accordo di associazione, il trattato generale all’interno del quale si muove l’accordo di libero scambio, strumento indispensabile per dare il via libera definitivo a tutto il pacchetto.

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Ed è proprio il testo di questo accordo di associazione – sigillato lo scorso 18 giugno – che è stato reso disponibile per la prima volta. L’accordo di Parigi viene semplicemente citato, è stato messo nero su bianco che è auspicabile una sua rapida implementazione. Ma nulla di più. Mancano del tutto delle misure per punire chi non prende i provvedimenti necessari o continua con pratiche incompatibili con gli obiettivi climatici del trattato internazionale.

Una mancanza che fa a pugni con le posizioni di molti paesi membri che, soprattutto negli ultimi mesi, avevano manifestato tutti i loro dubbi sull’accordo UE-Mercosur perché non tutelava abbastanza l’Amazzonia dalla deforestazione e, più in generale, non era all’altezza delle ambizioni climatiche del vecchio continente. La bozza testimonia che nulla è cambiato da allora. Restano anche altri problemi di non poco conto. Ad esempio, l’accordo favorisce gli investimenti ma non include delle misure per assicurarsi che siano sostenibili e non vadano a sostenere attività inquinanti. O ancora, c’è un grande deficit democratico, visto che nell’organismo che presiede all’implementazione dell’accordo UE-Mercosur non sono previsti rappresentanti dei parlamenti nazionali né dell’assemblea di Strasburgo.

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