Nasce Erion, primo sistema multiconsortile per RAEE e imballaggi

Ecodom e Remedia si fondono per dar vita al più grande Sistema italiano di Responsabilità Estesa dei Produttori

erion
Foto di Rodger Shija da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Una nuova realtà si affaccia nel mondo dell’economia circolare italiana. È Erion, il sistema multiconsortile nato dalla fusione dei consorzi Ecodom e RemediaQuattro le aree di competenza – RAEE domestici, RAEE professionali, pile e batterie, imballaggi – gestite attraverso altrettante società no-profit: Erion Professional, Erion WEEE, Erion Energy ed Erion Packaging. 

“Erion diventa l’alleato capace di affiancare i produttori non solo nell’adempimento degli obblighi normativi, ma anche nella realizzazione di iniziative e progetti strategici per sviluppare soluzioni innovative e modelli di business circolari ” – afferma Giorgio Arienti, Co-Direttore Generale della nuova realtà.

La gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche è stata fin dall’inizio il cuore pulsante delle attività di Remedia ed Ecodm. Non sorprende dunque sapere che i due consorzi hanno deciso di mettere in comune le rispettive attività e competenze. “Con una quota di responsabilità pari al 70% dei RAEE domestici gestiti ogni anno in Italia aggiunge Arienti – Erion si pone anche come un soggetto di riferimento sia per quanto riguarda il dialogo con le istituzioni sia per ciò che concerne uno sviluppo più armonico dell’intero settore del riciclo”.

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Ma l’obiettivo è anche dedicare un’attenzione particolare ai rifiuti elettronici professionali, settore dove esiste un altissimo gap tra immesso al consumo e quota raccolta con la differenziata. Erion Professional è stato creato dunque per contribuire a colmare il divario generato dai bassi tassi di ritorno di queste apparecchiature attraverso un approccio innovativo e più incisivo

Nel 2019 in Italia, sono state raccolte complessivamente quasi 11mila tonnellate di pile e accumulatori portatili, pari a circa il 43% dell’immesso sul mercato, che ammonta a oltre 25mila tonnellate, mentre nel caso degli accumulatori industriali e da veicoli sono state raccolte circa 176mila tonnellate a fronte delle 317mila immesse (fonte: CDCNPA 2019). Tuttavia, con la diffusione esponenziale dell’elettronica di consumo, della mobilità elettrica e delle energie rinnovabili ci saranno sempre più accumulatori da gestire sia per recuperare metalli come cobalto, argento, litio e zinco, sia per evitare il rilascio di sostanze tossiche come mercurio e cromo.

Anche a tal fine, si è vista l’esigenza di creare Erion Energy, consorzio dedicato ai Rifiuti di Pile e Accumulatori, inclusi specifici settori di business come quelli che, nell’industria automobilistica, sono rappresentati dalle vetture elettriche e ibride. 

Non solo RAEE e RPA, ma anche packaging: la Responsabilità Estesa dei Produttori riguarda anche gli imballaggi che contengono le loro apparecchiature, il cui smaltimento oggi è affidato agli installatori o ai rivenditori. Erion Packaging è un consorzio creato e gestito dai Produttori per rendere più efficiente l’attuale filiera dei rifiuti di imballaggi e intercettare i flussi che attualmente non transitano dalle isole ecologiche. Erion Packaging diventerà operativo al termine del processo di accreditamento attualmente in corso presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

“Erion – dichiara Danilo Bonato, Co-Direttore Generale Erion – nasce dall’idea dei nostri Produttori di introdurre in Italia un sistema di responsabilità estesa moderno ed autorevole, capace di rinnovare il sistema di gestione dei rifiuti tecnologici, le cui performance sono frenate da carenze legislative e dalla mancanza di una robusta visione strategica”. “L’unione di Ecodom e Remedia metterà a disposizione del nostro Paese un’organizzazione di eccellenza nell’ambito dei sistemi di conformità normativa, con una posizione di rilievo europeo ed uno straordinario team di professionisti, in grado di contribuire fattivamente alla protezione dell’ambiente e alla transizione verso l’economia circolare”.

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