Batteria a flusso organica: più efficiente, ecologica ed economica

Un gruppo di ricerca internazionale sta progettando nuove batterie di flusso redox che abbiano una durata più lunga, maggiore potenza e densità energetica, in un formato più sostenibile

Batteria a flusso organica
Foto di Mudassar Iqbal da Pixabay

 

L’obiettivo del progetto HIGREEW è una batteria a flusso organica con un LCOS sotto i 0,05 € / kWh / ciclo

(Rinnovabili.it) – Un sistema di accumulo che riesca a coniugare sostenibilità, economicità e alte prestazioni per facilitare l’integrazione delle fonti rinnovabili negli attuali sistemi energetici. Questo l’obiettivo del progetto internazionale HIGREEW. L‘iniziativa di ricerca, guidata dal centro basco CIC energiGUNE e finanziata dalla Commissione europea con 3,8 milioni di euro, ha una sola tecnologia davanti agli occhi: la batteria a flusso organica, un dispositivo ricaricabile dotati di elettroliti organici a basso costo e idrosolubili.

 

Il consorzio del progetto è composto da nove partner provenienti da cinque differenti Paesi dell’Unione Europea. Insieme lavoreranno per progettare e sviluppare batterie con una elevata densità di energia e potenza, una maggiore efficienza, una durata più lunga e soprattutto con costi molto più bassi di quelli attuali.  L’Università Autonoma di Madrid e l’Università della Boemia (Repubblica Ceca) collaboreranno con CIC energiGUNE nello sviluppo dei materiali chiave (membrana, elettrolita ed elettrodo) per migliorarne le prestazioni tecniche, prolungare la loro vita utile e facilitarne il riciclaggio. Questi materiali saranno integrati in una cella per effettuare i primi test di validazione da parte dell’a società d’ingegneria britannica C-TECH, del ceco Pinflow specializzato nelle batterie a flusso di vanadio.

Nel 2021 inizierà l’integrazione di tutti gli sviluppi in un prototipo reale, progettato in collaborazione da Heights e Gamesa Electric, e quindi testato e convalidato in uno degli impianti spagnoli di Gamesa.

 

 

Entro tre anni la nuova batteria a flusso organica dovrà vantare un LCOS (Levelized Cost of Storage, letteralmente “Costo livellato dell’accumulo”) inferiore ai 0,10 euro  il kWh  per la durata di vita. In questo modo il valore dovrebbe arrivare 0,05 euro / kWh / ciclo entro il 2030, che rappresenta il target tecnico-economico posto da Bruxelles nel suo piano strategico europeo per le tecnologie energetiche nel processo di decarbonizzazione. Tra le finalità di HIGREEW c’è anche la volontà di dimostrare che le batterie a flusso organico possano  costituire un’alternativa sostenibile al vanadio, materiale incluso dalla Commissione europea nell’elenco delle materie prime essenziali.

 

>>leggi anche Accumulo: UE pronta a bandire le “batterie sporche” straniere<<

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