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Un successo la prima asta eolica senza incentivi dell’Olanda

Chiusa la gara per l’assegnazione dei 700MW del parco eolico offshore Hollandse Kust Zuid nei Paesi Bassi. Massimo riserbo sulle offerte

 asta eolica senza incentivi

 

Dopo la Germania anche per i Paesi Bassi un’asta eolica senza incentivi

(Rinnovabili.it) – La prossima wind farm olandese? Sarà realizzata senza alcun aiuto da parte dello Stato. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia e della politica climatica, Eric Wiebes, al termine della prima asta eolica senza incentivi dei Paesi Bassi. Il contingente in gara è quello offerto dal progetto offshore di Hollandse Kust Zuid: 700 MW totali, divisi in due slot (area I e II), che vedranno a luce nella parte olandese del Mare del Nord. Il ministro fa sapere che nei prossimi mesi verranno valutate le offerte e a marzo 2018 sarà proclamato il vincitore. Su tutto il resto, però, il Governo preferisce mantenere il massimo riserbo. Attualmente si conoscono i nomi di sole tre società partecipanti: la svedese Vattenfall, la tedesca Innogy e la norvegese Statoil. Nessun dettaglio è stato invece fornito in merito alle offerte in gara.

 

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Nonostante non si conosca ancora l’esito, per l’Olanda, oggi in ritardo sui suoi obiettivi rinnovabili 2020, la prima asta eolica senza incentivi rappresenta un successo in ogni caso. “Questa è una buona notizia per la transizione energetica. Supponendo che questo processo di valutazione porti a un vincitore, costruiremo un parco eolico in mare senza sussidi. Questa è una svolta”, ha dichiarato Wiebes in una nota stampa “Dimostra anche che possiamo mantenere i costi della transizione energetica limitati se affrontiamo le cose in modo intelligente e se il mercato e il governo collaborano”.

 

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L’attuale gara è la terza delle cinque annunciate da Amsterdam per aumentare la produzione di energia pulita a largo delle coste nazionali: l’obiettivo finale da raggiungere nei prossimi 6 anni sono circa 3.500 MW di nuova capacità dal vento. I primi 1.400 MW sono stati già assegnati nel 2016 alla società energetica danese Orsted e ad un consorzio comprendente la Royal Dutch Shell e il fornitore olandese di energia Eneco. In questo caso le sovvenzioni erano ancora presente nel pacchetto d’offerta, ma avevano subito un primo e drastico taglio.