ANEV, assoRinnovabili e il Coordinamento FREE rispondono all'attacco portato avanti da 13 associazione ambientaliste nei confronti degli incentivi all'eolico
“Prima ancora di cambiare tempi e regole per il pagamento degli incentivi già assegnati occorre smettere di assegnarne di nuovi – si legge nella missiva – Ci riferiamo all’organizzazione delle aste competitive del prossimo anno per l’assegnazione di ulteriori incentivi alle fonti di produzione diverse dal fotovoltaico. Per il solo eolico on-shore (e per i soli impianti di potenza superiore ai 5 MW) s’intendono assegnare altri incentivi a un contingente di 500 MW di potenza!”
Per le associazioni non vi è dubbio che i sussidi concessi abbiano favorito la speculazione a danno del paesaggio e della natura, senza portare riduzioni significative, a livello complessivo, dei gas climalteranti.
Non tarda ad arrivare la risposta delle associazioni di settore. ANEV, assoRinnovabili e il Coordinamento FREE, in una nota stampa congiunta hanno manifestato il proprio sconcerto per quello che non esitano a definire l’ennesimo attacco ingiustificato al comparto delle green energy. “Affermare che gli impianti eolici devastino il paesaggio per fini speculativi, creino nuovi oneri di dispacciamento e contribuiscano ad innalzare il costo dell’energia non solo è falso ma rappresenta l’ennesimo grave ed ingiustificato attacco ad un settore che si è dimostrato uno straordinario volano di crescita economica sostenibile”. Per le tre associazioni appare evidente infatti che l’incremento delle rinnovabili e dell’eolico in particolare abbiano permesso all’Italia di ridurre le importazioni di materie prime fossili per il soddisfacimento della domanda di energia, “con grandi benefici sull’indipendenza energetica e sull’ambiente”.