Eolico: la tecnologia aerospaziale al servizio del vento

ARTES 20 è il progetto nato per portare la tecnologia aerospaziale nel settore eolico e migliorarne le prestazioni sfruttando anche immagini satellitari

eolico(Rinnovabili.it) – Collegare il settore eolico offshore con la tecnologia aerospaziale è alla base della innovativa iniziativa che usufruendo del Technology Strategy Board (TSB) britannico e del contributo dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha portato all’organizzazione del programma dimostrativo ARTES 20. L’iniziativa nasce con lo scopo di promuovere l’uso di tecnologie e prodotti originariamente sviluppati per il settore aerospaziale in altri settori, tra cui ad esempio l’eolico.

Il sistema ideato grazie ad ARTES 20 potrà essere utilizzato sia in fase di costruzione degli impianti offshore sia nella gestione successiva e in fase di manutenzione. Per meglio gestire ogni fase IBERDROLA INGENIERÍA e ELECNOR DEIMOS attraverso le proprie controllate britanniche hanno avviato il progetto SUMO (Support of Maritime Operations in Offshore Windfarms) che mira a creare un punto di riferimento nel settore per la gestione del sistema di parco eolico marino (offshore).

 

La collaborazione tra ESA, TSB in aggiunta al Satellite Applications Catapult del Regno Unito porterà anche all’organizzazione di un cloud a disposizione dell’iniziativa che favorirà il diffondersi delle notizie e dei dati relativi alle potenzialità e all’andamento dei lavori. Come specificato il progetto sarà il primo a integrare un insieme di strumenti diagnostici e di previsione delle condizioni meteo oceaniche di ultima generazione sfruttando sistemi originariamenti pensati per il settore aerospaziale. Accanto a questi sistemi anche la possibilità di sfruttare immagini satellitari ad alta risoluzione e sistemi per la geolocalizzazione delle persone e degli oggetti con la possibilità di osservare i dati raccolti su piattaforme web di facile accesso.

La sperimentazione si concentrerà inoltre sulla realizzazione di sistemi sempre più precisi in grado di prevedere oltre alle condizioni atmosferiche anche la velocità del vento, l’altezza e l’intensità delle onde, la temperatura dell’acqua e la velocità delle correnti con lo scopo di testare il nuovo sistema ad uno dei parchi eolici offshore esistenti nel corso dei prossimi anni.

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