Eolico: la turbina multi-rotore della Vestas è in funzione

Ha iniziato a produrre i primi kWh, lo speciale concept a quattro rotori verticali progettato dalla società danese. I test diranno se vale la pena scommettere su questa innovazione

Eolico: la turbina multi-rotore della Vestas è in azione

 

(Rinnovabili.it) – Sembra un vero e proprio albero eolico, la nuova turbina multi-rotore della Vestas. Ma per quanto assurdo possa apparire il design, il produttore danese ha deciso di inserirla ufficialmente nel suo piano di sviluppo aziendale. L’originale aerogeneratore non solo già esiste ma è stato istallato all’inizio del 2016 presso il sito di prova Risø nei pressi di Roskilde, in Danimarca. E ora, fa sapere la società, è sta producendo i suoi primi kWh.

 

L’annuncio arriva direttamente dalle pagine dei social dove Erik Carl Lehnskov Miranda, Senior Specialist di Vestas ha spiegato:  “In questo momento stiamo testando le varie funzioni del software. Una di queste di questi è la funzionalità di cut-out, ossia se il concept test è in grado di arrestarsi quando la velocità del vento raggiunge la soglia massima tollerata dalla macchina”. 

 

Un altro aspetto fondamentale che gli ingegneri danesi stanno valutando è la regolazione dell’imbardata, ossia della rotazione della turbina intorno al proprio asse verticale, indispensabile per posizionare il rotore secondo la direzione del vento. Il controllo dell’imbardata è importante in quanto contribuisce anche a regolare la potenza prodotta, e il sistema di controllo deve essere in grado di spegnere la turbina in caso il disallineamento tra l’asse del rotore e la direzione del vento superi certi valori limite.

 

 

Il nuovo aerogeneratore incorpora quattro turbine V29-225kW con un diametro del rotore di 29 metri ciascuna, montate su due livelli operativi verticali con l’elemento della torre cilindrica in mezzo. La macchina multi-rotore affronterà una serie di test e controlli nei prossimi anni per determinare la fattibilità del design, in particolare quella di azionamento e controllo.

 

Il progetto è iniziato meno di due anni fa come risultato di una sessione di brainstorming dedicata allo sviluppo di nuovi concept per risolvere specifici problemi della tecnologia eolica.

La concorrenza è sempre più forte di giorno in giorno, e l’energia eolica deve anche competere con le altre fonti di energia rinnovabili”, ha affermato il chief Technology Officer di Vestas, Anders Vedel. “Noi intendiamo essere in testa per quanto riguarda l’innovazione tecnologica. E ciò richiede nuove idee e nuovi approcci”.

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3 Commenti

  1. Non viene detto se i singoli rotori hanno il controllo di potenza con il passo delle pale. Sembrerebbe dal testo che il controllo d’imbardata sia un sistema aggiuntivo di sicurezza. Già negli anni 80-90 erano state proposte configurazioni multimotore non proseguite per forti problemi di vibrazioni della struttura.

  2. Mi sembra una inutile complicazione, 4 turbine V29 sono equivalenti a una sola V58. L’area spazzata dal rotore è la stessa, invece di avere 4 piccole turbine ne hai una sola più grande: meno componenti, meno guasti, maggiore affidabilità. Oltretutto questa specie di albero eolico è pure brutto, già gli “ambientalisti” sono scatenati contro le turbine singole…

  3. Ma dite la verità, così come la vedete, senza inutili complicazioni di parole.
    Difficilmente faccio commenti agli articoli, ma questa è una cosa che subito dopo che l’hai vista ti serve la carta igienica! non potevo astenermi!

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