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Quattro bandi fotovoltaico dall’Agenzia del Demanio. Ok anche a CER

L'agenzia governativa pubblica i primi 4 bandi per la concessione di terreni pubblici inutilizzati per la realizzazione di impianti fotovoltaici. I lotti si trovano in Friuli, Molise, Puglia, Umbria

Quattro bandi fotovoltaico dall'Agenzia del Demanio. Ok anche a CER
Foto di Mariana Proença su Unsplash

Concessione di terreni a privati per realizzare impianti fotovoltaici

Lecce, Campomarino (CB), Spilimbergo (PN) e Narni (TR). Queste le località in cui si trovano alcuni terreni statali inutilizzati e oggi messi a disposizione della transizione energetica. L’Agenzia del Demanio ha infatti pubblicato i primi bandi fotovoltaico, quattro avvisi per la concessione di lotti pubblici alla realizzazione di impianti solari. L’obiettivo? Riqualificare e riconvertire il patrimonio immobiliare dello Stato tramite gestione economica da parte di investitori privati.

“Si intende dare vita – si legge negli atti – ad  un circuito attraverso il quale realizzare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, a servizio di Enti pubblici e/o di soggetti privati”, in aree ritenute idonee dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199. 

Vediamo nel dettaglio i 4 bandi fotovoltaico.

La concessione dei terreni pubblici ha ad oggetto la progettazione e la successiva costruzione e gestione di impianti fotovoltaici da parte delle ESCO (Energy Service Company). Con una durata della stessa che può andare da un minimo di 6 anni ad un massimo di 50 anni a partire dalla stipula del relativo atto.

 I destinatari dell’avviso? Sono ammessi a partecipare:

  • Imprese individuali
  • Persone fisiche
  • Società commerciali
  • Società cooperative
  • Associazioni
  • Fondazioni
  • Consorzi ordinari di concorrenti (costituiti o costituendi ai sensi dell’art. 2602 c.c.)
  • Consorzi stabili (costituiti anche in forma di società consortili ai sensi dell’art. 2615-ter c.c.)
  • Consorzi fra società cooperative di produzione e lavoro (costituiti a norma della legge 25 giugno 1909 n. 422 e del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 14 dicembre 1947 n. 1577)
  • Consorzi tra imprese artigiane (di cui alla legge 8 agosto 1985 n. 443)
  • Comunità energetiche di nuova configurazione e/o già costituite (ai sensi degli artt. 30 e 31 del D.lgs. n.199 del 2021, e operanti sul territorio)

Le proposte presentate saranno valutate in base all’offerta economico-temporale, prevedendo punteggio premiale in fase di valutazione per alcune caratteristiche precise.

Ad esempio in caso di impianto per CER, si aggiungerà un punteggio massimo di 35 punti alle offerte che prevedono l’inserimento di Enti Locali tra i membri della comunità i cui incentivi sono destinati alla copertura dei fabbisogni energetici degli edifici pubblici (scuole, biblioteche, uffici).

Venti punti invece per le proposte con allegata la Certificazione EPD (Environmental Product Declaration, ovvero Dichiarazione Ambientale di Prodotto) dei prodotti edilizi adoperati che descriva le prestazioni ambientali legate al Ciclo di Vita degli stessi. E ancora: massimo 15 punti alla progettazione ed implementazione di una piattaforma di monitoraggio real-time al fine di migliorare la qualità dell’impianto sia per incrementare la produttività, sia per verificare i consumi.

 “Con questa iniziativa – si legge nella nota dell’Agenzia del Demanio – lo Stato ha l’opportunità di attrarre investimenti per valorizzare un patrimonio inutilizzato e non destinato ad altre funzioni (cinture stradali, aree in zone industriali, terreni acquisiti per devoluzioni, ecc.) contribuendo alla produzione di energia rinnovabile”.

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) supporterà l’Agenzia del Demanio nel coinvolgere i comuni interessati per la creazione di nuove CER e informando quelle già costituite sulle opportunità offerte dai bandi. “Oltre a valorizzare e ottimizzare la gestione dei terreni pubblici e garantire il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità, l’iniziativa ha l’obiettivo di sollecitare soluzioni innovative, adattarle alle specificità dei territori e contribuire così alla transizione ecologica e al miglioramento della crescita sostenibile del Paese”. 

I bandi fotovoltaico

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