Le nuove nanoparticelle possono auto-organizzarsi gerarchicamente formando strutture più complesse e consentendo la creazione di nuovi oggetti
Questa sensazionale scoperta – portata avanti con la collaborazione dei ricercatori del Debye Institute for Nanomaterials Science e dell’Institute for Theoretical Physics dell’Università di Utrecht (in Olanda) – mostra in particolare che il cadmio e il selenio, costituenti tossici dei nuovi nanocristalli, potrebbero tranquillamente essere sostituiti, in una seconda fase di ricerca, dal rame come “elemento formante” non nocivo per la costituzione delle stesse catene autoassemblanti. Aspettando di essere brevettata, questa nuova branca della nanochimica riserverà sicuramente delle sorprese nell’ambito delle future applicazioni per l’industria fotovoltaica e la realizzazione di batterie ad alta efficienza energetica.