La centrale elettrica a idrogeno australiana vale 117 mln
(Rinnovabili.it) – È ancora una volta il South Australia a scrivere la storia verde nazionale. Lo Stato finanzierà la realizzazione della prima grande centrale elettrica a idrogeno del Paese, un impianto da 15 MW di potenza alimentato esclusivamente con le energie rinnovabili. A renderlo noto è ministro dell’Energia Tom Koutsantonis che commenta così il progetto: “L’Australia del Sud è all’avanguardia a livello globale in un’ampia gamma di tecnologie di stoccaggio, dalle grandi batterie alle centrali elettriche virtuali fino all’impianto di pompaggio – ora ospiterà anche uno dei più grandi impianti di produzione di idrogeno al mondo”. La struttura sorgerà a Port Lincoln, nella penisola di Eyre; sarà realizzata dalla Hydrogen Utility in collaborazione con la tedesca Thyssenkrupp, a fronte di una spesa di ben 117,5 milioni di dollari australiani, di cui 4,7 saranno forniti dallo Stato e altri 7,5 milioni arriveranno dal Renewable Technology Fund dell’Australia Meridionale.
A regime la centrale produrrà idrogeno dall’acqua tramite elettrolisi utilizzando il surplus energetico dei parchi eolici e solari. Una turbina a gas da 10 MW e una cella a combustibile da 5 MW produrranno, al bisogno, elettricità dal vettore, immettendola direttamente in rete. La struttura è stata presentata come un “progetto dimostrativo di rilevanza globale” per il settore dell’idrogeno e la sua capacità la rende attualmente una delle più grandi mai realizzate al mondo.
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L’amministratore delegato di Hydrogen Utility, Attilio Pigneri, sostiene che il progetto dimostrerà le possibilità offerte dalla produzione di idrogeno “Fornirà servizi di bilanciamento alla rete di trasmissione nazionale [e] una risposta di supporto rapida ai nuovi impianti solari in fase di sviluppo sulla penisola di Eyre”. La struttura di Port Lincoln immagazzinerà 10 tonnellate di idrogeno, equivalenti a circa 200 MWh. Allo stesso tempo produrrà ammoniaca che verrà venduta come fertilizzante alle industrie agricole locali. “Più energia rinnovabile – ha concluso il ministro – significa energia più economica e la possibilità di immagazzinarla significa che i benefici di quell’energia a basso costo possono essere sfruttati tutto il giorno”.
Magnifico sistema di accumulo di energia.
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Lo Stato non finanzierà bensì sprecherà i soldi dei suoi cittadini e contribuenti.
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15 MW di potenza per un costo di A$ 117,5 milioni.
1 Dollaro Australiano è pari a € 0,636
117,5*0,636= € 74,73 milioni/15 MW= €/MW 4,98 milioni
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Pertanto una centrale con reattore nucleare per una potenza elettrica di 1’000 MW ai prezzi della centrale del costo di € 2,5 miliardi a idrogeno costerebbe € 4,98 miliardi ovvero il doppio.
Non parliamo poi dell’affidabilità e costanza di produzione.
Si parla di un progetto dimostrativo e come tale non ha l’obiettivo di produrre già oggi energia a prezzi di mercato. E non si tratta di dimostrare che l’elettrolisi funziona ma di studiare a quella scala le difficoltà di gestione, manutenzione, continuità. L’obiettivo è proprio di capire “quanto” sia fuori mercato. Quanto lo era il fotovoltaico o l’eolico dieci anni fa?
era ora che ci arrivassero ,l, idrogeno e in carburante dell,, universo .e con un costo minimo .tramite pannelli solare si crea l, elettrolisi per estrarre e immagazzinare l, idrogeno e l,elettricità ,il sole ci darebbe tutto ,ma le persone vogliono asserviti a loro ,ve lo immaginate congegni come questi sparsi per il mondo depuratori per l, acqua marina alimentato dal sole