Gli Stati Uniti vogliono miracoli sul costo dell’idrogeno rinnovabile

Il Department of Energy ha annunciato il suo obiettivo sull’idrogeno per la fine del decennio. I costi di produzione del vettore energetico da fonti di energia pulite e dal nucleare deve scendere dell’80%

Costo dell’idrogeno rinnovabile: il DoE punta a 1 dollaro al kg nel 2030
Foto di Jozef Petrencik da Pixabay

Washington punta a un costo dell’idrogeno pulito sotto 1$/kg entro il 2030

(Rinnovabili.it) –Il Dipartimento dell’Energia americano ha fissato un nuovo e ambizioso obiettivo sul costo dell’idrogeno rinnovabile. Entro il 2030, gli Stati Uniti puntano a produrre il vettore energetico da fonti pulite, come le energie rinnovabili ma anche il nucleare, a un costo inferiore dell’80% rispetto all’attuale. In pratica a fine decennio l’H2 americano dovrà costare più o meno 1 dollaro al kg.

“L’idrogeno pulito è un game changer”, ha dichiarato il segretario all’Energia degli Stati Uniti Jennifer Granholm in una nota. “Aiuterà a decarbonizzare i settori industriali e pesanti ad alto inquinamento, offrendo al contempo posti di lavoro nell’energia pulita ben pagati e realizzando un’economia zero entro il 2050”.

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Attualmente, nel contesto americano, il costo dell’idrogeno rinnovabile si aggira tra i 5 e i 6$/kg. La stima è sempre del DoE e risale a settembre 2020. In un documento di analisi, il dipartimento USA rileva che l’idrogeno può essere prodotto da elettrolizzatori a membrana elettrolitica polimerica (PEM) a questo costo se si assume che i costi di capitale dell’elettrolizzatore fino a 1.500 dollari/kW e prezzi dell’elettricità di rete da 0,05 a 0,07 $/kWh.

Secondo una recente analisi di Bloomberg NEF, il costo dell’idrogeno verde continuerà a seguire un trend al forte ribasso per il prossimo decennio. Il costo dell’idrogeno rinnovabile scenderà nella maggior parte dei mercati ben al di sotto di 2 dollari al kg entro il 2030 e arriverà sotto 1 dollaro il kg nel 2050. In altre parole, non solo entro la metà del secolo sarà in grado di battere per competitività il gas naturale, ma già entro 10 anni renderà rischioso investire nell’idrogeno blu (da combustibili fossili con cattura e stoccaggio del carbonio).

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Bastano queste cifre per comprendere quanto sia ambizioso l’obiettivo del DoE (e ancora poco chiaro come dovrebbe essere raggiunto). Lo scorso gennaio, l’azienda norvegese Nel aveva annunciato un nuovo piano per spianare la strada all’idrogeno verde rinnovabile, tagliando del 75% il costo dei suoi elettrolizzatori e riducendo il prezzo del vettore a 1,5 dollari al kg entro il 2025.

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