Dalle Hawaii la stazione di idrogeno super veloce

Nuovo punto messo a segno dal progetto Hawaii Hydrogen Power Park: una stazione di rifornimento self-serving super rapida

Dalle Hawaii la stazione di idrogeno super veloce

 

(Rinnovabili.it) – L’Istituto per l’Energia Naturale delle Hawaii (HNEI) ha commissionato alla base militare della marina di Kaneohe Bay una stazione di idrogeno ad alta pressione “Fast-Fill”, vale a dire in grado di rifornirsi in maniera più veloce rispetto allo stato dell’arte. A regime l’impianto servirà a fare il pieno ad una flotta di crossover suv della General Motors dotata di tecnologia fuel cell e impiegati quotidianamente dal personale del Corpo dei Marines e della Marina. In realtà la stazione in sé è operativa da novembre 2014, ma solo in questi giorni ha ricevuto il via libera per il “funzionamento autonomo”, consentendo ai conducenti il servizio di self-serving per le loro auto proprio come farebbero in qualsiasi stazione di rifornimento di benzina. L’opzione automatica servirà successivamente da modello per l’installazione di stazioni private “Fast-Fill” in tutto lo stato.

 

“Siamo veramente impressionati dalla velocità di rifornimento e dagli algoritmi di controllo di cui è dotata la stazione di idrogeno alla Marine Corps Base Hawaii. E’ emozionante assistere a come riesca a fare il pieno in 4 minuti a 700 bar”, ha commentato entusiasta Chris Colquitt della General Motors. “Gli algoritmi per controllare il flusso hanno fatto un ottimo lavoro per garantire la temperatura costante dei serbatoi in maniera continua”.

 

Il progetto Hawaii Hydrogen Power Park, di cui fa parte questa nuova stazione di rifornimento, si occuperà anche di analizzare e valutare le prestazioni tecniche e il valore economico di un elettrolizzatore – il sistema che produce idrogeno a partire da acqua e corrente elettrica. L’analisi tecnica studierà l’efficienza dei componenti sotto vari scenari operativi a lungo termine. L’analisi economica determinerà il costo di esercizio quotidiano della stazione e della produzione di idrogeno. Il progetto ha ricevuto il sostegno finanziario dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, dallo Stato delle Hawaii e dall’Office of Naval Research.

 

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