Idrogeno: dalle onde del mare energia e acqua dissalata

Studenti spagnoli hanno sviluppato il software per calcolare la produzione di idrogeno dalle onde del mare aperto ottenendo anche acqua dissalata per uso umano

Idrogeno(Rinnovabili.it) – Buone nuove dal settore della produzione di idrogeno, ottenuto sfruttando l’energia delle onde in mare aperto. Il nuovo progetto riguarda l’estrazione e distribuzione di energia, in questo caso idrogeno da impiegare in pile e accumulatori, dall’acqua marina e se ne sono occupati gli studenti dell’Università di Valladolid Alvaro Serna.

Gli oceani possono offrire una serie di soluzioni utili da impiegare nella lotta al cambiamento climatico, come ad esempio contribuire alla fornitura di acqua ed energia in maniera sostenibile.

Il team di studenti è riuscito a sviluppare un software per la produzione di idrogeno utilizzando l’ energia delle onde in mare aperto e sfrutta una piattaforma multi funzione che permette l’estrazione e la distribuzione di energia in maniera innovativa. La parte rivoluzionaria del progetto, oltre all’integrazione di diverse attività in una stessa piattaforma offshore, consiste nella trasmissione senza fili di idrogeno generato da fonti rinnovabili.

 

“Questo concetto permette il trasporto efficiente e lo stoccaggio di energia, evitando così il problema della necessità di una trasmissione via cavo, che comporta un significativo investimento infrastrutturale e quindi un aumento dei prezzi dell’energia,” ha dichiarato il team studentesco. Il software è composto da diverse sezioni che compongono la piattaforma oceanica. La prima è una sezione di produzione di energia che richiede registri di dati riguardanti l’altezza e la durata delle onde. Con queste informazioni si può finalmente ottenere il flusso di energia prodotta. La seconda, una sezione intermedia di osmosi inversa, che rappresenta un passo necessario per la dissalazione dell’acqua per ottenere idrogeno e mette a disposizione acqua utile per il consumo umano.

La terza sezione è quella di elettrolisi e compressione per riuscire a produrre idrogeno. Una volta che tutti i componenti e progettate le sezioni della piattaforma, “è possibile eseguire diverse simulazioni per verificare il comportamento e i valori dell’acqua dissalata e dell’idrogeno prodotto” ha concluso Serna.

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