Idrogeno verde: in Africa un potenziale da 50mln di t/anno

La BEI, l’Alleanza solare internazionale e l’Unione africana svelano uno studio sul potenziale dell’idrogeno verde nel continente. L’analisi evidenzia i vantaggi dello sfruttamento dell’energia solare per creare idrogeno pulito in 4 hub africani: Mauritania, Marocco, Africa meridionale ed Egitto

Idrogeno verde in Africa
Foto di Sergey Pesterev su Unsplash

Acqua di mare e sole per produrre idrogeno verde in Africa

 (Rinnovabili.it) – In Africa esiste un potenziale produttivo per l’idrogeno verde del valore di mille miliardi euro. La stima appartiene al nuovo rapporto “Africa’s Extraordinary Green Hydrogen Potential”, pubblicato in questi giorni dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), dall’International Solar Alliance e dall’Unione africana, con il supporto del governo della Mauritania, HyDeal e UCLG Africa.

Il documento rappresenta la prima ricerca dettagliata del possibile sviluppo del vettore in tutto il continente. E mostra come realizzando 1.230 GW di nuovi impianti fotovoltaici si potrebbe raggiungere una produzione annuale di H2 solare di circa 50 milioni di tonnellate entro il 2035. Nel dettaglio, gli autori dello studio hanno analizzato le opportunità di investimento su quattro hub – Mauritania, Marocco, Africa meridionale ed Egitto  – fornendo una roadmap di soluzioni tecniche, economiche, ambientali e finanziarie per sbloccare lo sviluppo commerciale del vettore. Dagli impianti per desalinizzare l’acqua di mare (da usare nell’elettrolisi) alle caverne di sale dove stoccare il carburante.

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L’obiettivo principale è mostrare come creare un mercato interno in grado di soddisfare la domanda locale a costi competitivi, facendo crescere l’economia domestica e sostenendo le comunità africane. Ma anche come permettere alle nazioni di ritagliarsi un ruolo nel più ampio mercato globale, esportando il vettore tramite gasdotti e navi in Europa, Giappone, India, ecc.

“L’Africa ha la più abbondante energia solare del mondo e trasformarla in idrogeno verde può rafforzare la sicurezza energetica, ridurre le emissioni e l’inquinamento e decarbonizzare industria e trasporti”, ha affermato Abdessalam Ould Mohamed Salah, ministro dell’Energia della Repubblica di Mauritania. “La Banca europea per gli investimenti sta lavorando con partner in tutta l’Africa e nel mondo per sfruttare il suo potenziale rinnovabile per produrre H2 verde a basso costo su larga scala”.

Tabella di marcia per la commercializzazione dell’idrogeno verde in tutta l’Africa

 La ricerca sostenne che il vettore possa essere venduto a circa 1.55-1.90 euro al kg presso i punti di consegna, generando una media di 40 miliardi di euro l’anno di prodotto interno lordo diretto, corrispondente a circa il 5% del PIL dei paesi attualmente considerati. “La tecnologia solare fotovoltaica ci ha fornito l’elettricità più economica”, ha spiegato il dott. Ajay Mathur, Direttore Generale dell’International Solar Alliance. “Costerà meno di 2 euro al kg in diversi paesi africani entro il 2030 […] Grazie a questa elettricità a basso costo e alla riduzione dei costi dell’elettrolizzatore, il passo successivo è fornire l’accesso a un combustibile pulito, più economico di tutti gli attuali carburanti fossili. Ci consentirà di decarbonizzare il settore energetico e i settori hard-to-abate: fertilizzanti, produzione di acciaio e raffinerie”. 

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Ma perché ciò avvenga suggerisce tre requisiti finalizzati a consentire la produzione di 50 milioni di tonnellate di idrogeno verde in Africa entro il 2035:

  • La definizione di programmi nazionali di pianificazione, regolamentazione e incentivi che mobilitino gli investimenti del settore privato.
  • L’implementazione di progetti pilota che dimostrino il successo della generazione, stoccaggio, distribuzione e uso dell’idrogeno solare sia su scala dimostrativa che commerciale.
  • la creazione di partnership basate sul mercato per consentire il prelievo e la domanda nazionale e internazionale su larga scala di idrogeno verde.
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