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Kadri Simson: Commissione UE lavorerà sulla carbon tax di frontiera

Il commissario europeo designato all’Energia presenta il suo programma, anticipando i lavori su una proposta legislativa sul Just Transition Fund e il riordinamento della tassazione energetica

Kadri Simson
Credit: Philippe BUISSIN – Parlmento Europeo © European Union 2019

L’audizione all’Europarlamento dell’estone Kadri Simson, commissario dell’esecutivo von der Leyen 

(Rinnovabili.it) – Tempo di valutazione per la squadra di Ursula von der Leyen. Prima che il Parlamento europeo possa votare la nuova Commissione, i comitati parlamentari devono, infatti, valutare di tutti i commissari designati. Ieri è stata la volta, tra gli altri, di Kadri Simson, ex ministro degli affari economici dell’Estonia, che occuperà la poltrona dell’Energia.

In un botta e risposta di circa due ore, Simson ha presentato alle commissioni Ambiente e Industria riunite la propria posizione e i futuri passi comunitari sulle più urgenti questioni energetiche. A cominciare dalla tabella di marcia per raggiungere le zero emissioni entro il 2050 che la nuova Commissione UE ha promesso di presentare entro 100 giorni dal suo insediamento. “Il fulcro sarà una legge europea sul clima che sancirà l’obiettivo di neutralità climatica del 2050″, ha spiegato la politica estone. “Ciò sarà supportato da una proposta legislativa sul Just Transition Fund. Contribuirò a elaborare tali proposte sotto la guida e il vicepresidente designato Frans Timmermans”. L’obiettivo del Fondo sarà quello di garantire sostegno alle regioni industriali, carbonifere e ad alta intensità energetica nel percorso vero le zero emissioni nette.

 

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“Chiederò ai miei servizi di iniziare con un solido processo di valutazione dell’impatto, anche analizzando i piani nazionali finali per l’energia e il clima e il loro livello di ambizione, con particolare riguardo agli obiettivi di efficienza energetica e rinnovabili”, ha aggiunto Simson (leggi anche Piani nazionali energia-clima, sulle rinnovabili profondo gap).

 

Poche parole sul gas, in merito a cui il Commissario designato promette solo di valutarne il ruolo nel processo di decarbonizzazione, mentre anticipa il lavoro sulle tassazione energetica.

Insieme al commissario designato per l’economia, Paolo Gentiloni, contribuirò alla revisione della direttiva sull’Energy Tax per garantire che sia coerente con i nostri impegni rispettosi del clima e le sovvenzioni per i combustibili fossili. Collaborerò anche alla progettazione di una carbon tax di frontiera, per evitare la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, che sia pienamente conforme alle norme dell’OMC. In questo spirito, lavorerò per aumentare l’uso dell’euro nei mercati energetici, dato che, nonostante sia l’UE sia il più grande importatore mondiale di energia, circa l’85% dell’import è attualmente pagato in dollari”.

 

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