Rinnovabili • offerte luce agosto 2019

Le migliori offerte luce da fonti rinnovabili di agosto 2019

L'analisi di CompraSemplice.it sulle migliori offerte luce 100% green di agosto. Da Edison a Illumia, passando per Enel, Eni, E.ON, Hera Comm e Green Network

offerte luce agosto 2019La mini guida alle offerte luce agosto per le forniture che sfruttano solo fonti rinnovabili

 

(Rinnovabili.it) – I maggiori mercati nel nostro Paese stanno adottando, sempre di più, un approccio green e il trend coinvolge anche il mercato dell’energia elettrica, uno dei più direttamente connessi in tema di inquinamento. Oggi, complice anche l’obiettivo energetico fissato dall’Unione Europea per il 2020,  finalmente molte compagnie energetiche italiane stanno proponendo offerte luce che permettono di utilizzare solo energia certificata come prodotta da fonti rinnovabili, e per questo dette tariffe green.

 

È aumentata, dunque, la possibilità di scelta per le famiglie italiane di offerte luce  e gas che permettono di risparmiare in bolletta e di rispettare l’ambiente: un consumatore che sceglie un’offerta per la fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili contribuisce alla produzione di energia pulita.

 

Ecco allora le migliori offerte sull’energia elettrica selezionate da ComparaSemplice.it, che sarà possibile sottoscrivere ad agosto 2019, certificate dal sistema delle garanzie di origine del Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

 

100% energia green: quando è davvero così?

 

Prima di passare alle offerte luce green è bene fare una premessa. Sempre più spesso oggi, nel campo delle offerte luce si può trovare la dicitura “100% energia verde”, ma quando si può essere sicuri di utilizzare energia prodotta (prevalentemente o totalmente) da fonti rinnovabili, come l’eolico, il fotovoltaico, il geotermico, la biomassa, l’idroelettrico o l’energia marina?

 

Affinché il cliente possa avere la certezza di aver scelto un’offerta green, si è pensato alla certificazione del mix di produzione di energia elettrica con la Garanzia d’Origine (GO) da fonti rinnovabili. Tale certificazione, garantisce che l’energia consumata viene prodotta solo da impianti alimentati da fonti rinnovabili e il Gestore Servizi Energetici ha il compito di accertare che i fornitori energia elettrica.

 

Le offerte verdi

 

A questo punto possiamo vedere quali sono le principali proposte del mercato libero della luce 100% green. Alcune di esse non prevedono costi aggiuntivi, in altri casi, l’opzione green prevede un piccolo prezzo addizionale.

 

Offerte Enel Energia

 

Tutte le offerte Enel di agosto 2019 sono certificate come provenienti da fonti rinnovabili.

Il fornitore per i quantitativi di energia destinati alle offerte luce si approvvigiona da impianti a fonte rinnovabile come attestato dalla certificazione GSE in quantità pari all’equivalente consumo fatturato al Cliente.

 

Tra queste, E-light, la tariffa web di Enel è quella dal prezzo della componente materia prima energia più conveniente, pari a 0,062€/kWh. Si tratta di una tariffa monoraria, ideale per chi ha bisogno di una costante fornitura luce in casa o vuole semplicemente avere la certezza di un prezzo unico che non cambi a seconda delle fasce orarie di consumo.

Inoltre, il prezzo è bloccato per un anno di fornitura, ossia non seguirà gli andamenti del mercato.

 

Essendo una tariffa digitale, E-light permette di risparmiare tempo con l’attivazione, che avviene online e con la gestione dell’offerta: si riceverà la bolletta web ogni due mesi e il pagamento avviene attraverso l’addebito su conto corrente.

L’offerta è attivabile fino al 12 settembre 2019.

 

Offerte Eni gas e luce

 

Le offerte luce di Eni gas e luce prevedono la possibilità di accedere alla fornitura 100% green con l’opzione Energia Verde al costo di 2,00€+Iva al mese.

 

Tra queste, la più conveniente del listino è Link Basic. Anche in questo caso, parliamo di un’offerta digitale dal corrispettivo fisso per 12 mesi pari a 0,0608€/kWh. Il prezzo è inclusivo di un uno sconto Digitale del 10% per chi sceglie di ricevere la bolletta digitale e addebito diretto per il pagamento.

 

Si tratta di un incentivo per invogliare i clienti a scegliere questi servizi online per risparmiare, tra l’altro, la carta e fare del bene all’ambiente.

 

Infine, gestire la propria offerta luce con Link Basic sarà ancora più semplice dato che si ha la possibilità di accedere all’area privata My Eni e scoprire i consumi della propria casa il Diario Energetico di Genius.

L’offerta è valida fino al 15 settembre 2019.

 

Offerte Edison

 

Anche Edison offre la possibilità di scegliere un’offerta con energia proveniente da fonti rinnovabili che blocca il prezzo della componente energia per 12 mesi: si tratta di Edison Luce Prezzo Fisso 12.

 

Il prezzo monorario è pari a 0,084€/kWh.  Inoltre, tutte le offerte Edison permettono di aggiungere alla fornitura elettrica, l’opzione My Forest al costo si 12€ l’anno, per piantare un albero in Haiti.

Edison Luce Prezzo Fisso 12 scade il 12 settembre 2019.

 

Offerte Hera Comm

 

L’offerta green commercializzata da Hera Comm è Hera Impronta Zero. Si tratta di una tariffa dal prezzo fisso della componente energia che diminuisce in base alla durata della fornitura. A partire dai 6 mesi il prezzo fisso è pari a 0,0879€/kWh (dalle 8 alle 19) e 0,0789 (dalle 19 alle 8 e festivi), ogni 6 mesi il prezzi scendono i 10 €/cent.

 

Inclusi nell’offerta ci sono i servizi Hera Fast Check Up, che vi consente di capire come si ripartiscono i vostri consumi di energia elettrica e il Diario dei Consumi che vi permette, invece, di tenere sotto controllo i consumi.

L’offerta è valida fino al 30 settembre 2019.

 

Offerte Illumia

 

Le tariffe luce di Illumia per le utenze domestiche prevedono l’opzione Energia Verde al costo di 2,00€+Iva in più al mese.

Luce Web è l’offerta riservata ai nuovi clienti dal prezzo monorario anch’esso bloccato per 12 mesi pari a 0,370€/kWh.

L’offerta è sottoscrivibile fino al 30 settembre 2019.

 

Offerte E.ON

 

E.ON dedica all’ambiente l’offerta Luce Blu che permette di contribuire a liberare il mare dalla plastica, altro tema ambientale molto importante, oltre che ricevere energia prodotta da finti rinnovabili certificate. Inoltre, senza costi aggiuntivi, chi sceglie Luce Blu contribuisce a numerose iniziative di Lagambiente.

Il costo dell’offerta è pari a 0,420€/kWh ed è bloccato per un anno.

 

Offerte Green Network

 

Anche le offerte luce di Green Network, per ottenere l’energia verde al 100%, bisogna aggiungere un consto in bolletta pari a 2,00€/mese.

 

La migliore offerta del fornitore è Happy Green Luce che permette di ottenere un prezzo della componente energia pari a 0,051€/kWh.

Tra i servizi aggiuntivi è possibile aggiungere la domiciliazione bancaria e la ricezione delle bollette solo via email.

 

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Rinnovabili • Batterie al sodio allo stato solido

Batterie al sodio allo stato solido, verso la produzione di massa

Grazie ad un nuovo processo sintetico è stato creato un elettrolita di solfuro solido dotato della più alta conduttività per gli ioni di sodio più alta mai registrata. Circa 10 volte superiore a quella richiesta per l'uso pratico

Batterie al sodio allo stato solido
via Depositphotos

Batterie al Sodio allo Stato Solido più facili da Produrre

La batterie allo stato solido incarnano a tutti gli effetti il nuovo mega trend dell’accumulo elettrochimico. E mentre diverse aziende automobilistiche tentano di applicare questa tecnologia agli ioni di litio, c’è chi sta percorrendo strade parallele. É il caso di alcuni ingegneri dell’Università Metropolitana di Osaka, in Giappone. Qui i professori Osaka Atsushi Sakuda e Akitoshi Hayash hanno guidato un gruppo di ricerca nella realizzazione di batterie al sodio allo stato solido attraverso un innovativo processo di sintesi.

Batterie a Ioni Sodio, nuova Frontiera dell’Accumulo

Le batterie al sodio (conosciute erroneamente anche come batterie al sale) hanno conquistato negli ultimi anni parecchia attenzione da parte del mondo scientifico e industriale. L’abbondanza e la facilità di reperimento di questo metallo alcalino ne fanno un concorrente di primo livello dei confronti del litio. Inoltre l’impegno costante sul fronte delle prestazioni sta portando al superamento di alcuni svantaggi intrinseci, come la minore capacità. L’ultimo traguardo raggiunto in questo campo appartiene ad una ricerca cinese che ha realizzato un unità senza anodo con una densità di energia superiore ai 200 Wh/kg.

Integrare questa tecnologia con l’impiego di elettroliti solidi potrebbe teoricamente dare un’ulteriore boost alla densità energetica e migliorare i cicli di carica-scarica (nota dolente per le tradizionali batterie agli ioni di sodio). Quale elettrolita impiegare in questo caso? Quelli di solfuro rappresentano una scelta interessante grazie alla loro elevata conduttività ionica e lavorabilità. Peccato che la sintesi degli elettroliti solforati non sia così semplice e controllabile. Il che si traduce in un’elevata barriera per la produzione commerciale delle batterie al sodio allo stato solido.

Un Flusso di Polisolfuro reattivo

É qui che si inserisce il lavoro del team di Sakuda a Hayash. Gli ingegneri hanno messo a punto un processo sintetico che impiega sali fusi di polisolfuro reattivo per sviluppare elettroliti solidi solforati. Nel dettaglio utilizzando il flusso di polisolfuro Na2Sx come reagente stechiometrico, i ricercatori hanno sintetizzato due elettroliti di solfuri di sodio dalle caratteristiche distintive, uno dotato della conduttività degli ioni di sodio più alta al mondo (circa 10 volte superiore a quella richiesta per l’uso pratico) e uno vetroso con elevata resistenza alla riduzione.

Questo processo è utile per la produzione di quasi tutti i materiali solforati contenenti sodio, compresi elettroliti solidi e materiali attivi per elettrodi“, ha affermato il professor Sakuda. “Inoltre, rispetto ai metodi convenzionali, rende più semplice ottenere composti che mostrano prestazioni più elevate, quindi crediamo che diventerà una metodologia mainstream per il futuro sviluppo di materiali per batterie al sodio completamente allo stato solido“.  I risultati sono stati pubblicati su Energy Storage Materials and Inorganic Chemistry .

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.


Rinnovabili • fotovoltaico materiale quantistico

Fotovoltaico, ecco il materiale quantistico con un’efficienza del 190%

Un gruppo di scienziati della Lehigh University ha sviluppato un materiale dotato di una efficienza quantistica esterna di 90 punti percentuali sopra quella delle celle solari tradizionali

fotovoltaico materiale quantistico
via Depositphotos

Nuovo materiale quantistico con un assorbimento solare medio dell’80%

Atomi di rame inseriti tra strati bidimensionali di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. Questa la ricetta messa a punto dai fisici Srihari Kastuar e Chinedu Ekuma nei laboratori della Lehigh University, negli Stati Uniti, per dare una svecchiata alla prestazioni delle celle solari. Il duo di ricercatori ha così creato un nuovo materiale quantistico dalle interessanti proprietà fotovoltaiche. Impiegato come strato attivo in una cella prototipo, infatti, il nuovo materiale ha mostrato un assorbimento solare medio dell’80%, un alto tasso di generazione di portatori fotoeccitati e un’efficienza quantistica esterna (EQE) record del 190%. Secondo gli scienziati il risultato raggiunto supera di gran lunga il limite teorico di efficienza di Shockley-Queisser per i materiali a base di silicio e spinge il campo dei materiali quantistici per il fotovoltaico a nuovi livelli. 

leggi anche Fotovoltaico in perovskite, i punti quantici raggiungono un’efficienza record

L’efficienza quantistica esterna

Tocca fare una precisazione. L’efficienza quantistica esterna non va confusa con l’efficienza di conversione, il dato più celebre quando si parla di prestazioni solari. L’EQE rappresenta il rapporto tra il numero di elettroni che danno luogo a una corrente in un circuito esterno e il numero di fotoni incidenti ad una precisa lunghezza d’onda

Nelle celle solari tradizionali, l’EQE massimo è del 100%, tuttavia negli ultimi anni alcuni materiali e configurazioni avanzate hanno dimostrato la capacità di generare e raccogliere più di un elettrone da ogni fotone ad alta energia incidente, per un efficienza quantistica esterna superiore al 100%. Il risultato di Kastua e Ekuma, però, rappresenta un unicum nel settore.

Celle solari a banda intermedia

Per il loro lavoro due fisici sono partiti da un campo particolare della ricerca fotovoltaica. Parliamo delle celle solari a banda intermedia (IBSC – Intermediate Band Solar Cells), una tecnologia emergente che ha il potenziale per rivoluzionare la produzione di energia pulita. In questi sistemi la radiazione solare può eccitare i portatori dalla banda di valenza a quella di conduzione, oltre che direttamente, anche in maniera graduale. Come?  “Passando” per l’appunto attraverso stati di una banda intermedia, livelli energetici specifici posizionati all’interno della struttura elettronica di un materiale creato ad hoc. “Ciò consente a un singolo fotone di provocare generazioni multiple di eccitoni attraverso un processo di assorbimento in due fasi“, scrivono i due ricercatori sulla rivista Science Advances.

Nel nuovo materiale quantistico creato dagli scienziati della Lehigh University questi stati hanno livelli di energia all’interno dei gap di sottobanda ideali. Una volta testato all’interno di una cella fotovoltaica prototipale il materiale ha mostrato di poter migliorare l’assorbimento e la generazione di portatori nella gamma dello spettro dal vicino infrarosso alla luce visibile. 

La rivoluzione dei materiali quantistici

Il duo ha sviluppato il nuovo materiale sfruttando i “gap di van der Waals”, spazi atomicamente piccoli tra materiali bidimensionali stratificati. Questi spazi possono confinare molecole o ioni e gli scienziati dei materiali li usano comunemente per inserire, o “intercalare”, altri elementi per ottimizzare le proprietà dei materiali. Per la precisione hanno inserito atomi di rame tra strati di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. “Rappresenta un candidato promettente per lo sviluppo di celle solari ad alta efficienza di prossima generazione – ha sottolineato Ekuma – che svolgeranno un ruolo cruciale nell’affrontare il fabbisogno energetico globale“.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.