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Catturare energia marina sulle coste con le “Fattorie delle Onde”

Dalla finlandese AW-Energy un innovativo convertitore per l'energia del moto ondoso pensato per operare a circa 0,3-2 km dalla riva. Tra le prime installazioni previste, un progetto in Namibia collegato alla produzione di idrogeno verde

Catturare energia marina
Credits: AW-Energy

Design innovativi per catturare l’energia marina

(Rinnovabili.it) – L’Unione Europea si è data un ambizioso obiettivo in materia di rinnovabili offshore diverse dall’eolico. Intende installare almeno 1 GW di impianti in mare entro il 2030 e 40 GW entro il 2050, una potenza che potrebbe soddisfare il fabbisogno di 40 milioni di famiglie europee. Per raggiungere i due target non esiste una tecnologia preferita ma possono essere schierati in acqua gli impianti più disparati, dal fotovoltaico galleggiante alle centrali che sfruttano le maree.

Una delle possibili proposte  per i litorali europei arriva oggi da AW-Energy, società finlandese che ha realizzato un nuovo dispositivo per catturare energia marina. WaveRoller, questo il nome della macchina, è un convertitore di moto ondoso brevettato e progettato per operare in zone costiere (a circa 0,3-2 km dalla riva) a profondità comprese tra 8 e 20 metri.

WaveRoller, verso la produzione in serie

Come funziona l’impianto? Il dispositivo possiede un grande pannello che viene spostato in avanti e indietro dal moto ondoso. Pompe idrauliche a pistoni collegate al pannello, pompano fluidi idraulici all’interno di un circuito chiuso posto lateralmente. Qui i fluidi ad alta pressione vengono immessi in un sistema di accumulo e livellamento dell’energia, che si collega a un motore idraulico in grado a sua volta di azionare un generatore elettrico. Il primo test di utilizzo è avvenuto nel lontano 1999 al largo della costa della penisola di Porkkala, nel Golfo di Finlandia. Oggi, 24 anni dopo, l’impianto non solo è stato migliorato ed ottimizzato ma ha ricevuto finanziamenti europei per entrare nella fase industriale. 

Nel dettaglio con il sostegno fornito dal progetto UE WaveFarm la società ha potuto adattare l’unità WaveRoller e i relativi processi per la produzione in serie e per l’installazione di più unità in una centrale, una “fattoria delle onde” composta da 10-24 macchine. Ma soprattutto ha potuto ampliare il portafoglio di dispositivi per catturare l’energia marina su diverse scale, dalla più piccola (WaveRoller-X) alla più grande (WaveRoller-C1 e C2). Attualmente una singola unità WaveRoller ha una potenza nominale compresa tra 350 kW e 1 MW, con un fattore di capacità del 25-50% a seconda delle condizioni delle onde nel sito del progetto. 

Catturare energia marina
Credits: AW-Energy

Catturare l’energia delle onde per produrre H2

Secondo Matthew Pech, CFO di AW-Energy, WaveRoller può “ fornire elettricità più vicino al carico di base rispetto ad altre fonti rinnovabili e mantenere l’Europa all’avanguardia nelle tecnologie rinnovabili innovative”. Le prime applicazioni pratiche non mancano ma hanno attirato interesse anche fuori dai confini europei. Nel 2023 l’azienda ha firmato un memorandum d’intesa con la Kaoko Green Energy Solutions della Namibia. Obiettivo? Sfruttare la tecnologia di WaveRoller® nei progetti di desalinizzazione e produzione di idrogeno verde di Kaoko.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.