Energia da onde e maree: l’accordo francese getta le basi dello sviluppo

Per dare maggiore forza alla crescita dell’energia da onde e maree la Francia ha firmato un nuovo accordo che supporterà lo sviluppo di nuovi progetti

Energia da onde e maree(Rinnovabili.it) – E’ stato firmato un nuovo accordo con lo scopo di dare maggiore forza allo sviluppo di progetti per la generazione di energia da onde e maree. A siglare l’intesa, seguendo l’esempio delle 4 isole del canale di Francia con il Nord del paese, anche la regione della Bassa Normandia, intenzionata a dare voce alla crescita delle tecnologie emergenti.

I rappresentanti della Normandia occidentale e dei gruppi energetici rinnovabili delle isole Marine del Canale hanno quindi deciso di cooperare collaborando per affrontare i problemi comuni che potrebbero incontrare durante i tentativi di diffusione dei nuovi dispositivi di potenza marini. Con la firma, i gruppi si sono impegnati a condividere i risultati dei progetti e della ricerca ambientale in modo da ottenere un quadro informativo il più possibile completo e dettagliato che li porterà a redigere piani e progetti fattibili in siti identificati come idonei affrontando anche iniziative di miglioramento dei porti e delle infrastrutture di rete che dovranno supportare la distribuzione dell’energia generata.

 

“Notiamo ancora una volta… quanto lo sviluppo del settore marittimo delle energie rinnovabili si basi sulla nostra capacità di cooperare a livello internazionale, al fine di capitalizzare le esperienze di ciascuno per accelerare lo sviluppo di questa nuova industria, e per massimizzare i benefici locali” hanno dichiarato Laurent Beauvais, presidente della Regione Basse-Normandie, Jean-François Le Grand, presidente del Dipartimento Manica e André Rouxel, presidente della Communauté Urbaine de Cherbourg, in una dichiarazione congiunta. “Con questo accordo, creiamo le condizioni favorevoli per una collaborazione concreta ed efficace tra le Isole del Canale e i territori della Bassa-Normandia per gli anni a venire.”

Articolo precedenteCertificati bianchi, tra ostacoli ed obiettivi
Articolo successivoClima, IPCC: “non abbiamo il lusso del tempo”