Batterie ferro-aria, per un accumulo di rete ad 1/10 del prezzo del litio

Form Energy sta sviluppando una nuova classe di sistemi di accumulo energetico plurigiornalieri con cui ha conquistato 200 milioni di dollari dal fondo per l’innovazione XCarb™ di ArcelorMittal

Batterie ferro-aria
Credits: Form Energy

Il potere della ruggine nelle nuove batterie ferro-aria di Form Energy

(Rinnovabili.it) – Batterie ferro-aria ricaricabili per l’accumulo di rete, in grado di fornire elettricità a costi di sistema competitivi con le centrali elettriche convenzionali. E ad un decimo del prezzo che caratterizza l’attuale tecnologia a ioni di litio. Il primo progetto pilota su scala commerciale sorgerà in Minnesota e sarà opera di Form Energy, azienda tecnologica di Boston. La società ha annunciato in questi giorni d’aver raggiunto un round di finanziamento della Serie D da 200 milioni di dollari, guidato dal fondo per l’innovazione XCarb™ di ArcelorMittal. Risorse che dovrebbero spinare la strada verso il mercato internazionale.

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Le ferro-aria sono una sottoclasse delle metallo-aria, celle elettrochimiche che utilizzano un anodo in metallo puro e un catodo a contatto con l’ossigeno esterno. Nonostante non abbiamo la straordinaria densità di energia delle litio-aria (fino a 3458 Wh/kg), rappresentano una tecnologia molto interessante per l’accumulo di rete. Offrendo inoltre un’alternativa economica, non tossica e rispettosa dell’ambiente. Ed è esattamente questa la chimica su cui vuole scommettere Form Energy. Il primo impianto commerciale dell’azienda sarà dotato di batterie ricaricabile ferro-aria in grado di fornire elettricità per un centinaio di ore. Il tutto basato su un processo elementare: la formazione della ruggine (o ossido di ferro).

Nel dettaglio, il ferro metallico si combina con l’ossigeno per produrre l’ossido di ferro rilasciare energia nel ciclo di scarica; durante la carica, l’elettricità riconverte l’ossido in ferro metallico rilasciando ossigeno. “Ogni singola batteria – si legge sul sito dell’azienda – ha le dimensioni di una lavatrice. Ciascuno di questi moduli è riempito con un elettrolita non infiammabile a base d’acqua, simile a quello utilizzato nelle batterie AA. All’interno ci sono pile di celle tra 10 e 20 metri, che includono elettrodi di ferro ed elettrodi ad aria, le parti della batteria che consentono alle reazioni elettrochimiche di immagazzinare e scaricare l’elettricità”. 

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“Abbiamo condotto un’ampia revisione delle tecnologie disponibili e abbiamo reinventato la batteria ferro-aria per ottimizzarla per l’accumulo plurigiornaliero per la rete elettrica”, spiega Mateo Jaramillo, CEO e co-fondatore di Form Energy. “Con questa tecnologia, stiamo affrontando la più grande barriera alla decarbonizzazione profonda: rendere disponibile l’energia rinnovabile quando e dove è necessaria, anche per più giorni di condizioni meteorologiche estreme o interruzioni della rete”.

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