Consumi delle caldaie domestiche, per calcolarli arriva HARPa

L’applicazione è frutto di un progetto di ricerca europeo a cui ha collaborato anche l’Italia tramite Enea, Eurac Research ed Assotermica

Consumi delle caldaie domestiche
via depositphotos.com

Consumi delle caldaie domestiche sotto controllo anche senza etichetta

(Rinnovabili.it) – Come si incentiva l’uso di tecnologie per il riscaldamento più efficienti presso gli utenti finali? Comunicando e informando. Mettendo i consumatori a conoscenza di tutti i vantaggi derivanti dalla sostituzione dei vecchi apparecchi con prodotti nuovi e meno “energivori”. È questo l’obiettivo con cui è nato HARP, progetto di ricerca europeo che vede coinvolti 18 partner di 5 Stati Membri. Italia compresa attraverso ENEA, Eurac Research di Bolzano ed Assotermica.

L’iniziativa è stata lanciata nel 2019 con il supporto finanziario del programma Horizon 2020 e due obiettivi precisi: aumentare il tasso di sostituzione di apparecchi di riscaldamento vecchi e inefficienti; studiare uno schema di etichettatura per i vecchi impianti installati.

Oggi arriva uno dei primi frutti dell’iniziativa. Parliamo di HARPa, l’applicazione che permette di stimare classe energetica e consumi delle caldaie domestiche più obsolete anche in assenza di etichettatura. Bastano pochi semplici click on line per individuare il livello di efficienza di vecchi impianti autonomi per il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria.

Leggi anche Dall’ENEA 10 consigli per risparmiare sui riscaldamenti domestici

Perché è importante? Perché attualmente la maggior parte  degli apparecchi per il riscaldamento installati in Europa è classificata come classe C o D. E nonostante da tempo sul mercato esistano alternative efficienti, il tasso di sostituzione non raggiunge il 5% annuo. Il problema principale è che, spesso e volentieri, il consumatore non è consapevole dell’inefficienza del proprio impianto. Nella maggior parte dei casi il retrofit avviene senza pianificazione, semplicemente quando l’apparecchio va incontro a usura o malfunzionamento.

In questo contesto HARP attraverso la sua rete di agenzie, associazioni e istituti di ricerca, mira ad informare un bacino potenziale di 1,5 milioni di persone. Grazie all’applicazione, disponibile on line sia in versione base per i consumatori sia in quella avanzata per i professionisti, è possibile non solo stimare i consumi delle caldaie domestiche ma anche ottenere un ventaglio di soluzioni tecnologiche alternative. Sistemi già sul mercato e di cui HARPa presenta i benefici in termini di risparmio economico-energetico e di riduzione delle emissioni di CO2. Indicano anche eventuali incentivi e i meccanismi finanziari disponibili a livello nazionale.

Articolo precedenteGuerra in Ucraina, cosa può fare l’UE per garantire le forniture di gas?
Articolo successivoLa pandemia non ferma le imprese italiane nel percorso verso la sostenibilità

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!