Rinnovabili • Poem Pavilion Padiglione del Regno Unito - credit UK Pavilion

L’intelligenza Artificiale al servizio del Padiglione UK per Expo 2020

Come il lavoro di Hawking, il Padiglione UK proietterà sulla facciata le parole dettate dai visitatori e generate dall'IA

Poem Pavilion Padiglione del Regno Unito - credit UK Pavilion
Poem Pavilion Padiglione del Regno Unito – credit UK Pavilion

(Rinnovabili.it) – Il conto alla rovescia per Expo 2020 di Dubai è ormai giunto al termine. L’inaugurazione ufficiale avrà luogo il 1 ottobre, nel frattempo entriamo nel distretto delle Opportunità e diamo uno sguardo al Padiglione UK, maestoso esempio delle potenzialità dell’intelligenza artificiale.

Progettato dalla designer Es Devlin, il Poem Pavilion si ispira ad uno dei progetti finali di Stephen Hawking, “Breakthrough Message”. La facciata in legno lamellare incrociato è stata infatti progettata per mostrare una serie di poesie generate dall’IA e dettate dai visitatori stessi. Sulle doghe in legno sporgenti dell’involucro una serie di luce al LED proietteranno le scritte in arabo ed inglese, un messaggio in continua evoluzione.

Una facciata conica in legno

Poem Pavilion Padiglione del Regno Unito - credit UK Pavilion
Poem Pavilion Padiglione del Regno Unito – credit UK Pavilion

Il Padiglione del Regno Unito è anche il primo ad essere stato progettato da una designer donna e punta volutamente a richiamare l’attenzione sull’importanza dell’Intelligenza artificiale e degli algoritmi che ne permettono il funzionamento.

All’interno della struttura non ci sarà una vera e propria mostra, dato che “l’edificio stesso è la mostra”. Un vuoto curvo fatto di piastrelle al LED mostrerà una sere di parole dorate il tutto abbinato ad una serie di suoni e melodie.

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La struttura del Padiglione UK è in CLT, un materiale da costruzione abbastanza nuovo in cui le strisce di legno sono incollate insieme in strati con direzione alternata delle venature per formare pannelli di grandi dimensioni. Questi pannelli sono stati combinati con travi in ​​legno lamellare per formare “cassette” lunghe e cave in grado di nascondere il cablaggio e gli schermi integrati all’interno e all’esterno. 

La scelta del legno non è ovviamente casuale, evitando l’uso del cemento armato con un maggior carico inquinante. “Il padiglione è un atto di collaborazione europea e internazionale: il suo legno lamellare è completamente europeo: coltivato e assemblato in Austria e in Italia”, ha affermato Devlin. “Le piastrelle LED sono state progettate in Belgio e prodotte in Cina, l’algoritmo è stato progettato in California, l’elenco potrebbe continuare…”.

L’Expo 2020 di Dubai sarà il primo a svolgersi in un Paese Arabo ed è già pronto a stupire.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.