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Sblocco cessione del credito: Abi, ora serve intervento Agenzia delle Entrate

Ance, “Abbiamo vinto una grande battaglia con lo sforzo di tutti”, per assicurare lo sblocco della cessione del credito ora il Fisco dovrà adeguare la circolare di giugno

Sblocco cessione del credito
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L’emendamento approvato ieri limita la responsabilità dei cessionari al dolo o colpa grave

(Rinnovabili.it) – L’accordo sugli emendamenti al Decreto Aiuti bis trovato ieri in Commissione Bilancio e Finanze del Senato ha permesso finalmente di arrivare allo sblocco della cessione del credito.

La soddisfazione è unanime da parte del reparto costruttori. “Abbiamo vinto una grande battaglia con lo sforzo di tutti” ha sottolineato la Presidente Ance Federica Brancaccio. Lo sblocco alla cessione del credito permetterà infatti ad oltre 30mila imprese di tirare un sospiro di sollievo e completare finalmente quei cantieri avviati, ma rimasti nel limbo. Secondo l’Associazione costruttori ci sarebbero ben 20 miliardi di crediti potenzialmente pronti a ripartire.

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A bloccare il mercato, oltre al rincaro dei prezzi ed alla scarsità dei materiali, si era aggiunta la circolare 23/E del Fisco, che puntava il dito contro i cessionari dei crediti parlando di concorso di colpa in caso di frode. La mediazione trovata ieri circoscrive queste situazioni solo a dolo o colpe gravi, sollevando parzialmente le Banche dal controllare puntigliosamente (e con grande spreco di tempo) caso per caso i crediti acquistati.

Resta da definire il livello di diligenza richiesto

Chiaramente anche l’Abi, Associazione Bancaria Italiana, ha valutato positivamente l’emendamento inserito ieri nel DL Aiuti bis. Tuttavia lo sblocco della cessione del credito necessita ora di un ulteriore decisivo passaggio come sottolineato dal Presidente Patuelli e dal Direttore Sabatini di Abi: “E’ ora importante che l’Agenzia delle Entrate adegui il contenuto della Circolare dello scorso giugno, in modo che si creino le condizioni più favorevoli per l’acquisto dei bonus edilizi”. Un dettaglio di fondamentale importanza per garantire a tutti sonni tranquilli.

Grande assente tra gli emendamenti, la famosa proroga alle unifamiliari per i lavori legati al Superbonus 110%, che stando così le cose, conferma il limite del 30 settembre per il completamento di almeno il 30% dei lavori.