Attraverso un quartiere a impatto zero Torino sarà tra le protagoniste del progetto CLUE, dedicato ad incentivare un'economia urbana ad basse emissioni
Con il progetto la città di Torino si inserisce ancora una volta tra le realtà urbane che collocano lo sviluppo sostenibile e l’urbanizzazione intelligente ai primi posti della governace locale. La partecipazione al progetto Europeo CLUE inoltre affianca il capoluogo piemontese a città come Stoccolma, che punta a diventare carbon free entro il 205, Amburgo, da sempre impegnata nello sviluppo sostenibile o Barcellona, creatrice di un quartiere ad impatto zero, confermando il crescente interesse nei confronti delle politiche urbane di rigenerazione della Comunità europea.
Sviluppandosi a partire da queste importanti esperienze europee, il progetto CLUE si pone quale obiettivo il favorire una maggiore capacità di individuare soluzioni e tecnologie a supporto di un’economia a basse emissioni nelle aree urbane.
Il confronto tra buone pratiche e prospettive di sviluppo locale ha come focus il “quartiere a impatto zero” o “climaticamente neutro” come soluzione alle sfide di crescente domanda di urbanizzazione, cambiamento climatico e riduzione dello spreco di risorse naturali. Accanto a questi obiettivi, il progetto si prefigge inoltre lo scopo di identificare le migliori pratiche per estrapolarne gli strumenti ed i metodi di misura per mappare e valutare le diverse tecnologie o soluzioni volte a realizzare quartieri a impatto zero.
L’occasione d’incontro presso l’Urban Center Metropolitano di Torino ha permesso di i partecipanti al progetto UE, le autorità locali e regionali e tre università provenienti da nove paesi europei: le città di Stoccolma (Svezia, capofila del progetto), Amburgo (Germania), Roma (Italia), Torino (Italia), Vienna (Austria), Paggaio (Grecia); Area Metropolitana di Barcellona (Spagna); Regione di Malopolska (Polonia); Università Napier (Edinburgo, Regno Unito), KTH – Istituto Reale di Tecnologia (Stoccolma, Svezia), Università di Delft (Olanda).