19 Marzo 2024
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L’Europa deve alzare del 30% gli investimenti per net zero

Oggi le risorse mobilitate per la transizione ecologica del continente arrivano a 30mila mld euro entro il 2050. Devono crescere di altri 10mila mld, sostiene un rapporto dell’istituto Rousseau. La spesa pubblica deve raddoppiare, aumentando di 260 mld l’anno: sempre meno di quanto oggi i Ventisette spendono in sussidi fossili (359 mld), e meno delle risorse stanziate annualmente per la ripresa post-Covid (338 mld)

La COP28 lascia l’uscita dalle fossili senza la finanza climatica necessaria

Al di là dell’approvazione del Fondo Perdite e Danni, la conferenza di Dubai non ha raggiunto altri risultati concreti sui tanti dossier aperti che riguardano le risorse finanziarie da mobilitare per rendere possibile e giusta la transizione dalle fonti fossili. Ecco i nodi principali, le posizioni delle parti ai negoziati e cosa aspettarsi dalla prossima COP di Baku

La finanza dannosa per la natura vale il 7% del pil globale

Secondo l’agenzia ONU per la protezione ambientale, la finanza che danneggia direttamente foreste, zone umide e altri ecosistemi preziosi per biodiversità e contrasto alla crisi climatica sono 30 volte maggiori dei flussi finanziari mobilitati dagli stati per ripristinare gli ecosistemi e investire in soluzioni basate sulla natura

C’è l’accordo sul Fondo Perdite e Danni, sorpresa alla Cop28

Alla prima sessione plenaria, i quasi 200 paesi membri hanno detto sì alla bozza del meccanismo di compensazione per le perdite e i danni subiti dai paesi più vulnerabili a causa della crisi climatica. Testo che fino a ieri non piaceva a nessuno. Mancano però ancora dettagli importanti sul funzionamento del Fondo

Meloni alla Cop28: dall’Italia 100 mln euro per il nuovo Fondo Perdite e Danni

Il governo mette mano al portafoglio e promette 100 mln per il fondo a compensazione a favore dei paesi più vulnerabili alla crisi climatica, approvato ieri a Dubai

Il buco nero della finanza per il clima globale: 2 dollari su 3 non arrivano a destinazione

Un rapporto del gruppo di advocacy ONE Campaign passa al vaglio come sono state spese le risorse mobilitate dai paesi più ricchi per supportare quelli più vulnerabili alla crisi climatica. Su 343 mld $ totali promessi, tra 2013 e 2021, la maggior parte non è stata mai sborsata o è stata indirizzata su progetti che non hanno a che fare con il clima

Cop28 di Dubai, la finanza per il clima è in cima all’agenda

Meccanismo per le Perdite e i Danni e obiettivo post 2025: sono i 2 dossier di finanza climatica più importanti che saranno discussi al vertice di Dubai. Cosa c’è in ballo e quali sono le posizioni negoziali dei principali paesi?

Finanza climatica, finalmente l’UE apre il portafoglio: +24% nel 2022

Dopo 6 anni di stallo sostanziale, in cui i fondi contro la crisi climatica per i paesi in via di sviluppo erano cresciuti appena del 16%, da 20,2 a 23 miliardi di euro, Bruxelles ha messo sul piatto altri 5,5 mld. Il totale mobilitato arriva a 28,5 mld euro, oltre ¼ dell’obiettivo globale di 100 mld l’anno

Per proteggere i paesi più vulnerabili dal rischio climatico bastano 10 mln $ l’anno

Le riassicurazioni non avranno problemi economici ad offrire i loro servizi ai paesi più colpiti da disastri climatici fino al 2050. E con il supporto dei paesi donatori, la copertura assicurativa può essere scalata con un esborso minimo

Nel 2022 i paesi ricchi hanno finalmente mobilitato 100 mld $ l’anno per la finanza climatica

Secondo i dati preliminari dell’OCSE, il target dei 100 miliardi di dollari l’anno sarebbe stato raggiunto alla fine dell’anno scorso. Aumentano le quote verso i paesi meno sviluppati

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