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Cuscinetti in ETFE e paglia per l’insolito green building giapponese See Sea Park

E’ l’architettura passiva la protagonista del See Sea Park, un green building giapponese che sfrutta l’aria intrappolata nella copertura dalle unità in ETFE per assicurare il miglior isolamento termico e comfort naturale

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Credito fotografico: Tomoki Hahakura via v2com

Ispirato alla tradizione costruttiva giapponese, questo green building trasforma l’architettura passiva in un valore estetico

(Rinnovabili.it) – Non sempre l’efficienza energetica di un edificio si ottiene attraverso grandi rivoluzioni tecnologiche. Ne è una dimostrazione il See Sea Park, un esempio insolito di green building costruito a Fukui in Giappone dallo studio Osamu Morishita Architect and Associates.

Vincitore di un concorso di progettazione, l’edificio è strutturato come una grande piazza dell’innovazione, all’interno della quale le persone possano “innovare e sviluppare nuove idee”.

Una “coperta” di cuscinetti in ETFE

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Photo credit: Tomoki Hahakura via v2com

Ma ciò che distingue il See Sea Park dai più tradizionali green building è la scelta di raggiungere il massimo comfort ed efficienza, puntando quasi esclusivamente su una progettazione passiva dell’involucro. L’edificio si sviluppa orizzontalmente senza soluzione di continuità, ma la disposizione degli spazi e delle “unità” che compongono la copertura, ricordano gli agglomerati dei villaggi rurali riportando la struttura ad una dimensione più umana e familiare.

A fare la differenza è lo strato d’aria intrappolato nella copertura grazie ad una membrana in ETFE. Questa pellicola di fluoropolimero di per sé non ha particolari doti isolanti, ma nel See Sea Park l’ETFE agisce come un cuscinetto d’aria tra l’interno e l’esterno. Le 72 unità cubiche che compongono la copertura scambiano energia con l’esterno, stabilizzando l’ambiente indoor, al pari di una coperta isolante disposta sull’edificio. All’interno invece il tetto è rivestito con tegole di legno o paglia aumentando la sensazione di familiarità del luogo. 

Libera circolazione dell’aria e delle persone 

Allo stesso modo in cui l’aria circola libera all’interno della struttura, favorendo la ventilazione naturale, anche le persone hanno libero accesso allo spazio ben illuminato di luce naturale grazie alla sua copertura semi-trasparente. 

Al posto delle soluzioni più comunemente utilizzate per il risparmio energetico, solitamente racchiuse in uno spazio ben isolato ed ermetico, questo green building sfrutta la naturale circolazione dell’aria e le proprietà termiche della terra per aumentare il comfort interno. I pavimenti infatti sono in terra battuta e l’unico strato isolante aggiuntivo è inserito nella struttura nei giunti tra le pareti verticali ed il pavimento.

Un pozzo geotermico adiacente alla struttura assicura la climatizzazione invernale ed estiva, sfruttando quale vettore l’acqua piovana recuperata in loco, poi trasmessa ai pannelli radianti a pavimento. 

L’idea è quella di trasmettere alle persone che vivono la struttura un’idea di familiarità, mantenendo però alto il livello di comfort e risparmio.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.