Rinnovabili • Maker Faire Rome

Dal 7 al 9 ottobre 2022 torna “Maker Faire Rome – The European Edition”

Un’edizione speciale preceduta da una serie di appuntamenti, tra cui il nuovo format Commonground: tre giorni di eventi e dibattiti su tre temi strategici: salute, elettronica, cultura

Maker Faire Rome

Innovazioni, idee geniali e progetti che hanno cambiato la vita di tanti di noi e anticipato il futuro di cui abbiamo bisogno. “Maker Faire Rome – The European Edition” (https://makerfairerome.eu), l’evento promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, taglia il traguardo delle dieci edizioni e torna puntuale anche quest’anno, negli spazi suggestivi del Gazometro Ostiense, area che Eni, main partner dell’evento, sta riqualificando per trasformarla in un vero e proprio “distretto dell’innovazione”, dal 7 al 9 ottobre prossimi. L’edizione 2022 è la decima di una manifestazione che è cresciuta ed è evoluta nel tempo, restando sempre un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono cambiare il mondo, in meglio, con la propria creatività. Dieci anni di innovazioni e idee che si sono trasformate in progetti concreti e invenzioni che hanno migliorato e rivoluzionato interi settori della nostra società, rendendo possibile ciò che, fino a qualche anno fa, sembrava irraggiungibile. Dieci edizioni di MFR, in presenza e on line, hanno messo in contatto imprese, università, scuole, centri di ricerca, persone, pensieri, opinioni, saperi, competenze da ogni parte del globo, creando legami sempre più forti e indissolubili grazie a una lingua universale: quella dell’innovazione.

Per l’occasione, #MFR2022 sarà una vera e propria “special edition” preceduta e seguita da una serie di eventi e iniziative anche digitali che non si esauriscono nei tre giorni “classici” della manifestazione.

Una delle novità più rilevanti di questa decima edizione porta il nome di Commonground, un nuovo format dedicato ai tre giorni che precedono la manifestazione con eventi tematici nati per celebrare – a 10 anni dalla prima edizione – il ruolo della Maker Faire Rome come facilitatrice di innovazione, insieme e grazie alle Istituzioni, alle organizzazioni, ai partner e ai talenti che in questi anni sono stati al fianco dell’evento lungo il suo cammino. Un percorso nato da un “terreno comune”, commonground appunto, uno spazio di connessione (tra persone, imprese, centri di ricerca, scuole, università) dedicato al fare insieme, che ha permesso a tante idee di trasformarsi prima in progetti concreti e poi in imprese reali. In ogni giornata si declinerà un tema sviluppato insieme a speaker di prestigio, nazionali e internazionali, intorno ai quali è stato costruito un programma di conferenze, workshop, panel tavole rotonde e sessioni di matchmaking (Gazometro Ostiense, padiglione 30) che avranno come destinatari imprenditori, decisori politici, mondo accademico e investitori. I macro-temi individuati sono: salute (3 ottobre), elettronica (4 ottobre) e cultura (5 ottobre). Ciascuna giornata cercherà di coprire integralmente l’ecosistema preso in esame, con l’ambizione di offrire un quadro chiaro di ogni settore e di tutte le sue sfaccettature. Sarà dato spazio anche ad approfondimenti di importanza sociale come l’educazione, l’inclusione e la sostenibilità decisivi per comprendere lo spettro valoriale abbracciato dai rispettivi mercati. 

Anche l’edizione 2022 avrà un canale Main, sempre live, dal quale verranno raccontate tante storie d’innovazione. A tal fine sarà operativo un vero e proprio studio televisivo, allestito negli spazi del Gazometro dal quale, in diretta, verranno incontrati e ascoltati i protagonisti nazionali e internazionali del mondo dell’innovazione là dove lavorano o sperimentano.

In totale saranno circa 300 gli spazi espositivi (stand e aree allestite) con idee, prototipi e progetti innovativi sono pronti ad essere svelati. I contenuti proposti sono tanti, variegati e di altissima qualità. Ora aspettiamo te! 

I temi principali

Dall’agritech al foodtech, dal digital manufacturing alla robotica, dall’intelligenza artificiale alla mobilità, dall’economia circolare alla salute, dall’IoT al recycling fino alla scoperta del metaverso e della realtà aumentata, oltre alle sezioni dedicate di Maker Art e Maker Music che esploreranno l’intersezione tra arti, musica, scienza e tecnologia: i contenuti sono tanti, nuovi e pronti a sorprendere.

Come partecipare alla Maker faire 2022

Per partecipare è necessario acquistare – in base alle proprie esigenze ed esclusivamente on line – le varie tipologie di biglietti per l’ingresso: un’operazione semplice che va fatta direttamente dal sito www.makerfairerome.eu. L’ingresso della fiera è in via del Commercio 9-11, dalle ore 10 alle ore 19.

“Maker Faire Rome – spiega Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – è ormai un appuntamento consolidato e importante non solo per la città di Roma, ma per il Paese e per tutta Europa. È una grande piattaforma e un grande momento di networking che coinvolge il mondo accademico, della scuola, della ricerca e dell’industria, delle start up e degli innovatori tutti. Tutto questo si fa a Roma anche grazie al ruolo di facilitatore che svolge la Camera di Commercio e all’impegno di tutti i partner che hanno condiviso con noi passione, lavoro e finalità della manifestazione. Sono davvero orgoglioso – conclude Tagliavanti – di poter festeggiare, quest’anno, la decima edizione, in un costante crescendo di progetti e pubblico coinvolto. Siamo una manifestazione che si è evoluta e rafforzata nel tempo che facilita e racconta l’innovazione tecnologica connettendo le persone e le idee. Una piattaforma in grado di coinvolgere gli appassionati di innovazione in percorsi di co-progettazione, apprendimento, formazione e matchmaking”. 

Maker Faire Rome – afferma Luciano Mocci, Presidente di Innova Camera, Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma – continua a crescere e ad attirare l’attenzione di un pubblico sempre più vasto e questo grazie anche alla capacità di non fermarci di fronte agli ostacoli e di superare le difficoltà. Siamo giunti alla decima edizione e, con grande soddisfazione, continuiamo a diffondere la cultura dell’Open Innovation consentendo al sistema produttivo di ricorrere a idee, soluzioni, strumenti e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno e dal basso. Roma ha dimostrato di poter competere, ad alti livelli, sul terreno dell’innovazione: se ciò è avvenuto, è stato grazie alla capacità di Maker Faire Rome di costruire un ponte tra Roma, l’Italia e l’Europa. Si aprono dunque nuove prospettive per la nostra città, che occorre consolidare ulteriormente”.

MFR 2022: la Opening Conference

È l’appuntamento, imperdibile, che dà il via ufficiale alla manifestazione, in programma il prossimo 6 ottobre. Il tema della Opening 2022 è “Commonground” ovvero il ruolo dell’innovazione come ‘terreno comune’, come ‘bene comune’, per tutti, qualsiasi l’industria di riferimento. 

Commonground esplora il valore indispensabile dell’“innovation mindset” per il progresso personale e collettivo, e il modo nel quale si declina nei diversi settori industriali, organizzativi e sociali. Su questi temi interverranno speaker ed esperti internazionali di grande visione e dalle esperienze sorprendenti come Tony Fadell (Ceo & Founder di Futureshape), Julya Stoyanovich (Assistant Professor della New York University), Johathan Menhuin (Ceo di Israel Innovation Institute), Kenneth Mikkelsen (Ceo & Founder di Future Shift), Matthias Mayer (Direttore Europa di Ifixit), Paolo Netti (Professore ordinario di Biomateriali e Ingegneria dei Tessuti all’Università Federico II di Napoli), Andrea Devincenzi (Atleta paraolimpico), Valentina Primo (Ceo & Founder della Startup Without Borders), Monica Spada (responsabile ricerca e innovazione tecnologica Eni). 

Eni, ancora una volta main partner della Maker Faire Rome, sarà presente durante la kermesse con una propria installazione volta a raccontare ai visitatori la fusione a confinamento magnetico, una delle tecnologie più innovative del suo percorso di decarbonizzazione, e lo farà nel Gazometro Ostiense in questo luogo sempre di più “Distretto dell’Innovazione”; infatti, negli stessi spazi che avevano dato il via alla Roma industriale, fornendo energia a imprese e cittadini, nasceranno progetti di innovazione tecnologica che contribuiranno a fornire l’energia del futuro.

L’installazione riprodurrà, in chiave concettuale, un prototipo di reattore – chiamato “Tokamak” componente fondamentale del processo di fusione a confinamento magnetico, con il quale si punta a riprodurre, sulla Terra, la stessa forma di energia che alimenta le stelle. 

Attraverso i contenuti audio-visivi immersivi dell’installazione, realizzata su progetto di CRA – Carlo Ratti Associati e Italo Rota in uno dei gazometri dismessi e riqualificati dell’area, il visitatore potrà “prendere coscienza” di una nuova forma di energia più pulita, più sicura e virtualmente illimitata, una tappa fondamentale nel percorso di Eni verso la Just Transition, ossia una transizione energetica equa non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico e sociale, resa possibile grazie all’innovazione tecnologica.

Robotica e Intelligenza artificiale

Tra gli argomenti che, nel corso degli anni, sono stati protagonisti a Maker Faire Rome e che hanno riscosso un crescente interesse di pubblico ci sono la robotica e l’intelligenza artificiale. Questo anche grazie alle collaborazioni sempre più solide con l’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti (I-RIM) presieduto da Antonio Bicchi e il Laboratorio nazionale di Intelligenza Artificiale del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica).

E sono decine, anche quest’anno, le realizzazioni e i prototipi che verranno presentati al pubblico proposti da singoli maker, atenei, spin off universitari e Istituti di Ricerca. Una vasta serie di progetti che spaziano dal settore medico a quello industriale, dai trasporti ai beni culturali.

Tutti i gruppi di punta della ricerca in Robotica italiana saranno rappresentati, sia provenienti dalle Università (Siena, Bologna, Roma, Napoli, Pisa) – che dai Centri di ricerca di eccellenza, IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) e CNR (Consiglio nazionale delle ricerche) in primo luogo.  

Alla sua quarta partecipazione a Maker Faire Rome, I-RIM, oltre alla tradizionale conferenza I-RIM 2022, organizzata da Antonio Frisoli e Federica Pascucci, si arricchisce con due novità assolute: l’evento “The new Science of Intelligence”, in collaborazione con Nature Italy e Maker Faire Rome, e i RoboPitch.

L’evento “The new Science of Intelligence” (7 ottobre) vedrà relatori di assoluta rilevanza internazionale come Katja Mombaur, Mirko Kovac, Barbara Mazzolai, Dario Farina, Rita Cucchiara e Davide Scaramuzza salire sul palco per mostrare sia gli impressionanti risultati che hanno raggiunto nei loro campi, sia le sfide scientifiche che ancora ci attendono. Tra le tante implicazioni, verranno esplorati gli spazi che la AI e la robotica possono occupare per accelerare la ‘convivenza’ con gli umani, favorendo la condivisione di valori quali la ‘human-centreness’, il rispetto e la tutela dell’ambiente naturale, l’accesso all’apprendimento, la sostenibilità, lo sviluppo economico e sociale. L’evento punta ad attivare connessioni tra soggetti che condividono valori e interessi nell’innovazione e nel ruolo che la AI e la robotica giocano per facilitare il passaggio a modelli organizzativi e di business più efficienti ed efficaci.

I RoboPitch ci daranno uno sguardo sul futuro imminente attraverso gli occhi di giovani imprenditori che presenteranno a un pubblico di investitori internazionali, accademici e rappresentanti dei centri di competenza le loro idee.

E sono numerose, anche quest’anno, le realizzazioni e i prototipi che verranno presentati al pubblico, che utilizzano metodi e tecniche dell’intelligenza artificiale. Il Laboratorio nazionale di Intelligenza Artificiale del CINI attraverso il proprio spazio espositivo, farà conoscere una serie di innovazioni sviluppate grazie all’intelligenza artificiale, con un’enfasi particolare sulla realizzazione di applicazioni da parte di startup impiegate nel settore. L’evento workshop avrà luogo l’8 ottobre presso gli spazi dell’Istituto Superiore Antincendi (adiacente al Gazometro). L’obiettivo è di evidenziare l’impatto che l’intelligenza artificiale può avere in un vasto panorama di contesti, ad esempio, medicina, economia, energia, sicurezza e, in alcuni casi, anche in sistemi che riguardano robot e agenti che operano nel mondo fisico.

Tra le dimostrazioni di sistemi di intelligenza artificiale, la Maker Faire Rome ospiterà, come da tradizione, il torneo “RoboCup” con protagonista la squadra Nao Devils Dortmund proveniente dalla Germania. Un torneo nel quale sistemi robotici umanoidi, completamente autonomi, si affronteranno in partite di calcio, mettendo alla prova metodi e tecniche di intelligenza artificiale allo stato dell’arte.

Infine, una novità che quest’anno metterà al centro dell’esposizione la Regione Lazio – in collaborazione con le principali università romane e con l’apporto di qualificati specialisti – sarà la presentazione delle associazioni di robotica e intelligenza artificiale per l’agricoltura di precisione: infrastrutture e metodologie in grado di cambiare radicalmente lo scenario del lavoro di un settore strategico per il nostro Paese e per il mondo intero. Una panoramica dei progetti di ricerca più interessanti verranno impiegati sui 200 metri quadrati di campo agricolo che Maker Faire metterà a disposizione durante le giornate della manifestazione.

II VRMF – Virtual Reality Movie Festival

Un’altra delle novità sorprendenti della decima edizione di Maker Faire è il VRMF ovvero il Virtual Reality Movie Festival. Si tratta del primo format originale in Italia dedicato alla narrazione per immagini in realtà virtuale e alla visione di film e documentari girati con le tecnologie immersive VR/AR. L’obiettivo principale del VRMF è quello di offrire a curiosi e appassionati la possibilità di fare esperienza diretta delle nuovissime frontiere aperte dalle tecnologie più avanzate, esplorando forme inedite di partecipazione, narrazione e relazione con il reale. Il palinsesto dell’evento presenta un’esperienza a tutto tondo nel mondo della Virtual Reality. L’obiettivo è quello di far conoscere al grande pubblico e di approfondire con gli esperti del settore tutti i nuovi migliori prodotti con una selezione che spazia dai documentari all’intrattenimento, dal gaming alla videodanza, fino a interi spettacoli teatrali pensati o riprodotti in realtà virtuale.

Gli spettatori potranno sperimentare diversi tipi di tecnologie con un diverso livello di interazione (dal filmato a 360° non interattivo a veri e propri videogame con alta possibilità di movimento e interazione) e un’ampia scelta di tematiche (dal documentario di inchiesta per appassionati di giornalismo al cortometraggio animato per i più piccoli). 

Non mancherà poi una Fabroom ovvero una stanza immersiva, uno spazio fisico in cui il virtuale entra in scena e lo spettatore diventa attore. Entrando nella Fabroom si verrà avvolti da immagini proiettate, sulla parete frontale, le due laterali e sul pavimento con il quale il pubblico potrà interagire.

Nel solco di innovazione e sostenibilità, Acea – partner da 9 anni di MFR – presenterà, tra le varie proposte, lo Smart Comp, un mini-impianto di compostaggio dotato di una rivoluzionaria tecnologia sensoristica che trasforma direttamente in loco i rifiuti umidi in compost tramite un processo aerobico che in circa 90 giorni produce fertilizzante pronto per l’utilizzo. Non solo, nello stand Acea si potrà ammirare anche il progetto MIDA, sviluppato in collaborazione con la startup italiana Wesii per il monitoraggio degli impianti fotovoltaici. Si tratta di un modello ultratecnologico di droni a guida autonoma che, dotati di una telecamera termica, possono volare sugli impianti ad un’altezza di 25 metri, monitorando in tempo reale l’integrità dei pannelli e ottimizzando gli interventi e i costi di manutenzione.

Maker Art e Maker Music

MakerArt, la sezione speciale di MFR curata da Valentino Catricalà che unisce il mondo dell’innovazione con quello degli artisti, presenta per la prima volta a Roma STORMS di Quayola. La ricerca di Quayola – classe 1982, di origine romana, tra i più importanti artisti internazionali della media-art – si muove nel connubio fra digitale, robotica e intelligenza artificiale e un’iconografia che affonda le proprie radici nella storia dell’arte, da quella antica, rinascimentale e barocca, fino a toccare il genere del paesaggio, da quello romantico a quello impressionista. STORMS è un lavoro parte di una serie di opere video che si colloca esattamente in questo spaccato, continuando la ricerca dell’artista sulla pittura di paesaggio tradizionale, dove a essere esplorata, attraverso l’utilizzo di avanzate tecnologie, non è tanto l’immagine in sé quanto invece la sostanza pittorica, intesa sia come materia sia come mezzo dell’origine ideativa dell’immagine stessa.

Anche il titolo, STORMS è un evidente richiamo all’opera dell’inglese William Turner e alle sue celebri tempeste che rappresentano per Quayola un’importante fonte d’ispirazione.  Le energie di Turner, nei dipinti di Quayola, sono dunque i vettori digitali che imprimono le forze. In STORMS il movimento, non è un’animazione, non è un influsso esterno, ma un moto interno, un erompere di dinamiche intrinseche. Dinamiche che vengono esasperate e lasciate fluire in una contemplazione del sublime naturale-digitale. STORMS sono, infine, pitture non finite, opere che “si dipingono” nel flusso di un tempo dilatato, forme pittoriche che si dipanano sulla tela dello schermo scomponendosi verso una astrazione di forme.

 Come i grandi pittori del passato, Quayola vede e sente la natura come uno spazio universale, uno spazio da esplorare per interpretare la realtà, uno spazio d’incontro e lotta continua tra forze naturali e artificiali. Quayola la cui cifra caratteristica è quella di uno sguardo al passato, di una reinterpretazione in chiave digitale della nostra eredità culturale muove e dà origine a quello che potrebbe definirsi un vero e proprio Sturm und Drang contemporaneo. Esattamente quello voluto e ricercato per questa quarta edizione di MakerArt.

Dall’arte alla musica. Maker Music 2022 racconterà il making della musica, dal punto di vista dell’innovazione, della creatività e della tecnologia. Per la decima edizione di Maker Faire Rome, l’area tematica dedicata all’universo musicale propone un viaggio nel suono attraverso un innovativo Soundscape, un paesaggio sonoro che mette in relazione creatività musicale, arte visuale e tecnologia con performance immersive multidirezionali. 

A sperimentare per la prima volta l’inedito live multi-linguaggio, ospiti di Maker Music 2022, saranno NAIP, Teho Teardo, Studio Cliché e Samuel che proporranno performance nate dal dialogo creativo che li ha visti a confronto ognuno con il proprio elemento artistico e musicale. Non a caso si tratta di artisti che, già in passato, hanno sperimentato linguaggi e mezzi differenti, unendo suoni, musica e sonorità con nuove tecnologie e forme d’arte differenti.

Suono, luci e video arte si incontrano in una creazione simultanea che unirà in sincrono musica, luci e immagini in uno spazio unico, una scenografia contemporanea di performance in cui il pubblico – fisicamente al centro della scena – verrà letteralmente attraversato e avvolto dal suono e dalle immagini, per un’esperienza sensoriale nata dalle note e dal dialogo creativo tra gli artisti.

Agrifood e sostenibilità

Il padiglione Maker Faire dedicato all’innovazione agroalimentare sostenibile raccoglie un panorama di progetti applicabili alle imprese, alle filiere agricole e ai sistemi locali.

Come nelle scorse edizioni si conferma la partecipazione dei più importanti enti nazionali di ricerca, tra cui la Sapienza Università di Roma, il CREA, il CNR, l’ENEA, a cui si integra una selezione di innovazioni di imprese private impegnate nel settore. Complessivamente saranno presentate oltre 40 soluzioni per l’agricoltura e l’ambiente.

Le novità di quest’anno sono in linea con le esigenze del momento: tra queste, i sistemi di ottimizzazione dell’agroenergia (audit energetico), le attrezzature per la cottura solare e per la nutrizione sostenibile e salutare, come il nuovo brevetto del gelato a base di legumi, a basso valore calorico, la pizza proteica vegetale e le nuove tecnologie di arricchimento delle conserve vegetali con fermentati nobili.

Tra i percorsi di miglioramento dell’efficienza in agricoltura sarà attivo un parco dimostrativo sull’impiego di robot in agricoltura e il monitoraggio della qualità dei prodotti attraverso dei rilevatori a spettro fotonico, le video trappole per i sistemi di allarme che misurano in tempo reale le infestazioni di insetti nocivi e uno scontrino smart per i banchi di vendita dell’ortofrutta, con la valutazione immediata del grado di maturazione dei prodotti.

Sarà, inoltre, presentato il progetto europeo Horizon Switch, dedicato al cambiamento degli stili di vita di sei grande aree metropolitane europee, tra cui la città di Roma, verso una nuova vita salutare e sostenibile.

Education

Le nuove generazioni guardano al futuro attraverso la Maker Faire Rome. Lo conferma la grande partecipazione di atenei (oltre 20 le Università e i Politecnici presenti con i lori progetti) e scuole attraverso le relative call. Nell’area Education di MFR 2022 si potranno ammirare i progetti provenienti da 13 scuole secondarie italiane, dalla Sicilia al Veneto e 4 europee (Ungheria, Croazia, Estonia e Germania). 

E anche quest’anno saranno presenti i migliori progetti sviluppati nell’ambito del progetto ITS 4.0 2022. Il percorso promosso dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia ha visto l’impegno di oltre sessanta Fondazioni ITS su tutto il territorio nazionale. I percorsi di innovazione sviluppati dagli studenti hanno spaziato in direzioni diverse, dal manifatturiero ai servizi, dall’agricoltura 4.0 al mondo della scuola, dimostrando ancora una volta il potenziale di queste istituzioni formative come veri e propri laboratori di sviluppo tecnologico. L’utilizzo di strumenti evoluti di management dell’innovazione consente una collaborazione virtuosa fra imprese e formazione tecnica e produce risultati che meritano di essere visti e apprezzati.

CampuStore, poi, si riconferma partner di Maker Faire Roma per l’offerta rivolta al mondo della scuola e della formazione: in quest’area si troveranno quindi diverse innovazioni declinate per contesti scolastici, anche con la possibilità – per i docenti e gli educatori – di partecipare a workshop di formazione “hands-on” e certificati a cura di CampuStore Academy. Tante le suggestioni proposte, con soluzioni per Steam e robotica educativa, ma anche intriganti proposte per l’infanzia, per il green e la sostenibilità, per il metaverso e le aule immersive e soprattutto una visione d’insieme capace di proporre nuove sfide e visioni per ambienti d’apprendimento ibridi, che si muovano con naturalezza tra digitale e mondo reale, in modo umano e inclusivo.

I partner di Maker faire Rome 2022

Maker Faire Rome – The European Edition” può contare sul supporto del Ministero degli Affari Esteri e di partner istituzionali quali l’Agenzia ICE. Anche quest’anno l’ICE ha messo a disposizione della fiera alcuni Uffici nell’ambito delle attività di scouting di operatori esteri e di comunicazione indirizzata a tutta la potenziale audience di visitatori (saranno 60 tra investitori, giornalisti, blogger) provenienti tra l’altro da Francia, UK, Germania, USA, Israele e India al fine di contribuire a potenziare la manifestazione e a renderla sempre più internazionale e business-oriented.

Tra i partner istituzionali, anche quest’anno sarà presente a Maker Faire Rome la Regione Lazio insieme con la Camera di Commercio di Roma, nel solco di una collaborazione consolidata nel corso degli anni e che si è dimostrata fondamentale per la promozione del tessuto produttivo del nostro territorio e delle innovazioni tecnologiche delle imprese del Lazio.

Tra le attività regionali, verranno presentati i migliori prototipi realizzati nelle Faber School dei FabLab regionali durante l’iniziativa “Aspettando Maker Faire Rome 2022” e i vincitori dell’ultima edizione di “Startupper School Academy” (nella categoria “Startupper tra i banchi di scuola – Prototipa la tua Idea”). Sono inoltre in calendario una serie di incontri sulla fabbricazione digitale con esperti del settore.

E’ previsto, infine, uno spazio espositivo di circa 75 mq. nel quale saranno protagoniste le startup del Lazio, con i tecnici di Lazio Innova che forniranno informazioni sui progetti e sulle attività previste negli Spazi Attivi e nel FabLab Lazio e sulle iniziative della Regione Lazio per i giovani e le imprese.

In occasione della decima edizione di Maker Faire Rome, l’Inail presenterà alcuni progetti sviluppati dai suoi ricercatori negli ambiti dell’ergonomia, della sensoristica, della robotica, dell’innovazione tecnologica e della realtà aumentata, con l’obiettivo di studiare i rischi potenziali, nuovi ed emergenti per la salute e la sicurezza dei lavoratori e sviluppare dispositivi all’avanguardia per la prevenzione di infortuni e malattie professionali. 

I contest di quest’anno

Maker Faire Rome non è solo un punto di arrivo per i tanti maker che espongono i propri progetti, ma un punto di partenza verso un futuro migliore. L’edizione 2022 prevede tre contest finalizzati a valorizzare i migliori progetti, per garantire visibilità e lo sviluppo delle diverse iniziative presentate: un riconoscimento pubblico e tangibile al valore della creatività esposta durante la manifestazione.

Nata nel 2016, in stretta collaborazione con Maker Faire Rome e giunta oggi alla sua settima edizione, Make to Care è l’iniziativa di Sanofi che valorizza idee e progetti inediti e non convenzionali volti a migliorare la qualità della vita e l’inclusione delle persone con disabilità, dei loro famigliari e dei caregiver. Il concorso, che premierà anche quest’anno i vincitori con un’intensa esperienza formativa in Israele, ha visto nel corso degli anni la partecipazione di decine di start up, pazienti e professionisti dell’ambito healthcare e assistenziale, contribuendo, di fatto, alla crescita del dibattito sulle nuove politiche sanitarie e alla riflessione strutturata sulla Patient-driven-Innovation.

C’è poi “MakeITCircular” a premiare le migliori idee in linea con i principi della Carta del Consumo Circolare e che ne favoriscano la sua diffusione e il coinvolgimento di diversi attori nella sua implementazione. Il contest, – realizzato da Innova Camera e dalle Associazioni dei consumatori del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU) – richiede che i progetti mirino a far conoscere gli impatti ambientali dei prodotti e dei processi industriali che li generano, promuovano la conoscenza dei concetti di “circolarità” e di “impronta ambientale” dei prodotti/servizi; superino l’approccio “usa e getta”, nel consumo e nella produzione, promuovendo valori di durabilità, condivisione, riparazione, riuso e riutilizzo dei prodotti e delle risorse materiali. In palio ci sono 3mila euro per l’idea migliore e tre premi da mille euro per altrettante menzioni speciali.

Novità, tra i contest, della decima edizione è il premio Rotary “Take a leap 2022” che prevede un riconoscimento (in denaro) rivolto al miglior Maker del Lazio individuato tra coloro che si siano distinti nell’ambito della Maker Faire Rome – tra le candidature pervenute attraverso la selezione della “Call for Maker 2022” – per innovazione, creatività e potenzialità di sviluppo, con particolare riguardo alle finalità sociali. L’attenzione della giuria sarà puntata ai progetti che abbiano avuto come obiettivi la costruzione della pace e la gestione dei conflitti, la prevenzione e cura delle malattie, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo economico comunitario, con aree di intervento che includono l’impiego e la valorizzazione dei servizi igienici, la salute materna e infantile, l’alfabetizzazione e l’educazione di base. Il contest è ideato e promosso dal Rotary Club Roma Nord, con il patrocinio del Distretto Rotary 2080 e la partecipazione del Rotaract Club Roma Nord.

Organizzazione e partner

La Maker Faire Rome, giunta alla sua decima edizione, è promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso la sua Azienda speciale Innova Camera e può contare sul supporto di partner istituzionali – tra i quali il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Agenzia ICE, la Regione Lazio – e privati. 

“Maker Faire Rome – The European Edition 2022” è curata nei contenuti da Alessandro Ranellucci affiancato da un qualificato team di responsabili di area: Carlo Hausmann (food e agritech), Valentino Catricalà (arte), Andrea Lai (musica).

MFR2022 ha il patrocinio di Roma Capitale, della Commissione Europea e delle Ambasciate degli Stati Uniti e di Israele in Italia e si avvale della partnership di Sviluppo Campania, Inail, InfoCamere, Unioncamere, Dintec, Pid, PaviaSviluppo.

I tanti sponsor, nazionali e internazionali, rendono fattibile la realizzazione della manifestazione e moltiplicano l’offerta di contenuti fruibili. Tra questi Eni (main partner), Sanofi, Digi-Key Electronics, Acea, Arrow Electronics, STMicroelectronics, Unidata, Arduino, Terna, Sony, UniCredit (gold partner), Teko (silver partner).

La Maker Faire Rome conta, poi, sul prezioso supporto di media partner quali la RAI (main media partner che racconterà la Fiera attraverso tutti i mezzi del Servizio Pubblico), Il Messaggero (main media partner press & digital) e Rinnovabili.it

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Rinnovabili • Giornata mondiale della terra

Giornata mondiale della terra: cos’è e quando si festeggia?

Giornata della Terra: l'evento che ogni anno mobilita un miliardo di persone per la salvaguardia del Pianeta Terra. - Earth Day

Giornata (mondiale) della Terra

Giornata mondiale della terra
Giornata Mondiale della Terra

La Giornata Mondiale della Terra è una manifestazione internazionale per la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta.

Conosciuta nel mondo come Earth Day, la Giornata della Terra di aprile, è levento green che riesce a coinvolgere il maggior numero di persone in tutto il pianeta. Si calcola infatti che ogni anno, nel periodo dell’equinozio di primavera, si mobilitino circa un miliardo di persone.

Storia della Giornata Mondiale della Terra

L’Istituzione della Giornata mondiale della Terra si deve a John McConnell, un attivista per la pace che si era interessato anche all’ecologia: credeva che gli esseri umani abbiano l’obbligo di occuparsi della terra e condividere le risorse in maniera equa. Nell’ottobre del 1969, durante la Conferenza dell’UNESCO a San Francisco, McConnell propose una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra e per promuovere la pace. Per lui la celebrazione della vita sulla Terra significava anche mettere in guardia tutti gli uomini sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici minacciati, dai quali dipende tutta la vita sul pianeta.

La proposta ottenne un forte sostegno e fu seguita dal festeggiamento del “Giorno della Terra” della città di San Francisco: la prima celebrazione della Giornata della Terra fu il 21 marzo 1970. La proclamazione della Giorno della Terra ufficializzava, con un elenco di principi e responsabilità precise, un impegno a prendersi cura del Pianeta. Questo documento venne firmato da 36 leader mondiali, tra cui il Segretario generale delle Nazioni Unite U Thant, Margaret Mead, John Gardner e altri (L’ultima firma di Mikhail Gorbachev è stata aggiunta nel 2000).

Un mese dopo, il 22 aprile 1970, la definitivaGiornata della Terra – Earth Day” veniva costituita dal senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson, come evento di carattere prettamente ecologista. Questa Giornata della Terra era però pensata come una manifestazione prettamente statunitense, fu Denis Hayes (il primo coordinatore dell’Earth Day) a rendere la manifestazione una realtà internazionale: dopo aver “contagiato” le città americane, Hayes fondò l’Earth Day Network arrivando a coinvolgere più di 180 nazioni.

giornata mondiale della terra 2023
Villaggio per la Terra 2023 a Roma

La proclamazione della Giornata della Terra si inseriva in un contesto storico dove si era appena presa coscienza dei rischi dello sviluppo industriale legato al petrolio: nel 1969 a Santa Barbara, California, una fuoriuscita di greggio aveva ucciso decine di migliaia di uccelli, delfini e leoni marini. L’opinione pubblica ne fu scossa e gli attivisti iniziarono a ritenere necessaria una regolamentazione ambientale per prevenire questi disastri.

earth day giornata terra
Nel 2020 si è celebrato il 50° anniversario della Giornata Mondiale della Terra – Earth Day

Giornata Mondiale della Terra: le prime celebrazioni

Le prime celebrazioni del Giorno della Terra si svolsero in duemila college e università , circa diecimila scuole primarie e secondarie e centinaia di comunità negli Stati Uniti. Anche se l’evento ebbe una portata nazionale si dovette aspettare il 1990 per vedere un altro Earth Day significativo.

Nel 1990 la Giornata della Terra mobilitò 200 milioni di persone in 141 paesi ponendo l’attenzione sulle questioni ambientali nel palcoscenico mondiale. Le attività del giorno della Terra nel 1990 diedero un impulso enorme alla cultura del riciclo in tutto il mondo e contribuirono ad aprire la strada per il Summit della Terra organizzato dalle Nazioni Unite nel 1992 a Rio de Janeiro.

Per trasformare la Giornata della Terra in un evento annuale, piuttosto che uno che si verificava ogni 10 anni, Nelson e Bruce Anderson, organizzatori principali dell’ Earth Day New Hampshire nel 1990, hanno costituito Earth Day USA. Questo comitato ha coordinato le successive celebrazioni del Giorno della Terra fino al 1995, incluso il lancio di EarthDay.org. Dopo il 25 °anniversario del 1995, l’organizzazione passò all’attuale Earth Day Network.

Nel 2000 la Giornata mondiale della Terra combinò lo spirito originale dei primi Earth Day con l’internazionalismo dell’evento del ’90. Il 2000 fu il primo anno in cui venne usato Internet come strumento principale di organizzazione: questo si rivelò prezioso a livello nazionale e internazionale. Kelly Evans direttore esecutivo, arruolò più di 5.000 gruppi ambientali al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo centinaia di milioni di persone con un record di 183 paesi. Leonardo DiCaprio fu l’ospite ufficiale dell’evento, e in circa 400.000 parteciparono all’evento principale non ostante la pioggia fredda di quel giorno.

Alcuni scatti dal Villaggio per la Terra 2018 (Earth Day – Giornata della Terra a Roma)

La Giornata Mondiale della Terra Oggi: Una Festa Globale

Grazie al crescente interesse per la manifestazione, oggi la Giornata mondiale della Terra è diventata la Settimana mondiale della Terra: nei giorni vicini al 22 aprile, numerose comunità festeggiano per un’intera settimana con attività incentrate sulle tematiche ambientali più attuali. Gli eventi vengono utilizzati per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche della sostenibilità, e dagli attivisti, per fare analisi degli scenari odierni e proporre soluzioni concrete. Nel 2017, durante la Settimana della Terra e in aperto contrasto con le nuove “politiche negazioniste” di Trump,  si è svolta in decine di città, la Marcia per la Scienza, seguita dalla mobilitazione popolare del clima (29 aprile 2017).

Nell’ambito dell’Earth Day Network, “Earth Day Italia” è considerato uno dei migliori comitati organizzativi, tanto che nel 2015 l’organizzazione italiana è divenuta sede europea del network internazionale. L’edizione del 2016 ha rappresentato un momento di straordinaria importanza per Earth Day Italia, grazie al succedersi di eventi importanti fra cui l’eccezionale visita a sorpresa di Papa Francesco e il collegamento in live streaming con il Ministro Galletti da New York, in occasione della storica firma del primo accordo universale sul cambiamento climatico (COP21).

Villaggio per la Terra – Roma 2017

Ogni anno a Roma, nella bella cornice di Villa Borghese, prende vita il Villaggio per la Terra: una settimana di eventi per tutte le età, che culminano con una serie di imperdibili concerti.

Nel 2017 tra la Terrazza del Pincio e il Galoppatoio di Villa Borghese, Earth Day Italia ha organizzato 5 giorni in cui si sono alternati eventi sportivi, concerti, esposizioni, mostre, convegni, spettacoli, laboratori, attività didattiche, giochi per bambini e ottimo cibo.

Tra i tanti eventi che hanno caratterizzato il Villaggio per la Terra 2017, il principale è stato il Concerto per la Terra. La serata gratuita, che ha preso il nome di “Over the Wall, Mecenati della Bellezza”, è stata presentata da Fabrizio Frizzi ed ha visto la partecipazione degli Zero Assoluto, Noemi, Sergio Sylvestre, Soul System, Ron e La Scelta.

Nel Galoppatoio di Villa Borghese il Villaggio dello Sport ha offerto a tanti la possibilità di praticare decine di discipline sportive differenti, di sperimentare simulatori sportivi virtuali, di assistere alle dimostrazioni di grandi campioni e di lanciarsi in gare, tornei e contest sempre divertenti e all’insegna della sostenibilità. In questo contesto il Coni, il Comitato Paralimpico e decine tra federazioni, associazioni e società sportive, club e campioni hanno offerto un importante contributo in difesa dei valori più autentici dello sport e dell’ambiente.

A caratterizzare maggiormente le attività per i giovani studenti romani è stato il premio “Io Ci Tengo” (#IoCiTengo). Nato per portare l’attenzione delle scolaresche sulle tematiche ambientali, il premio ha cercato di catalizzare progetti, lavori artistici e reportage che raccontassero in maniera innovativa e rivoluzionaria come trasformare il deserto di cemento delle nostre città in una foresta. Fu proprio Papa Francesco, con una partecipazione a sorpresa durante l’edizione 2016, a lanciare il messaggio “Voi trasformate deserti in foreste”. Le scuole hanno partecipato in tanti modi: foto, disegni, articoli, storie e video; con fantasia e immaginazione hanno conquistato l’attestato di Testimone della Terra 2017, mentre i vincitori sono stati nominati Ambasciatrici della Terra 2017.

Inoltre, durante il Villaggio per la Terra, sono state dedicate delle intere giornate sia alla mobilità sostenibile che ai libri, riconoscendo alla mobilità green e alla cultura ruoli fondamentali nel cambiamento verso una cultura della sostenibilità.

Villaggio per la Terra – Roma 2018

La Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite è stata celebrata anche nel 2018 con una grande partecipazione che ha portato a Villa Borghese oltre 150.000 persone. Questa 48ª edizione ha visto un Earth Day ricchissimo di iniziative ed venti. Cinque giornate (dal 20 al 25 aprile) dedicate alla tutela del Pianeta con un focus sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite con altrettante piazze multimediali dedicate agli obiettivi che hanno ospitato talk, laboratori e mostre.

Le attività per i giovani erano inquadrate dal Villaggio per lo Sport, dal Villaggio per Bambini e dal Villaggio per ragazzi.

Il Villaggio per lo Sport ha offerto tantissimi giochi gratuiti e assistiti, ma anche dimostrazioni e tornei. Il Villaggio per Bambini ha ospitato molte attività didattiche che hanno divertito i piccoli, dal grande Parco della Biodiversità dei Forestali, alla Pompieropoli dei Vigili del Fuoco, dagli esperimenti su vulcani e terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica, al Planetario dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Il Villaggio dei Ragazzi, dedicato ai più grandicelli e alla scuola è stato protagonista del Festival dell’Educazione alla Sostenibilità e degli Stati Generali dell’Ambiente dei Giovani. A completare i programma per gli adolescenti tanti workshop, iniziative e la staffetta planetaria per la pace #RUN4UNITY.

Durante tutte e cinque i giorni i bambini si sono potuti cimentare con l’Orienteering, il canottaggio simulato, pallavolo, cavalcata sui pony, scherma, ping pong, e-bike, pallamano, tennis, calcio, tiro a segno con la fionda, tiro con l’arco e una alta parete da arrampicata.

Giornata della Terra 2019, proteggiamo la nostre specie

Protect our species – Proteggi le nostre specie”. Questo il tema della Giornata della Terra 2019. Oggi gli scienziati parlano senza troppe remore di una sesta estinzione di massa, di un “annichilimento biologico” della fauna selvatica. E a differenza delle precedenti cinque estinzioni di massa, causate da catastrofi e disastri naturali, questo sarebbe il primo evento provocato dall’uomo. La distruzione e lo sfruttamento degli habitat unitamente agli effetti del cambiamento climatico stanno, infatti, guidando la perdita di metà della popolazione mondiale di animali selvatici.

Tutti gli esseri viventi hanno un valore intrinseco e ognuno gioca un ruolo unico nella complessa rete della vita – scrive Eart Day Network – Dobbiamo lavorare insieme per proteggere le specie minacciate e in via di estinzione: api,  barriere coralline, elefanti, giraffe, insetti, balene e altro ancora. La buona notizia è che il tasso di scomparsa può ancora essere rallentato e molte delle nostre specie in declino possono recuperare ma solo a patto di lavorare assieme per costruire un movimento globale di consumatori, elettori, educatori, leader religiosi e scienziati che pretendano un’azione immediata”.

L’appuntamento 2020 con la Giornata Mondiale della Terra diventa una maratona online

Nel 2020 la manifestazione ha celebrato il suo 50esimo anniversario in corrispondenza delle prime chiusure nazionali per arginare la pandemia di COVID-19. Ma la crisi del coronavirus non ha intaccato lo spirito della manifestazione che, in risposta ai lockdown e alle cancellazioni degli eventi in pubblico, si è trasformata in una gigantesca maratona virtuale. Una staffetta digitale che, per 24 ore, ha attraversato il globo raccogliendo azioni grandi e piccole, testimonianze e impegni a favore del Pianeta. “Il coronavirus può costringerci a mantenere le distanze, non ci costringerà a mantenere bassa la voce”, hanno spiegato gli organizzatori dell’Earth Day 2020. “L’unica cosa che cambierà il mondo è chiedere tutti assieme un nuovo modo di procedere. Potremmo essere separati, ma grazie al potere dei media digitali, siamo anche più connessi di prima”. Tema dell’edizione, l’azione per il clima. La pandemia virale ha sottolineato ancora una volta l’importanza di continuare a impegnarsi per contrastare i cambiamenti climatici. D’altra parte il riscaldamento globale è stato segnalato tra le concause della diffusione del Sars-Cov2, assieme all’intenso sfruttamento ambientale e alla distruzione della biodiversità e degli habitat naturali. Gli scienziati hanno avvertito che abbiamo poco più di un decennio per dimezzare le emissioni ed evitare gli impatti più devastanti su fornitura alimentare, sicurezza nazionale, salute globale, condizioni meteo e altro ancora. Tra le azioni da mettere in campo, la Giornata ha promosso la partecipazione all’Earth Challenge 2020, progetto dedicato alla creazione della più grande comunità di Citizen Science (Scienza dei cittadini). Grazie ad un app, disponibile in 11 lingue, è possibile divenire delle sentinelle ambientali, raccogliendo dati che saranno integrati in un’unica piattaforma su qualità dell’aria, l’inquinamento da plastica, qualità idrica, sicurezza alimentare e impatto sul clima locale.

Nel 2021 la maratona per la Giornata Mondiale della Terra era online con una lunga diretta multimediale.

Nel 2021 la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) è stata una maratona multimediale con 13 ore di diretta televisiva. La diretta televisiva è iniziata alle 7:30 del 22 aprile per proseguire fino alle 20:30: dagli studi televisivi di Via Asiago RaiPlay si è collegata con tanti programmi RAI durante tutta la giornata.

In diretta e on demand anche sulla piattaforma www.onepeopleoneplanet.it , numerosi sono stati i contributi, dalla galassia di partner, associazioni, istituzioni, testimonial, esponenti del mondo della scienza, della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport.

Nel 2022 la Giornata mondiale della Terra sarà una maratona caratterizzata dal Concerto per la Terra di Earth Day Italia, con la direzione artistica del Maestro Giovanni Allevi 

villaggio per la terraAllevi, compositore di fama internazionale, è stato nominato Ambassador dello Earth Day European Network durante la COP26 di Glasgow. Il concerto sarà uno spettacolo che il Maestro vuole dedicare alle nuove generazioni in vista della prossima Conferenza sul Clima dell’ONU. L’evento vuole mettere in collegamento tanti artisti provenienti da tante parti del mondo: un’unione artistica in grado di superare ogni confine e diversità, la “Voce della Terra”.

Come ogni anno Rinnovabili.it sarà media partner e trasmetterà parte della diretta sul sito e sui canali social. Segui la diretta visitando il sito OnePeopleOnePlanet

Segui gli hashtag ufficiali #OnePeopleOnePlanet #EarthDay2022 #OPOP22 #IoCiTengo

Earth Day Italia 2023: una staffetta di voci per il Pianeta

In occasione della Giornata Mondiale della Terra 2023, torna con la sua quarta edizione la Maratona Multimediale #OnePeopleOnePlanet (#OPOP) di Earth Day Italia. Una staffetta live che dalla Nuvola di Fuksas porterà in diretta su Rai Play dalle 8 di mattina talk show, collegamenti internazionali, testimonianze artistiche, scientifiche e istituzionali. Per culminare alle 21.00 nell’atteso Concerto per La Terra, con grandi cantanti del calibro di Leo Gassmann, Ermal Meta e Tommaso Paradiso.

Ma prima di arrivare alla maratona del 22 aprile, il Galoppatoio di Villa Borghese aprirà le porte il Villaggio per la Terra: 17 piazze multimediali guidate da giovani universitari di diversi atenei che dal 21 al 25 aprile approfondiranno 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Nel palco principale allestito sulla Terrazza del Pincio, invece, si daranno il cambio quotidianamente Talk Show e performance di street artist di fama internazionale che realizzeranno delle opere sul tema ambientale.

 “Le celebrazioni italiane della Giornata della Terra  – spiega Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia – hanno caratteristiche uniche perché nascono da una storia unica. Storia d’incontro e di dialogo con centinaia di organizzazioni, che negli anni, insieme al Movimento dei Focolari, abbiamo imparato ad accogliere e valorizzare. Crediamo che il nostro vero lavoro sia proprio questo: creare ponti tra persone, tra organizzazioni, tra Paesi, che hanno davvero tanto da dire e da dare ma che a volte solo nel nostro evento trovano l’occasione giusta per iniziare a lavorare insieme”.

Giornata Mondiale della Terra 2024, Pianeta vs Plastica

“Pianeta contro Plastica”, questo il tema che contraddistingue la 54ma edizione della manifestazione. La Giornata Mondiale della Terra 2024 non poteva che affrontare uno dei problemi più sentiti a livello globale quando si parla di tutela amabientale. Riflettori puntati dunque sull’inquinamento dei rifiuti plastici, con l’obiettivo di sollecitare un’azione che riduca l’usa e getta, metta al bando il fast-fashion e investa in tecnologie e materiali alternativi ai polimeri di origine fossile. Chiedendo un riduzione del 60% della produzione di plastica entro il 2024.

In Italia il conto alla rovescia verso l’Earth Day 2024 sarà scandito quest’anno da due eventi:

  • il Villaggio per la Terra a Villa Borghese e sulla suggestiva Terrazza del Pincioa Roma: 600 eventi gratuiti e aperti a tutti, tra laboratori ludici e didattici, lezioni, incontri e dibattiti sui temi della sostenibilità ambientale, sociale e dell’innovazione, presentazioni di libri, proiezioni, giochi, dimostrazioni e pratiche sportive, spettacoli, esibizioni musicali e artistiche, e altri eventi culturali.
  • il Festival dell’Innovability presso la Casa del Cinema a Roma, pensato per celebrare anche la Giornata mondiale della Creatività e dell’Innovazione che le Nazioni Unite.

Entrambi si apriranno il 18 aprile per proseguire fino a domenica 21 per culminare il 22 aprile nella ormai consueta #OnePeopleOnePlanet, la maratona multimediale di 16 ore, dall’auditorium della Nuvola di Fuksas.

Giornata mondiale della terra 2021

Giornata mondiale della terra 2020

Giornata mondiale della terra 2019

Visita il sito di Earth Day Italia

Visita il sito del Villaggio per la Terra 2018

Visita la pagina dedicata al Villaggio per la Terra 2017

Visita la pagina dedicata alla Marcia per la Scienza 2017

Visita il sito di Earth Day Network

Leggi il nostro articolo sul Earth Day 2017

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Rinnovabili • Batterie al sodio allo stato solido

Batterie al sodio allo stato solido, verso la produzione di massa

Grazie ad un nuovo processo sintetico è stato creato un elettrolita di solfuro solido dotato della più alta conduttività per gli ioni di sodio più alta mai registrata. Circa 10 volte superiore a quella richiesta per l'uso pratico

Batterie al sodio allo stato solido
via Depositphotos

Batterie al Sodio allo Stato Solido più facili da Produrre

La batterie allo stato solido incarnano a tutti gli effetti il nuovo mega trend dell’accumulo elettrochimico. E mentre diverse aziende automobilistiche tentano di applicare questa tecnologia agli ioni di litio, c’è chi sta percorrendo strade parallele. É il caso di alcuni ingegneri dell’Università Metropolitana di Osaka, in Giappone. Qui i professori Osaka Atsushi Sakuda e Akitoshi Hayash hanno guidato un gruppo di ricerca nella realizzazione di batterie al sodio allo stato solido attraverso un innovativo processo di sintesi.

Batterie a Ioni Sodio, nuova Frontiera dell’Accumulo

Le batterie al sodio (conosciute erroneamente anche come batterie al sale) hanno conquistato negli ultimi anni parecchia attenzione da parte del mondo scientifico e industriale. L’abbondanza e la facilità di reperimento di questo metallo alcalino ne fanno un concorrente di primo livello dei confronti del litio. Inoltre l’impegno costante sul fronte delle prestazioni sta portando al superamento di alcuni svantaggi intrinseci, come la minore capacità. L’ultimo traguardo raggiunto in questo campo appartiene ad una ricerca cinese che ha realizzato un unità senza anodo con una densità di energia superiore ai 200 Wh/kg.

Integrare questa tecnologia con l’impiego di elettroliti solidi potrebbe teoricamente dare un’ulteriore boost alla densità energetica e migliorare i cicli di carica-scarica (nota dolente per le tradizionali batterie agli ioni di sodio). Quale elettrolita impiegare in questo caso? Quelli di solfuro rappresentano una scelta interessante grazie alla loro elevata conduttività ionica e lavorabilità. Peccato che la sintesi degli elettroliti solforati non sia così semplice e controllabile. Il che si traduce in un’elevata barriera per la produzione commerciale delle batterie al sodio allo stato solido.

Un Flusso di Polisolfuro reattivo

É qui che si inserisce il lavoro del team di Sakuda a Hayash. Gli ingegneri hanno messo a punto un processo sintetico che impiega sali fusi di polisolfuro reattivo per sviluppare elettroliti solidi solforati. Nel dettaglio utilizzando il flusso di polisolfuro Na2Sx come reagente stechiometrico, i ricercatori hanno sintetizzato due elettroliti di solfuri di sodio dalle caratteristiche distintive, uno dotato della conduttività degli ioni di sodio più alta al mondo (circa 10 volte superiore a quella richiesta per l’uso pratico) e uno vetroso con elevata resistenza alla riduzione.

Questo processo è utile per la produzione di quasi tutti i materiali solforati contenenti sodio, compresi elettroliti solidi e materiali attivi per elettrodi“, ha affermato il professor Sakuda. “Inoltre, rispetto ai metodi convenzionali, rende più semplice ottenere composti che mostrano prestazioni più elevate, quindi crediamo che diventerà una metodologia mainstream per il futuro sviluppo di materiali per batterie al sodio completamente allo stato solido“.  I risultati sono stati pubblicati su Energy Storage Materials and Inorganic Chemistry .

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Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.


Rinnovabili • fotovoltaico materiale quantistico

Fotovoltaico, ecco il materiale quantistico con un’efficienza del 190%

Un gruppo di scienziati della Lehigh University ha sviluppato un materiale dotato di una efficienza quantistica esterna di 90 punti percentuali sopra quella delle celle solari tradizionali

fotovoltaico materiale quantistico
via Depositphotos

Nuovo materiale quantistico con un assorbimento solare medio dell’80%

Atomi di rame inseriti tra strati bidimensionali di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. Questa la ricetta messa a punto dai fisici Srihari Kastuar e Chinedu Ekuma nei laboratori della Lehigh University, negli Stati Uniti, per dare una svecchiata alla prestazioni delle celle solari. Il duo di ricercatori ha così creato un nuovo materiale quantistico dalle interessanti proprietà fotovoltaiche. Impiegato come strato attivo in una cella prototipo, infatti, il nuovo materiale ha mostrato un assorbimento solare medio dell’80%, un alto tasso di generazione di portatori fotoeccitati e un’efficienza quantistica esterna (EQE) record del 190%. Secondo gli scienziati il risultato raggiunto supera di gran lunga il limite teorico di efficienza di Shockley-Queisser per i materiali a base di silicio e spinge il campo dei materiali quantistici per il fotovoltaico a nuovi livelli. 

leggi anche Fotovoltaico in perovskite, i punti quantici raggiungono un’efficienza record

L’efficienza quantistica esterna

Tocca fare una precisazione. L’efficienza quantistica esterna non va confusa con l’efficienza di conversione, il dato più celebre quando si parla di prestazioni solari. L’EQE rappresenta il rapporto tra il numero di elettroni che danno luogo a una corrente in un circuito esterno e il numero di fotoni incidenti ad una precisa lunghezza d’onda

Nelle celle solari tradizionali, l’EQE massimo è del 100%, tuttavia negli ultimi anni alcuni materiali e configurazioni avanzate hanno dimostrato la capacità di generare e raccogliere più di un elettrone da ogni fotone ad alta energia incidente, per un efficienza quantistica esterna superiore al 100%. Il risultato di Kastua e Ekuma, però, rappresenta un unicum nel settore.

Celle solari a banda intermedia

Per il loro lavoro due fisici sono partiti da un campo particolare della ricerca fotovoltaica. Parliamo delle celle solari a banda intermedia (IBSC – Intermediate Band Solar Cells), una tecnologia emergente che ha il potenziale per rivoluzionare la produzione di energia pulita. In questi sistemi la radiazione solare può eccitare i portatori dalla banda di valenza a quella di conduzione, oltre che direttamente, anche in maniera graduale. Come?  “Passando” per l’appunto attraverso stati di una banda intermedia, livelli energetici specifici posizionati all’interno della struttura elettronica di un materiale creato ad hoc. “Ciò consente a un singolo fotone di provocare generazioni multiple di eccitoni attraverso un processo di assorbimento in due fasi“, scrivono i due ricercatori sulla rivista Science Advances.

Nel nuovo materiale quantistico creato dagli scienziati della Lehigh University questi stati hanno livelli di energia all’interno dei gap di sottobanda ideali. Una volta testato all’interno di una cella fotovoltaica prototipale il materiale ha mostrato di poter migliorare l’assorbimento e la generazione di portatori nella gamma dello spettro dal vicino infrarosso alla luce visibile. 

La rivoluzione dei materiali quantistici

Il duo ha sviluppato il nuovo materiale sfruttando i “gap di van der Waals”, spazi atomicamente piccoli tra materiali bidimensionali stratificati. Questi spazi possono confinare molecole o ioni e gli scienziati dei materiali li usano comunemente per inserire, o “intercalare”, altri elementi per ottimizzare le proprietà dei materiali. Per la precisione hanno inserito atomi di rame tra strati di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. “Rappresenta un candidato promettente per lo sviluppo di celle solari ad alta efficienza di prossima generazione – ha sottolineato Ekuma – che svolgeranno un ruolo cruciale nell’affrontare il fabbisogno energetico globale“.

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Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.