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ACP SGR insieme a Green Utility per realizzare investimenti nelle rinnovabili in Italia 

ACP SGR, per il fondo Sustainable Securities Fund (SSF), sigla una joint venture con Green Utility per il finanziamento, la costruzione e la gestione di un portafoglio di impianti fotovoltaici a tetto e a terra per una potenza complessiva di circa 50 MW I primi due progetti fotovoltaici per circa 5 MW sono già in fase avanzata di due diligence tecnica e legale

Energie rinnovabili 2018: Italia 4a al mondo per fotovoltaico procapite
Foto di Zbynek Burival su Unsplash

Alternative Capital Partners SGR (ACP SGR) – nata con la missione di coniugare principi ESG e investimenti alternativi innovativi ad elevato impatto su ambiente ed economia reale – annuncia che per il tramite del suo Sustainable Securities Fund (SSF), primo ed unico FIA di impact investing ex art. 9 dell’SFDR PIR Alternative Compliant oggi operativo in Italia, ha siglato una partnership con Green Utility SpA, società leader in Italia nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. 

L’accordo prevede la costituzione di una joint venture tramite un veicolo societario dedicato a finanziare la costruzione e la successiva gestione di impianti fotovoltaici a tetto e a terra in Italia con l’obiettivo di creare – nell’arco dei prossimi 18 mesi – un portafoglio di asset energetici per la generazione distribuita di energia rinnovabile avente una potenza complessiva di circa 50 MW. I primi due progetti per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici greenfield a tetto ed a terra per circa 5 MW sono al momento in fase avanzata di due diligence tecnica e legale e la conclusione del primo investimento è attesa entro il mese di settembre. 

I progetti oggetto della joint venture sono pienamente in linea con gli obiettivi di rendimento e la strategia di diversificazione perseguita dal Fondo SSF, con i target di riduzione di emissioni di CO2 in eccesso perseguiti dallo stesso, con gli obiettivi europei di decarbonizzazione del 55% da raggiungersi entro il 2030, e con la regolamentazione dei fondi a impatto ex art. 9 della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR).

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Evarist Granata, Managing Director – Energy Infrastructure di ACP SGR ha commentato: “Questo accordo conferma la qualità e la reputazione della nostra project pipeline e business network: Green Utility è dal 2006 tra i pionieri delle energie rinnovabili in Italia vantando un distintivo mix di competenze industriali e di finanza “green” nel settore fotovoltaico. La pipeline di progetti oggetto della joint venture, in linea con la strategia diversificata del nostro Fondo SSF, promuove la realizzazione di nuovi progetti di generazione distribuita di energia rinnovabile da impianti con potenza inferiore a 10 MW, contribuendo velocemente alla riduzione dei costi in bolletta per le PMI e al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione indicati dal PNIEC e dal ‘Fit for 55’”.

La partnership si avvarrà delle sinergiche competenze di ACP SGR e Green Utility nel campo delle energie rinnovabili. Green Utility in qualità di partner industriale, porta la sua esperienza operativa di oltre quindici anni maturata nei settori delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica in Italia con oltre 100 MWp di impianti fotovoltaici a terra ed a tetto sia in gestione che di proprietà. ACP SGR è il partner finanziario dell’operazione e porta la propria expertise nella strutturazione di operazioni finanziarie complesse attraverso strumenti ibridi di debito ed equity per la realizzazione di nuove infrastrutture “green” a supporto della transizione energetica nei segmenti delle rinnovabili, dell’efficienza energetica e dell’economia circolare.

Emanuele Ottina, CEO e Head of Business Development & Fundraising di ACP SGR ha commentato: “A poche settimane dal successo del secondo closing che ha portato la raccolta complessiva del Fondo SSF a 110 milioni di euro, il team di gestione sta progressivamente perfezionando numerose operazioni di investimento come questa JV, traguardando rendimenti attesi superiori al suo target IRR, grazie alla nutrita  e diversificata pipeline di progetti energetici che è stato in grado di identificare e sviluppare dal suo avvio, ciò a beneficio di tutti i primari investitori istituzionali esteri e italiani già quotisti dello stesso, tra cui la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), il Fondo Europeo per gli investimenti strategici (FEIS) e CDP Real Asset SGR con il suo neo-istituito fondo di fondi “FoF Infrastrutture”, così come numerosi istituti bancari, casse di previdenza, compagnie di assicurazione e fondazioni bancarie. Considerato il rilevante interesse manifestato da parte di ulteriori investitori istituzionali e la crescente domanda di investimenti nell’asset class delle infrastrutture energetiche, stiamo già lavorando per raggiungere auspicabilmente entro la fine dell’anno l’obiettivo finale di raccolta del Fondo SSF che è fissato tra i 150/200 milioni di euro”.