ANFIA: “Non incideranno sulle vendite di vetture ai privati. Il provvedimento avrà effetto esclusivamente sul comparto delle flotte”
Il finanziamento infatti non è per tutti, bensì per una limitata sperimentazione dedicata la diffusione di flotte pubbliche e private di veicoli a basse emissioni. Ad entrare nel merito della questione è in questi giorni ANFIA, l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica che mette ben in guardia da false aspettative e chiede, tramite il suo Presidente Roberto Vavassori, di spiegare con chiarezza la misura. “Gli incentivi – commenta Vavassori – coinvolgeranno gli acquirenti di veicoli per uso terzi o come beni strumentali in misura del 70%, per i veicoli con emissioni di CO2 fino a 95 g/km, e in misura del 100% per i veicoli con emissioni di CO2 tra 96 e 120 g/km. Si tratta, quindi, di una misura finalizzata alla sperimentazione e alla diffusione di flotte pubbliche e private di veicoli a basse emissioni, con particolare riguardo ai contesti urbani, e non di un piano incentivi per lo svecchiamento del parco circolante in generale.
“Di conseguenza, – conclude il Presidente dell’Associazione – non ci saranno effetti significativi sulle vendite di vetture ai privati, bensì esclusivamente sul comparto delle flotte”. Il rammarico dell’Associazione è che questo fondo avrebbe potuto essere messo a frutto su attività di più rilevanti e necessarie quali la ricerca tecnologica, l’innovazione industriale e il rafforzamento della filiera produttiva nazionale.