L'aumento del tenore di H2 è fattibile senza modifiche strutturali alle bombole e senza costi aggiuntivi

Alzare il tenore di idrogeno dal 2% – previsto oggi dalla normativa – al 25% per abbattere l’impronta emissiva dei trasporti alimentati a metano? È tecnicamente fattibile e sicuro. Oltre a dare vantaggi per ambiente e clima. Lo afferma uno studio condotto dalla società SFBM (Servizi Fondo Bombole Metano), che riassume i risultati della sperimentazione condotta in Italia sulla miscela idrogeno-metano.
Miscela idrogeno-metano, com’è andata la sperimentazione in Italia
La sperimentazione italiana condotta da SFBM dimostra che è tecnicamente sicuro e ambientalmente vantaggioso impiegare una miscela fino al 25% di idrogeno con metano/biometano nei mezzi a gas attualmente in circolazione. Aspetto fondamentale: è fattibile senza modifiche strutturali e senza costi aggiuntivi. E dunque è una soluzione immediatamente attuabile.
A lavorare sui test sono stati SFBM come ente promotore, da 2 anni società pubblica, che si occupa di gestione delle bombole di gas per autotrazione, insieme alleUniversità di Milano e di Pisa. Il committente della sperimentazione è il Comitato ISO (Organizzazione Internazionale per la Normazione).
Il punto di partenza, infatti, è proprio la normativa ISO in vigore, che fissa il limite massimo per la miscela idrogeno-metano/biometano al 2%.
Il test ha acclarato che, anche aumentando il tenore di idrogeno fino al 25%, le bombole attualmente utilizzate per il metano su auto, camion e autobus non presentano alcun rischio per la sicurezza. Passare dal 2 al 25%, quindi, non comporterebbe aggravi economici, sostituzioni o migliorie. E a cascata, nessun costo aggiuntivo per gli utenti.
La presentazione dei risultati della sperimentazione non è un punto d’arrivo. SFBM continuerà la sperimentazione con percentuali superiori di idrogeno, per verificare ulteriori margini di decarbonizzazione.
“L’idrobiometano è in grado di ridurre notevolmente le emissioni. Si tratta di una opportunità importante, uno strumento in più per la transizione green del settore dei trasporti. Stiamo avviando nuove sperimentazioni con più alte percentuali di idrogeno nella miscela col metano, per poter contribuire in maniera ancora più incisiva al processo di transizione”, ha spiegato Marco Mele, amministratore unico della SFBM, durante la presentazione del 3 aprile presso la sede del GSE.
In parallelo, la società sta anche lavorando su una ricerca affidata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) a febbraio 2024 sulla sicurezza delle bombole ad idrogeno.
“Il successo di questa sperimentazione – ha aggiunto il titolare del MASE, Gilberto Pichetto – è proprio nella possibilità di azzerare le emissioni senza abbandonare il motore endotermico”, cavallo di battaglia del governo sulla decarbonizzazione dei trasporti in sede europea.