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Renault Emblème riduce le emissioni del 90%. A fine vita? Quasi tutto riciclabile

Il gruppo francese testa le potenzialità produttive per sviluppare un'auto alimentato a batteria e idrogeno, che riduce la Co2 ed è composta da materiali riciclati e riciclabili

Renault Emblème
Preshow Renault Emblème, April 13th 2025 at Jouy-en-Josas, France – Photo Benji / DPPI

Un’auto che riduca del 90% le sue emissioni di gas serra sarebbe un miracolo. Pensiamo a quale impatto avrebbe sulla decarbonizzazione. Non è un sogno a occhi aperti, il progetto Renault Emblème. Si tratta della visione futuristica di un’auto per la famiglia, in cui ogni parte del puzzle sia sostenibile: eco-design, scelta delle risorse, produzione, utilizzo e fine vita. Il Gruppo francese, infatti, ha come obiettivo di azzerare le emissioni nette entro il 2050 a livello mondiale e l’obiettivo intermedio di riuscirci per le attività in Europa già entro il 2040.

Sviluppata da Ampere, la demo-car Renault Emblème è il frutto di questa filosofia che ha portato alla riduzione del 70% di carbon footprint sulla produzione dei componenti e all’integrazione del 50% di materiali riciclati, mentre quasi tutti i materiali utilizzati sono riciclabili a fine vita. Il risultato è una station wagon lunga 4,80 metri, che sotto il pianale posteriore ospita una motorizzazione elettrica a doppia energia: alimentata da elettricità e idrogeno, ideale per spostamenti e viaggi.

Come si valutano le emissioni di un’auto?

L’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Analysis, LCA) è uno strumento scientifico che consente di realizzare una valutazione quantitativa dell’impatto ambientale per tutta la durata di vita.
La casa francese ha scelto come base di calcolo i reali consumi dei suoi veicoli per 200.000 km e 15 anni. Facendo riferimento a LCA di Renault Megane E-Tech Electric, la stima è di 25 tonnellate. Una cifra, due volte inferiore rispetto ai modelli equivalenti alimentati da combustibili fossili. Ad esempio, la Captur a benzina del 2019, produce 50 tonnellate di CO2.

Ebbene a conti fatti, Emblème raggiungerebbe appena 5 tonnellate di CO. Una riduzione di circa il 90%, secondo quanto verificato anche dagli esperti indipendenti dell’IFPEN (Institut Français du Pétrole et Energies Nouvelles).

Le emissioni espresse in tonnellate di CO2e per veicolo sono calcolate secondo una comprovata metodologia che considera ogni singola fase: Approvvigionamento di materie prime e componenti; Produzione del veicolo (stabilimenti); Utilizzo (quando l’auto è in circolazione); Fine vita (riciclo/ riciclabilità del veicolo).

Ridurre il peso dell’auto

Una delle prima azioni da mettere a segno per ridurre le emissioni di Co2 è ridurre il peso dell’auto, che ha un impatto sull’estrazione delle materie, produzione, trasporto, peso del veicolo in movimento che influisce sui consumi energetici e, infine, riciclo. Poi si è passati a materiali e componenti che rappresentano il 90% della carbon footprint: batteria, acciaio, alluminio, polimeri, componenti elettronici, pneumatici, cella a combustibile e serbatoio. Qui si è resa necessaria la collaborazione con le aziende partner, ognuna delle quali responsabile della produzione di diverse parti, per ottenere una riduzione del 70% della carbon footprint nella produzione dei materiali.

Preshow Renault Emblème, April 13th 2025 at Jouy-en-Josas, France – Photo Benji / DPPI

Alcuni esempi di collaborazione eco

Maniglie delle porte – AKWEL

Le maniglie touch-sensitive sono state progettate secondo criteri orientati all’aerodinamica, che ha permesso di ridurre del 60% il peso totale del pezzo finito e la semplificazione del meccanismo ha permesso di eliminare 50 componenti. Realizzate con un unico materiale, contengono il 65% di materiali riciclati, contribuendo così a ridurre dell’88% le emissioni di carbonio.

Pannelli della carrozzeria – ArcelorMittal

Adottando acciai altoresistenziali di ultima generazione e acciai per stampaggio a caldo, ArcelorMittal ha ridotto dell’8% il peso dell’acciaio necessario per la carrozzeria in bianco, migliorando così l’efficienza energetica e la carbon footprint. Sono stati utilizzati acciai provenienti da fonti riciclate e rinnovabili, in particolare per il montante B, prodotto con un elevato contenuto circolare (minimo 75%), ed elettricità 100% rinnovabile, consentendo una riduzione del 69% delle emissioni di CO2e.

Porte in alluminio – Constellium

L’alluminio è un materiale che può essere riciclato un numero infinito di volte senza perdere le sue proprietà. La lavorazione dell’alluminio di recupero per la lamiera della carrozzeria richiede solo il 5% dell’energia necessaria per produrre il metallo primario ed emette poca CO2. Per l’Emblème, l’azienda Constellium ha messo insieme alluminio primario e riciclato, dimostrando il potenziale di circolarità a lungo termine dell’alluminio nel settore auto.


Componenti elettronici e batteria


Renault Emblème utilizza la tecnologia SiC (carburo di silicio) di STMicroelectronics per l’inverter di trazione, migliorando efficienza energetica e sostenibilità rispetto al silicio tradizionale. Questa tecnologia consente una riduzione dell’80% delle emissioni di CO₂ ed entro il 2030 grazie anche all’uso esclusivo di energia rinnovabile entro il 2027. Invece la batteria, progettata da Verkor, riduce le emissioni del 72% rispetto a quelle tradizionali, grazie a processi produttivi ottimizzati, energia a basso impatto e riciclo efficiente.

Motorizzazione vincente: mix di elettrico e idrogeno

Sappiamo che le auto elettriche saranno il futuro, ma oggi, una delle criticità resta l’autonomia, per questo gli ingegneri di Emblème hanno implementato la possibilità di usare l’idrogeno, gas che può produrre elettricità, bruciando nei motori a combustione o per ossidazione nelle celle a combustibile, emettendo solo acqua. Abbinando la cella a combustibile alla batteria, entrambe con una potenza bilanciata sufficiente per garantire il funzionamento del veicolo, è possibile sommare i vantaggi delle due tecnologie ed offrire una maggiore autonomia.

Per percorrere lo stesso numero di chilometri, la motorizzazione elettrica a doppia energia di Renault Emblème è dotata di una batteria due volte più piccola delle batterie long range dei veicoli elettrici attuali. Questa scelta tecnologica consente di emettere meno CO2e. Per gli spostamenti quotidiani, il veicolo funziona come una classica auto elettrica, la cui batteria si ricarica per frenata rigenerativa, tramite le celle fotovoltaiche sul tetto oppure prese di corrente o stazioni di ricarica. Per i lunghi viaggi, si predilige il ricorso alle celle a combustibile per ridurre i tempi di ricarica grazie all’idrogeno. Con zero emissioni di CO2 allo scarico, Renault Emblème può compiere viaggi fino a 1.000 km in un tempo equivalente a quello dei veicoli termici: senza ricarica elettrica, solo con due pieni di idrogeno che si effettuano in meno di cinque minuti fornendo ogni volta 350 chilometri di autonomia.

Mettendo insieme tutte le qualità dell’energia elettrica e dell’idrogeno, la doppia alimentazione conserva tutti vantaggi della guida elettrica e si presenta come un’alternativa attrattiva alla motorizzazione 100% elettrica, pur essendo per il momento ancora in fase sperimentale.

Riciclato e riciclabile per chiudere il cerchio

Renault Emblème dunque, è stato progettato con almeno il 50% di materiali riciclati post-consumo, in particolare estratti da veicoli a fine vita e post-industriali provenienti da scarti di produzione. Renault Emblème è riciclabile per oltre il 90%. I suoi materiali possono così essere recuperati a fine vita per essere reinseriti nel ciclo di produzione sotto forma di materiali riciclati.

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About Author / Paolo Travisi

Ancora prima che giornalista, curioso per natura. Ha iniziato a scrivere per mestiere nel 2004, dapprima in tv, poi su giornali nazionali e web. Appassionato di scienza e tecnologia (ma non solo), ama scoprire nuovi argomenti di cui poter scrivere ed imparare. In questa avventura per Rinnovabili si occupa in particolare di economia circolare e mobilità sostenibile, e realizza i contenuti video per i social.