Il futuro del trasporto pubblico è green

Si è tenuta nella storica sede di Bologna la presentazione della nuova gamma di autobus, Euro 6 ed elettrici: Citymood e Vivacity a marchio BredaMenarinibus, l’azienda del gruppo Finmeccanica

bredaMenarini a Bologna è un po’ come la Fiat a Torino. Una tradizione industriale che nei decenni ha significato scocche e carrozzerie per moltissimi autobus in circolazione in Italia. Da qualche tempo Menarini è diventato Bredamenarinibus e fa parte del gigante Finmeccanica, a capitale pubblico. Da un paio d’anni l’azienda sta ripensando il proprio portafoglio mezzi, in vista dell’applicazione del nuovo standard Euro6, molto stringente dal punto di vista delle emissioni inquinanti.

Il 26 a Bologna il presidente e i direttori hanno presentato i nuovi mezzi nella sede industriale dell’azienda a un pubblico di addetti ai lavori (soprattutto dirigenti di aziende di trasporto pubblico locale). Un elemento importante messo in evidenza nel proprio intervento di benvenuto dal presidente è la disponibilità di un centinaio di milioni di euro l’anno per tre anni nella legge di stabilità per investimenti nel tpl, il che apre delle prospettive di mercato interessanti per i nuovi mezzi.

 

Le due nuove linee Bredamenarinibus si chiamano Vivacity e Citymood. Sono mezzi pensati per un mercato non solo italiano, per il comfort dei passeggeri, per facilitare la guida e aumentare la sicurezza, per diminuire i costi di manutenzione, e per ridurre l’inquinamento. Da questo punto di vista sono estremamente interessanti gli sviluppi della trazione elettrica, per la quale l’azienda bolognese ha lavorato in collaborazione con la belga Ebusco. Secondo informazioni raccolte direttamente dai progettisti, gli autobus a trazione elettrica sono molto competitivi nei confronti di quelli diesel tradizionali e di quelli più recenti a gas naturale, e andrebbero considerati con attenzione sia dal punto di vista dell’impatto ambientale che soprattutto da quello dei costi di gestione.

 

In pratica con 180 km di autonomia nelle batterie, il mezzo elettrico è in grado di fare lo stesso servizio di quello diesel (in ambito urbano con velocità medie di 12 km/h l’e-bus può girare fino a 15 ore…), ma andando a corrente ed essendo molto più efficiente in termini energetici si ripaga in cinque anni, dopodiché viaggia sostanzialmente gratis… almeno dal punto di vista del carburante! Interessanti anche le integrazioni di un bel po’ di telematica ed elettronica, in collaborazione con Selex Finmeccanica e altre aziende leader. In un capannone tradizionale, in mezzo a vecchi mezzi d’epoca tirati a lucido, i nuovi Bredamenarinibus indicano chiaramente le direzioni che prenderà il futuro del trasporto pubblico urbano.

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