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Emissioni aerei, Cina sul piede di guerra

Dopo la voce grossa fatta dagli Usa anche il gigante asiatico dice la sua sul verdetto della Corte di giustizia, definendolo “un ostacolo commerciale”

(Rinnovabili.it) – Il verdetto della Corte di giustizia europea sembra aver provocato le ire delle più grandi potenze commerciali. I giudici di Lussemburgo hanno respinto ieri il ricorso presentato da alcune compagnie straniere stabilendo la validità della direttiva UE che costringe, dal primo gennaio 2012, tutte le compagnie aeree in volo da o per gli aeroporti europei a pagare per compensare le loro emissioni di anidride carbonica.

La sentenza ha fatto storcere il naso soprattutto agli Usa dove la Camera dei rappresentati ha approvato un progetto di legge che proibisce alle proprie società aeree di adeguarsi alla normativa europea e il dipartimento dei Trasporti ha affermato di avere “forti obiezioni, sia legali che politiche, al piano Ue di imporre le proprie politiche anche agli altri paesi”.

E dopo la minaccia della Casa Bianca di agire per vie legali, anche la Cina ha alzato la voce. Pechino ha criticato apertamente la decisione della Corte UE definendola un “ostacolo verde” che potrebbe provocare una guerra commerciale. Secondo quanto riportato dall’agenzia Xinhua in un editoriale. “E’ un ostacolo commerciale nel nome di una tutela dell’ambiente e assesterà un duro colpo ai passeggeri e al settore aereo internazionale. Sarà difficile evitare una guerra commerciale incentrata sulla ‘carbon tax’ del settore aviazione”.