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Parco Agrisolare, emanato decreto con beneficiari del secondo bando

La misura Parco Agrisolare sostiene gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare fotovoltaica nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale. La dotazione complessiva è arrivata a 2,35 miliardi di euro. Pubblicato l’elenco degli oltre 15mila beneficiari

Bando Parco Agrisolare
Via depositphotos.com

Parco Agrisolare, dotazione complessiva di 2,35 miliardi di euro

Il 20 giugno 2024 è stato emanato il secondo decreto relativo alla misura Parco Agrisolare, ovvero il «Decreto recante elenco di ulteriori destinatari ammessi a finanziamento con fondi afferenti al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 2 Componente 1 (M2C1) Investimento 2.2 – Parco Agrisolare, finanziato dall’Unione Europea, e rinunce».

Il totale delle risorse assegnate è pari a oltre 1,5 miliardi di euro. Il soggetto attuatore della misura è il Gestore Servizi Energetici (GSE).

Cos’è la misura Parco Agrisolare?

La misura Parco Agrisolare è nata per sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare fotovoltaica nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale senza consumo di suolo.

I destinatari della misura sono imprenditori agricoli, imprese agroindustriali, cooperative agricole e soggetti aggregati come ad esempio associazioni temporanee di imprese (ATI), raggruppamenti temporanei di impresa (RTI), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).

Oltre a selezionare e finanziare acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all’attività delle imprese agricole, la misura permette alcuni interventi complementari di riqualificazione dei fabbricati per migliorarne l’efficienza energetica (ad esempio, rimozione e smaltimento dei tetti esistenti e costruzione di nuovi con isolamento termico, creazione di sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installazione di pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori).

Oltre a realizzare l’impianto fotovoltaico, la misura permette la richiesta di un contributo per installare sistemi di accumulo di energia elettrica e/o dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità.

L’ammontare delle risorse

Il decreto riporta nell’Allegato 2 l’elenco dei soggetti beneficiari che hanno presentato rinuncia all’agevolazione.

Nell’Allegato 3 si riporta l’elenco in versione consolidata dei soggetti beneficiari della misura Parco Agrisolare del PNRR, finanziata dall’Unione Europea per un totale di 15.341 destinatari e un ammontare complessivo di risorse loro assegnate pari a euro 1.512.359.462,11.

La pubblicazione del decreto – e l’individuazione delle aziende beneficiarie – avviene con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza prevista.

Più di 15mila imprese agricole e di trasformazione sono state ammesse al finanziamento per realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati produttivi.

Positivo il commento di Confagricoltura: «Importante sottolineare come la misura Parco Agrisolare, tra il primo e il secondo bando, sia più rispondente alle esigenze del settore, migliorando le condizioni di accesso al finanziamento a vantaggio degli imprenditori agricoli.

L’intervento, fortemente voluto dal ministro Lollobrigida, rappresenta un aiuto concreto alle imprese agricole che puntano sull’innovazione per raggiungere gli obiettivi di carbon neutrality».

La Commissione Europea ha assegnato ulteriori 850milioni di euro

Questo risultato ha permesso al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste di ottenere dalla Commissione Europea ulteriori 850 milioni di euro, che portano la dotazione complessiva a 2,35 miliardi di euro.

Pensare che nel 2022 il primo bando della misura Parco Agrisolare non aveva ottenuto grandi risultati.

Il ministro Francesco Lollobrigida ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto dal secondo bando del Parco Agrisolare: «Partendo dall’ascolto degli operatori e delle associazioni di settore, abbiamo apportato modifiche determinanti: l’incremento del contributo a fondo perduto concedibile, il raddoppio della potenza installabile, la fattispecie dell’autoconsumo condiviso, il superamento, in alcuni casi, del vincolo dell’autoconsumo.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti: 1,5 miliardi di euro risorse già impegnate, 15mila imprese già finanziate, oltre 3mila imprese che hanno già concluso l’investimento di cui la metà ha ricevuto il saldo del contributo, altre 4mila imprese che hanno avviato i lavori, triplicato l’obiettivo finale della misura in termini di potenza installata che passa a 1,38 GW.

Soprattutto, gli 850 milioni di euro di risorse aggiuntive concesse dalla Commissione Europea ci consentiranno di finanziare ulteriori imprese entro dicembre e di pubblicare un nuovo bando per le regioni del Mezzogiorno per 250 milioni di euro.

Un mio particolare ringraziamento va al GSE per la professionalità che sta garantendo al Ministero nella realizzazione della misura e, ovviamente, alle migliaia di imprese che con la loro partecipazione sono state e saranno fondamentali per il successo dell’iniziativa e per il progresso dell’intero comparto agricolo dimostrando come sia possibile incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili senza alcun consumo di suolo agricolo».

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