Inquinamento da farmaci: le buone pratiche per proteggere l’ambiente

La Commissione europea definisce una serie di azioni per affrontare i rischi e le sfide legati ai rifiuti farmacologici

inquinamento da farmaci

 

Bruxelles ha individuato 6 aree d’intervento per ridurre l’inquinamento da farmaci in Europa

(Rinnovabili.it) – “Approccio strategico ai prodotti farmaceutici nell’ambiente”. Si chiama così la comunicazione adottata ieri dalla Commissione Europea per contrastare l’inquinamento da farmaci.

Oggi, a fronte di noti progressi compiuti dalla scienza medica per la salute umana e animale, ancora poco si conosce dell’impatto ambientale dei medicinali. Recenti studi hanno dimostrato che alcuni residui farmacologici, ritrovati nel suolo e nell’acqua, possono rappresentare un serio rischio per gli animali, soprattutto quando il principio attivo è stato progettato per agire anche a basse concentrazioni. Le molecole disperse nell’ambiente possono, infatti, influenzare la loro capacità di riprodursi, alterare il loro comportamento in modo da comprometterne la sopravvivenza o produrre un effetto tossico diretto.

In realtà diversi prodotti contengono nell’opuscolo anche le indicazioni sui possibili rischi per l’ambiente acquatico ma, per lo più, le valutazioni degli effetti sono ancora in corso e per molti farmaci non esiste ancora nessun dato in tal senso.

 

Ancor più preoccupante, però, appare il collegamento tra i rifiuti antibiotici e lo sviluppo e diffusione della resistenza antimicrobica, che permette a batteri, virus e funghi di evolversi rapidamente divenendo insensibili all’azione dei farmaci in commercio (leggi anche Se l’inquinamento ambientale fa nascere i superbatteri). Problemi non da poco a cui Bruxelles tenta di metter rimedio con un nuovo approccio ragionato.

 

La maggior parte di noi ha avuto motivo di prendere una qualche forma di medicina durante la propria vita, e siamo fortunati a poter essere aiutati in questo modo – spiega Karmenu Vella, commissario per l’Ambiente, gli affari marittimi e la pesca – Molti di noi non sono tuttavia consapevoli del fatto che parte di ciò che viene consumato finisce nell’ambiente con effetti sulla fauna selvatica”. 

 

La comunicazione sull’inquinamento da farmaci (qui il pdf in inglese) illustra una serie di azioni da mettere in campo in tutte le fasi del ciclo di vita del medicinale. Nel dettaglio la Commissione europea ha individuato sei aree in cui è necessario intervenire, dalla progettazione e produzione allo smaltimento e alla gestione dei rifiuti. Per ognuna di queste sono state definite delle buone pratiche atte a sensibilizzare e promuovere un uso prudente, migliorare la formazione e la valutazione del rischio, raccogliere dati di monitoraggio, incentivare la “progettazione ecologica”, ridurre le emissioni prodotte, ridurre gli sprechi e migliorare il trattamento delle acque reflue. L’obiettivo generale è contribuire a ridurre le concentrazioni di prodotti farmaceutici nell’ambiente. Ciò comporterà diversi vantaggi: aiuterà a rallentare la diffusione della resistenza antimicrobica, aumenterà la protezione della fauna ittica e ridurrà i danni agli insetti.

Articolo precedenteAlluvioni e siccità: il ruolo delle polveri sottili prodotte dalle centrali energetiche
Articolo successivoClima: il Cnr alla ricerca di nuovi modelli per prevedere temperature estreme

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!