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Goletta Verde e Golette dei Laghi pronte a partire!

Goletta Verde e Goletta dei Laghi partiranno rispettivamente domani e il 26 giugno per monitorare la condizione dei mari e dei laghi italiani

Goletta verde e goletta dei laghi(Rinnovabili.it) – Sta per salpare la Goletta verde di Legambiente e l’associazione oggi ha voluto fare il quadro della situazione elencando i dati di quello che è stato definito il “mare illegale” nel rapporto Mare Monstrum. La Goletta partirà domani da Lignano Sabbiadoro pronta ad affrontare il viaggio per il 28esimo anno consecutivo e a raggiungere le 34 tappe in difesa dell’ambiente e dell’ecosistema marino, concludendo il progetto il 18 agosto in Toscana. A prendere il largo sarà anche la Goletta dei laghi, impegnata a rendere conto delle condizioni di salute di 21 bacini lacustri della nostra penisola.

Rispetto al 2011 il bilancio delle attività illegali in Italia è purtroppo in salita di 2,8 punti percentuali: pesca di frodo e abusivismo edilizio fanno seguito a violazioni del codice di navigazione e alle norme sulla nautica oltre a scarichi illegali industriali e fognari.

 

“L’aumento dei reati rilevati – dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – è frutto dell’attività di contrasto svolta dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto ma, allo stesso tempo, rappresenta un segnale preoccupante della recrudescenza delle attività illecite in un periodo di crisi economica. Per questo è importante non abbassare la guardia rispetto a tutte le forme di illegalità e di vilipendio del territorio, a cominciare dall’abusivismo edilizio, e a questo proposito sollecitiamo il parlamento a respingere i reiterati tentativi di condono. A parlamento e governo chiediamo un forte impegno nel combattere le costruzioni illegali e la messa a punto di un piano di contrasto che renda gli abbattimenti rapidi ed efficaci”.

 

 

Quello che danneggia le coste italiane oltre ai reati a danni dell’ambiente è anche la privatizzazione di numerosi tratti di spiagge che  sono interdetti alla popolazione costretta anche subire la presenza stabile, per 12 mesi l’anno, di strutture come chioschi e solarium che dovrebbero essere dismesse alla fine della stagione balneare. Per non parlare poi dei porti turistici, simbolo troppo spesso della speculazione edilizia croce della costa agrigentina, dove sono stati abbattuti gli ecomostri di Scala dei Turchi e dove ieri si è dato il via ai lavori di abbattimento delle villette degli assessori. A guidare la classifica degli abusi edilizi rimane infatti la Sicilia con 476 illeciti, 725 persone denunciate e 286 sequestri, seguita dalla Campania e new entry sul podio la Sardegna, regione con il numero più elevato di persone denunciate anche se la situazione rimane talmente grave da rendere superflua ogni forma di festeggiamento.

Cresce anche la pesca di frodo, che segna un +8,6% nel 2012 rispetto all’anno precedente, con il numero maggiore di attività illecite in Sicilia. Elevato anche il numero delle violazioni del codice di navigazione e delle norme che regolamentano la navigazione da diporto, gravi le condizioni della depurazione.

Novità di questa edizione la presenza di Rinnovabili.it tra i media partner dei Goletta Verde e la partecipazione del Direttore Mauro Spagnolo dal 31 luglio al 3 agosto di Rinnovabili.it ad una delle tappe fondamentali di Goletta, che approderà a Porto Santo Cervo il 2 e 3 agosto.

 

A controllare la qualità dei laghi italiani penserà invece la Goletta dei Laghi che darà il via alla quarta edizione del tour il 26 giugno partendo dal Lago d’Iseo in Lombardia per concludere le tappe sul lago siciliano di Ganzirri il prossimo 27 luglio. Dei 21 bacini Legambiente analizzerà le acque ma anche le condizioni sociali ed economiche capendo quali e quanti siano i danni agli ecosistemi e alla biodiversità causati in primo luogo dall’inquinamento e dagli abusi edilizi. Ma i viaggi di Legambiente non saranno solo utili alla raccolta di dati ambientali, serviranno anche per dare a cittadini e amministrazioni informazioni sulle pratiche migliori per cambiare le condizioni delle coste e dare all’ambiente una prospettiva che va vista anche in chiave economica. Nonostante infatti le acque italiane godano ormai di buona salute l’attenzione non deve calare e i livelli di protezione devono rimanere elevati al fine di garantire il ripristino di equilibri danneggiati e proteggere da nuove minacce visto che, come ci ricorda Legambiente, il 25% delle acque fognarie in Italia vengono scarica te in mare e nei corsi d’acqua senza essere state precedentemente depurate. Consapevoli che uno dei danni ambientali peggiori è causato dallo sversamento accidentale o meno di olii in acqua anche quest’anno le Golette saranno affiancate dall’esperienza del Consorzio Obbligatorio oli Usati COOU, main partner dell’evento. “Se eliminato in modo scorretto – spiega Mastrostefano – questo rifiuto pericoloso può danneggiare l’ambiente in modo gravissimo: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in mare inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche […] Con la nostra attività di comunicazione – conclude Mastrostefano – cerchiamo di modificare i comportamenti scorretti di chi crede che piccole quantità di olio lubrificante disperse nell’ambiente provochino poco inquinamento”.

 

Delle rilevazioni effettuate verranno messi al corrente anche i cittadini che nel frattempo potranno usufruire del servizio creato per le segnalazioni, si tratta di SOS Goletta e servirà per le segnalazioni di abusi ed inquinamento collegandosi al sito www.legambiente.it/sosgoletta o inviando un SMS o MMS al numero 346.007.4114.

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Rinnovabili • Batterie al sodio allo stato solido

Batterie al sodio allo stato solido, verso la produzione di massa

Grazie ad un nuovo processo sintetico è stato creato un elettrolita di solfuro solido dotato della più alta conduttività per gli ioni di sodio più alta mai registrata. Circa 10 volte superiore a quella richiesta per l'uso pratico

Batterie al sodio allo stato solido
via Depositphotos

Batterie al Sodio allo Stato Solido più facili da Produrre

La batterie allo stato solido incarnano a tutti gli effetti il nuovo mega trend dell’accumulo elettrochimico. E mentre diverse aziende automobilistiche tentano di applicare questa tecnologia agli ioni di litio, c’è chi sta percorrendo strade parallele. É il caso di alcuni ingegneri dell’Università Metropolitana di Osaka, in Giappone. Qui i professori Osaka Atsushi Sakuda e Akitoshi Hayash hanno guidato un gruppo di ricerca nella realizzazione di batterie al sodio allo stato solido attraverso un innovativo processo di sintesi.

Batterie a Ioni Sodio, nuova Frontiera dell’Accumulo

Le batterie al sodio (conosciute erroneamente anche come batterie al sale) hanno conquistato negli ultimi anni parecchia attenzione da parte del mondo scientifico e industriale. L’abbondanza e la facilità di reperimento di questo metallo alcalino ne fanno un concorrente di primo livello dei confronti del litio. Inoltre l’impegno costante sul fronte delle prestazioni sta portando al superamento di alcuni svantaggi intrinseci, come la minore capacità. L’ultimo traguardo raggiunto in questo campo appartiene ad una ricerca cinese che ha realizzato un unità senza anodo con una densità di energia superiore ai 200 Wh/kg.

Integrare questa tecnologia con l’impiego di elettroliti solidi potrebbe teoricamente dare un’ulteriore boost alla densità energetica e migliorare i cicli di carica-scarica (nota dolente per le tradizionali batterie agli ioni di sodio). Quale elettrolita impiegare in questo caso? Quelli di solfuro rappresentano una scelta interessante grazie alla loro elevata conduttività ionica e lavorabilità. Peccato che la sintesi degli elettroliti solforati non sia così semplice e controllabile. Il che si traduce in un’elevata barriera per la produzione commerciale delle batterie al sodio allo stato solido.

Un Flusso di Polisolfuro reattivo

É qui che si inserisce il lavoro del team di Sakuda a Hayash. Gli ingegneri hanno messo a punto un processo sintetico che impiega sali fusi di polisolfuro reattivo per sviluppare elettroliti solidi solforati. Nel dettaglio utilizzando il flusso di polisolfuro Na2Sx come reagente stechiometrico, i ricercatori hanno sintetizzato due elettroliti di solfuri di sodio dalle caratteristiche distintive, uno dotato della conduttività degli ioni di sodio più alta al mondo (circa 10 volte superiore a quella richiesta per l’uso pratico) e uno vetroso con elevata resistenza alla riduzione.

Questo processo è utile per la produzione di quasi tutti i materiali solforati contenenti sodio, compresi elettroliti solidi e materiali attivi per elettrodi“, ha affermato il professor Sakuda. “Inoltre, rispetto ai metodi convenzionali, rende più semplice ottenere composti che mostrano prestazioni più elevate, quindi crediamo che diventerà una metodologia mainstream per il futuro sviluppo di materiali per batterie al sodio completamente allo stato solido“.  I risultati sono stati pubblicati su Energy Storage Materials and Inorganic Chemistry .

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.


Rinnovabili • fotovoltaico materiale quantistico

Fotovoltaico, ecco il materiale quantistico con un’efficienza del 190%

Un gruppo di scienziati della Lehigh University ha sviluppato un materiale dotato di una efficienza quantistica esterna di 90 punti percentuali sopra quella delle celle solari tradizionali

fotovoltaico materiale quantistico
via Depositphotos

Nuovo materiale quantistico con un assorbimento solare medio dell’80%

Atomi di rame inseriti tra strati bidimensionali di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. Questa la ricetta messa a punto dai fisici Srihari Kastuar e Chinedu Ekuma nei laboratori della Lehigh University, negli Stati Uniti, per dare una svecchiata alla prestazioni delle celle solari. Il duo di ricercatori ha così creato un nuovo materiale quantistico dalle interessanti proprietà fotovoltaiche. Impiegato come strato attivo in una cella prototipo, infatti, il nuovo materiale ha mostrato un assorbimento solare medio dell’80%, un alto tasso di generazione di portatori fotoeccitati e un’efficienza quantistica esterna (EQE) record del 190%. Secondo gli scienziati il risultato raggiunto supera di gran lunga il limite teorico di efficienza di Shockley-Queisser per i materiali a base di silicio e spinge il campo dei materiali quantistici per il fotovoltaico a nuovi livelli. 

leggi anche Fotovoltaico in perovskite, i punti quantici raggiungono un’efficienza record

L’efficienza quantistica esterna

Tocca fare una precisazione. L’efficienza quantistica esterna non va confusa con l’efficienza di conversione, il dato più celebre quando si parla di prestazioni solari. L’EQE rappresenta il rapporto tra il numero di elettroni che danno luogo a una corrente in un circuito esterno e il numero di fotoni incidenti ad una precisa lunghezza d’onda

Nelle celle solari tradizionali, l’EQE massimo è del 100%, tuttavia negli ultimi anni alcuni materiali e configurazioni avanzate hanno dimostrato la capacità di generare e raccogliere più di un elettrone da ogni fotone ad alta energia incidente, per un efficienza quantistica esterna superiore al 100%. Il risultato di Kastua e Ekuma, però, rappresenta un unicum nel settore.

Celle solari a banda intermedia

Per il loro lavoro due fisici sono partiti da un campo particolare della ricerca fotovoltaica. Parliamo delle celle solari a banda intermedia (IBSC – Intermediate Band Solar Cells), una tecnologia emergente che ha il potenziale per rivoluzionare la produzione di energia pulita. In questi sistemi la radiazione solare può eccitare i portatori dalla banda di valenza a quella di conduzione, oltre che direttamente, anche in maniera graduale. Come?  “Passando” per l’appunto attraverso stati di una banda intermedia, livelli energetici specifici posizionati all’interno della struttura elettronica di un materiale creato ad hoc. “Ciò consente a un singolo fotone di provocare generazioni multiple di eccitoni attraverso un processo di assorbimento in due fasi“, scrivono i due ricercatori sulla rivista Science Advances.

Nel nuovo materiale quantistico creato dagli scienziati della Lehigh University questi stati hanno livelli di energia all’interno dei gap di sottobanda ideali. Una volta testato all’interno di una cella fotovoltaica prototipale il materiale ha mostrato di poter migliorare l’assorbimento e la generazione di portatori nella gamma dello spettro dal vicino infrarosso alla luce visibile. 

La rivoluzione dei materiali quantistici

Il duo ha sviluppato il nuovo materiale sfruttando i “gap di van der Waals”, spazi atomicamente piccoli tra materiali bidimensionali stratificati. Questi spazi possono confinare molecole o ioni e gli scienziati dei materiali li usano comunemente per inserire, o “intercalare”, altri elementi per ottimizzare le proprietà dei materiali. Per la precisione hanno inserito atomi di rame tra strati di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. “Rappresenta un candidato promettente per lo sviluppo di celle solari ad alta efficienza di prossima generazione – ha sottolineato Ekuma – che svolgeranno un ruolo cruciale nell’affrontare il fabbisogno energetico globale“.

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