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Eventi climatici estremi tra le cause della crisi alimentare globale insieme alle guerre

Fenomeni come El Nino, alluvioni e siccità hanno riguardato in particolar modo l'Africa meridionale, L'Asia meridionale e il Corno d'Africa.

Eventi climatici estremi tra le cause della crisi alimentare globale insieme alle guerre
Foto di Rudi Arlt da Pixabay

di Ermina Voccia

Pubblicato il Global Report on Food Crises

L’insicurezza alimentare acuta e la malnutrizione infantile nel 2024 sono aumentate per il sesto anno consecutivo. Milioni di persone sono sull’orlo del baratro nelle regioni più a rischio del pianeta, secondo un rapporto delle Nazioni Unite appena pubblicato. Lo studio cita in particolare gli eventi climatici estremi, i conflitti, i turbamenti economici e i trasferimenti forzati della popolazione tra i motivi principali responsabili di aggravare la crisi alimentare globale.

Nel corso del 2024 più di 295 milioni di persone in 53 nazioni e territori hanno sofferto la fame acuta, in aumento rispetto ai 13,7 milioni del 2023. L’insicurezza alimentare acuta ha colpito il 22,6% della popolazione valutata dalla ricerca. Per il quinto anno consecutivo tale percentuale ha superato il 20%. La malnutrizione, arrivata a livelli estremi, affligge soprattutto i bambini nella Striscia di Gaza, in Mali, in Sudan e in Yemen. Quasi 38 milioni di bambini sotto i cinque anni risultano gravemente denutriti. I ricercatori hanno identificato 26 situazioni di crisi di alimentari a livello mondiale.

Malnutrizione da eventi climatici estremi

Gli eventi climatici estremi hanno colpito 18 Paesi e 96 milioni di persone hanno vissuto situazioni gravi di insicurezza alimentare. Fenomeni come El Nino, alluvioni e siccità hanno riguardato in particolar modo l’Africa meridionale, L’Asia meridionale e il Corno d’Africa. Nel 2024 le inondazioni e le guerre hanno limitato l’accesso ai servizi di base provocando rischi per la salute, specialmente nei centri di accoglienza degli sfollati. Il numero di persone a soffrire la fame è più che raddoppiato l’anno scorso, arrivando a 1,9 milioni di persone, la cifra più alta da quando l’Onu ha iniziato a redigere il rapporto nel 2016.

La fame non è una emergenza limitata a certi angoli del mondo o a un periodo ristretto di tempo. – ha detto António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite – Si sta trasformando rapidamente in una cicatrice incisa sulle vite di milioni di persone in tutto il mondo. Le crisi alimentari causate dai conflitti, le tensioni geopolitiche, le vulnerabilità ambientali e il caos climatico caratterizzano i livelli di qualità di vita di milioni di persone, non per settimane o mesi, ma per anni o per un’intera esistenza“.

Leggi il Global Report on Food Crises.