Raccolta differenziata: dall’UK la proposta di separare carta e cartone

La Confederazione delle industrie cartarie del Regno Unito è convinta: dividere i due materiali migliora la raccolta differenziata e la materia prima seconda

Raccolta differenziata della carta. via depositphotos.com

L’approccio “dual bin” permetterebbe una raccolta differenziata più efficiente

(Rinnovabili.it) – In Italia siamo da sempre abituati a gettare carta e cartone nello stesso cassonetto. Eppure potrebbe non essere il modo più efficiente per fare la raccolta differenziata. Lo afferma la Confederation of Paper Industries (CPI) del Regno Unito, che ha pubblicato un documento di posizionamento su come migliorare la qualità della carta riciclata separando carta e cartone al momento di gettarli nella spazzatura.

Secondo CPI, è possibile ottenere carta di alta qualità per il riciclo solo attraverso raccolte separate dei due materiali. Un regime di questo tipo creerebbe maggiori vantaggi per tutta la filiera, dice il documento. Organizzare due raccolte separate potrebbe anche ridurre la confusione dei cittadini su ciò che può e non può essere riciclato, fornendo al contempo materiale di qualità superiore e di valore superiore per le autorità locali, le aziende di raccolta e trattamento.

CPI chiede quindi un approccio dual bin (ovvero “due cassonetti”). Sollecitando il governo a “mostrare leadership” tramite la messa in atto di un solido regime normativo che obblighi alla raccolta differenziata di carta e cartone, CPI sostiene che ne gioverebbero perfino gli investimenti nella produzione di carta nel Regno Unito. Anche i produttori di imballaggi potrebbero finanziare i sistemi di raccolta e riciclo se garantiscono prestazioni ottimali, con alti tassi di riciclaggio e una produzione di materie prime seconde di alta qualità.

Altrimenti, ammonisce la Confederazione delle industrie cartarie, esiste il rischio di disinvestimento nell’infrastruttura di produzione e riciclo della carta in UK, nonché l’impossibilità di vendere il prodotto sul mercato globale.

Dimitra Rappou, direttrice del settore riciclo della CPI, si è detta “lieta di poter presentare il nostro nuovo documento di posizione sulla coerenza delle raccolte. Spero che il governo prenda nota delle raccomandazioni per creare un regime di raccolta coerente, standardizzato e centrato sulla qualità”.

Eppure, anche se il governo dovesse ascoltare, non sarà facile convincere gli inglesi a fare un’ulteriore buona azione per il riciclo. Secondo una ricerca di DS Smith, un fornitore di imballaggi sostenibili, fino a 7,8 milioni di cittadini ammettono di essere “Folding-Phobic”, ovvero non piegano il cartone prima di smaltirlo. Il 15% (fino a 9 milioni di adulti) ammette di non riciclare affatto e di gettare tutto nei bidoni del non recuperabile. E questo genera non poche tensioni: il 79% degli intervistati ha infatti dichiarato di essere regolarmente “frustrato, deluso o furioso” con vicini, partner e bambini che non compattano i loro rifiuti, riempiendo troppo rapidamente i cassonetti.

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