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Pneumatici fuori uso per le ferrovie del futuro

Gli pneumatici fuori uso nel rivestimento delle traverse ferroviarie possono ridurre le vibrazioni e recuperare energia grazie all’effetto piezoelettrico

Pneumatici fuori uso per le ferrovie del futuro

 

(Rinnovabili.it) – Il colmo per uno pneumatico? Viaggiare su rotaia. Ma stavolta non è uno scherzo: una azienda siciliana ha trovato il modo di utilizzare il materiale degli pneumatici fuori uso per creare traverse da ferrovia ecosostenibili e capaci di recuperare energia al passaggio del treno. La startup è nata a Palermo nel 2012, e si chiama Green Rail.

Le traverse sono quelle travi che reggono le rotaie, compongono i binari e sono posizionate ogni 60 centimetri. Inizialmente erano in legno, poi nei primi del ‘900 è entrato in vigore il calcestruzzo. Il consumo mondiale si attesta sui 70 milioni di traverse l’anno, soltanto per la manutenzione delle linee ferroviarie. Il 90% di questo mercato è rappresentato dalle traverse in calcestruzzo. In Italia ogni anno vengono consumati dal milione e mezzo ai 2 milioni di traverse in calcestruzzo, e tra le 100 e le 300 mila traverse in legno.

 

Il pezzo della ditta italiana, che attinge dal comparto del riciclo dell’auto è molto richiesto sul mercato, e ha ricevuto apprezzamenti e riconoscimenti (il più prestigioso è il Cerisdi Awards). Oggi è in grado di competere con le più importanti aziende del settore, in barba alla retorica dominante secondo la quale in Trinacria non è possibile fare impresa.

La marcia in più di Green Rail è la sua capacità di recuperare energia al passaggio dei treni. È composta un rivestimento, un guscio esterno in plastica riciclata e gomma ottenuta da pneumatici fuori uso, mentre la struttura interna è in calcestruzzo.

«Un solo chilometro, composto da 1670 traverse, riesce contribuisce a riciclare 50 tonnellate di pneumatici fuori uso – afferma Giovanni De Lisi, amministratore delegato di Green Rail, in un’intervista – È l’unica traversa al mondo ottenuta da materiale riciclato, in grado di sostituire quella in calcestruzzo ed essere montata sulle linee con lo stesso sistema meccanizzato, ovvero un metodo rinnovatore che in sole 4 ore demolisce e rimonta un chilometro e mezzo di linea. Contribuiamo a diminuire i costi di manutenzione fino al 50%, abbattiamo le vibrazioni, la rumorosità e risolviamo tanti altri problemi tecnici delle linee. Abbiamo 4 prodotti brevettati per qualsiasi tipologia di linea».

 

Ma qual è il sistema che permette di recuperare l’energia?

«Grazie alla copertura esterna in plastica e in gomma riciclata la nostra è l’unica traversa al mondo che può integrare al suo interno dei sistemi elettronici. Abbiamo individuato e brevettato il sistema piezoelettrico sotto rotaia. Viene integrato all’interno della traversa montata normalmente, successivamente cablata , ed infine collegata da traversa a traversa per un circuito minimo di un chilometro. Al passaggio dei treni il sistema viene sottoposto a compressione e a vibrazione e produce una carica elettrica. Un solo chilometro delle linee metropolitane maggiormente trafficate, quale ad esempio quella di Londra con cui stiamo chiudendo un accordo, riesce in un anno a produrre un milione di kWh, l’energia necessaria per alimentare 1.000 abitazioni».

Green Rail nel 2013 ha presentato un brevetto internazionale in 148 Paesi, e oggi è stato ratificato negli Stati Uniti, in Europa e in tutti i paesi Asiatici. Altri 48 Paesi sono in attesa della ratifica.