Zalando, la moda può essere sostenibile

Il marchio ha aderito alla Ellen MacArthur Foundation, la rete mondiale di economia circolare. Obidttivo: estendere la vita di almeno 50 milioni di prodotti di moda entro il 2023

Zalando, vestire sostenibile
Credits: Britta van Elk da Pixabay

L’obiettivo di Zalando è arrivare al 2023 con il 20% di prodotti sostenibili

Zalando è una piattaforma leader in Europa delle vendite online di abbigliamento. È nata in un anno di crisi, il 2008: il principio per cui da una crisi nasce un’opportunità è nel Dna dell’azienda. Nel 2020, infatti, ha registrato una crescita importante. Oggi Zalando punta a diventare leader di sostenibilità, tema al quale i clienti di sono diventati più sensibili in questo anno segnato dalla pandemia. Il nodo da sciogliere è incentivare i brand a produrre sostenibile, dare visibilità a questi prodotti e permettere ai consumatori di fare scelte più responsabili.

La crescita di consapevolezza dei clienti ha subito un’accelerazione enorme nell’ultimo periodo: nel primo trimestre del 2020 la richiesta di moda sostenibile era al 20% (che è già una percentuale interessante), nel secondo trimestre è arrivata al 35% e oggi si attesta intorno al 40%. Per rispondere a questa esigenza del mercato in un anno l’offerta di prodotti sostenibili è passata da 27mila a oltre 60mila articoli. Dal 2016 i prodotti sostenibili sono riconoscibili dall’etichetta che indica se sono realizzati in cotone biologico o con materiali riciclati

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L’obiettivo di Zalando è arrivare al 2023 con il 20% di prodotti sostenibili. Il cammino è già iniziato esigendo dai propri partner un impegno documentato in termini di riduzione dell’impronta di carbonio (in linea con l’Accordo di Parigi) e di valutazione del codice di condotta e di etica sostenibile del marchio. Inoltre, in tempi in cui non si butta niente e quello che si butta entra nel circuito della circolarità, Zalando ha prolungato la vita di un milione di articoli di moda attraverso Zalando Zircle, un’applicazione digitale per la vendita e l’acquisto di abiti usati. Insieme alla piattaforma Fashion for Good e alla startup berlinese circular.fashion è stato lanciato il progetto redeZIGN for Circularity: una capsule collection (ovvero una collezione in edizione limitata composta da pochi capi interscambiabili studiati per creare un look) con cinque capi da riutilizzare e riciclare.

L’adesione alla Ellen MacArthur Foundation

Non poteva mancare un cambio di rotta per quanto riguarda gli imballaggi, che sono il punto dolente delle vendite online: le scatole sono realizzate con materiali riciclati al 100% e le buste con l’80% di plastica riciclata, per le beauty bags la carta è riciclata al 100%. Quindi sprechi ridotti al minimo, materiali recuperabili, niente plastica monouso.

Ma non finisce qui. Zalando ha aderito alla Ellen MacArthur Foundation, la rete mondiale di economia circolare con la quale si è impegnata ad estendere la vita di almeno 50 milioni di prodotti di moda entro il 2023.

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Come spiega Laura Coppen, responsabile per la circolarità di Zalando, «la nostra visione è quella di essere una piattaforma di moda sostenibile con un impatto netto positivo per le persone e il pianeta. Come piattaforma leader in Europa per la moda, insieme alla Fondazione Ellen MacArthur possiamo collaborare più strettamente con esperti di economia circolare e diventare motori di cambiamento nel nostro settore. Insieme possiamo fare la differenza». Anche per questo Zalando collabora con la Global Fashion Agenda e la Sustainable Apparel Coalition.

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