L'azienda produttrice promette un'autonomia superiore del 50% rispetto alle batterie esistenti, grazie ad una nuova tecnologia

Un’auto elettrica in grado di percorrere 1.600 km con un solo “pieno”. Un nuovo sistema di produzione ed assemblaggio delle batterie promette di aumentare l’autonomia dei veicoli elettrici fino al 50%. Considerando il record attuale di autonomia di una BEV, l’orizzonte promesso dall’innovazione chiamata ETOP (Electrode-to-Pack), dell’azienda americana 24M Technologies è sbalorditivo. La chiave è nella trasformazione radicale della struttura tradizionale cella–modulo–pacco, sostituita da una configurazione diretta elettrodo–pacco.
Un nuovo paradigma costruttivo
Oggi, la maggior parte dei produttori di batterie e delle case automobilistiche costruisce i pacchi batteria assemblando singole celle in moduli, poi integrati nel pacco completo. Questo approccio, pur consolidato, comporta un’elevata percentuale di materiali inattivi – come metalli di supporto e involucri plastici – che non contribuiscono all’accumulo di energia, riducendo così la densità energetica e aumentando costi e ingombri.
ETOP di 24M elimina completamente celle e moduli. Gli elettrodi vengono sigillati in sottili pellicole polimeriche, poi integrati direttamente nel pacco. Il risultato è una struttura altamente compatta, dove fino all’80% del volume complessivo è costituito da materiale attivo, rispetto al 30-60% delle batterie tradizionali.
Più energia, meno costi
Secondo l’azienda, l’impatto sul piano energetico è significativo. Un pacco NMC (nichel-manganese-cobalto) da 75 kWh – la capacità tipica di un veicolo elettrico di segmento medio – può raggiungere 100 kWh mantenendo le stesse dimensioni fisiche, con un incremento dell’autonomia del 33%. In alternativa, la stessa autonomia può essere ottenuta adottando la più economica e sicura chimica LFP (litio-ferro-fosfato), riducendo drasticamente i costi di produzione.
ETOP è inoltre compatibile con qualsiasi composizione chimica oggi disponibile – NMC, LFP, NCA, ioni di sodio, LTO e LiS – offrendo ai produttori la possibilità di massimizzare la densità energetica a livello di pacco indipendentemente dal materiale attivo utilizzato. Naoki Ota, presidente e CEO di 24M Technologies, ha dichiarato che “è la versione più vicina a una batteria ideale: essenzialmente materiale attivo racchiuso in un involucro sofisticato.”
Flessibilità e semplicità produttiva
La nuova architettura consente una notevole libertà progettuale. Si possono realizzare pacchi batteria in forme non convenzionali – ovali, esagonali o su misura – e con tensioni variabili da 48 V fino a 800 V, grazie alla possibilità di collegare direttamente in serie o parallelo le coppie anodo/catodo sigillate.
Sul fronte produttivo, la tecnologia riduce la complessità e i costi d’investimento: la sigillatura individuale degli elettrodi semplifica le tolleranze di sicurezza e migliora la resa, eliminando la necessità di apparecchiature ad alta precisione.












