Il WWF International intima alle istituzioni finanziarie internazionali di sostenere una transizione “verde” dei Paesi economicamente travagliati
Con l’approvazione nel 2010 del programma di aggiustamento economico, infatti, co-finanziato da FMI, Commissione Europea e Banca Centale Europea, il Paese ha vissuto significative battute d’arresto ambientale, tra le quali l’abolizione del fondo verde, l’adozione di normative ambientali piuttosto permissive, la riduzione dei controlli su investimenti di grandi dimensioni, il supporto a fonti non pulite di energia (compreso il carbone), lo smantellamento delle istituzioni di governance ambientale e il ridimensionamento degli addetti al settore negli enti pubblici. Una situazione che secondo il WWF è inaccettabile e potrebbe seriamente compromettere il nostro futuro. Da qui il richiamo a coloro che questa situazione l’hanno persino sostenuta economicamente. “Le istituzioni finanziarie internazionali – ha dichiarato il Direttore del WWF International, Jim Leape – devono rivedere le loro politiche di prestito e sostenere la transizione dei Paesi economicamente travagliati verso un percorso di sviluppo che sia ecologicamente e socialmente sostenibile”. Per l’organizzazione ambientalista, infatti, la sostenibilità deve essere un pilastro su cui si fonda la costruzione di un’economia sana e duratura.