I droni mappano la biomassa brasiliana

Compie i primi passi il progetto europeo COREGAL. Obiettivo: consentirà la mappatura su vasta scala della gestione forestale

I satelliti tengono d’occhio la biomassa brasiliana

 

(Rinnovabili.it) – Si chiama COREGAL, acronimo compresso di Combined Positioning-Reflectometry Galileo Code Receiver for Forest Management ed è il nuovo progetto europeo dedicato al settore della biomassa forestale. Finanziato attraverso il programma dell’Unione Europea Horizon 2020, COREGAL mira a sviluppare una piattaforma aerea senza pilota e a basso costo, che consenta di mappare le risorse forestali su vasta scala sul territorio brasiliano.

La scelta del Brasile non è casuale. Il progetto cerca di risolvere uno dei problemi con cui ci si deve scontrare oggi nell’attività di monitoraggio della Foresta Amazzonica: attraverso i tradizionali strumenti di mappatura risulta una pratica lunga e difficile, per non dire impossibile. COREGAL invece  ha scelto un approccio differente integrando le tradizionali tecnologie di sensori e fonti di informazione ai vantaggi offerti  sistema satellitare di navigazione globale (GNSS). Nel dettaglio la piattaforma associa ai ricevitore tradizionali a segnali GNSS riflessi (GNSS-R) che permettono a sistemi di droni o UAV di farsi strada senza problemi attraversare la fitta volta della foresta.

Come funziona il sistema? Lo spiega Cordis News:

“Nel sistema COREGAL, il satellite GNSS nello spazio funge da trasmettitore e l’UAV svolge il ruolo di ricevitore. Il segnale trasmesso dal satellite è riflesso dal terreno e acquisisce informazioni sulle caratteristiche della superficie – tra cui gli ostacoli – lungo il percorso. Questo segnale riflesso viene poi ricevuto dal sensore di biomassa dell’UAV, che estrae i dati sulla superficie riflessa (per es. il terreno) dai segnali riflessi. In particolare per la sua applicazione nella mappatura della biomassa, poiché il segnale è riflesso attraverso la volta formata da alberi, rami e foglie, si raccolgono importanti dati sulla biomassa che in seguito vengono estratti dal ricevitore UAV”.

Un sistema sofisticato ma perfettamente oliato che a regime permetterà di conoscere in maniera approfondita ala biomassa forestale e di conseguenza valutarne il potenziale, sia in termini prettamente economici che di tutela ambientale.

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