La casa passiva ad anello trionfa al Nord Building Challenge

    Il clima estremo condiziona la vita delle isole Fær Øer: così la forma circolare blocca i venti dominanti e crea spazi di socializzazione adatti anche a orti comunità

    La casa passiva ad anello trionfa al Nord Building Challenge

     

    (Rinnovabili.it) – Con il progetto di moduli abitativi disposti ad anello dotati di standard di casa passiva, è lo studio White Arkitekter ad aggiudicarsi il Nord Building Challenge. Gli architetti scandinavi hanno convinto la giuria grazie all’ottimo adattamento all’ambiente circostante, le gelide isole Fær Øer. La motivazione ufficiale li premia per aver proposto “un nuovo modo di pensare, in relazione all’architettura tradizionale di Runavik”.

    Gli altri progetti insistevano tutti, come richiesto, su soluzioni abitative specificamente pensate per i paesi scandinavi, e spaziavano dall’housing low-cost a climatizzazione intelligente alla rivitalizzazione di un hub dei trasporti norvegese.

    Gli architetti Morten Vedelsbøl e Mikkel Thams Olsen, invece, hanno proposto “Gli occhi di Runavik”: cinque blocchi abitativi di forma circolare, che garantiscono circa 100 unità abitative ecosostenibili e sono progettati per ridurre al minimo consumi energetici e impronta ambientale.

     

    Le unità abitative infatti sono realizzate interamente con materiali sostenibili e disponibili localmente, come basalto e lana di pecora e rispettano i criteri di una casa passiva. L’energia necessaria viene prodotta da moduli fotovoltaici e mini eolico, mentre per il riscaldamento il progetto prevede l’installazione di impianti geotermici.

    Inoltre ogni anello è disegnato per creare, nello spazio interno, un microclima che ripari dai freddi venti dominanti e permetta agli abitanti di sviluppare orti di comunità. Lo stesso spazio svolge anche una preziosa funzione sociale in quanto diventa quel luogo d’incontro che normalmente viene a mancare sull’arcipelago delle Fær Øer proprio a causa del clima avverso. In più, dato il collocamento su un terreno in pendenza e i tre piani di altezza di ogni anello, di fatto l’interno è un sistema di terrazzamenti e tetti verdi.

    I blocchi sono stati sviluppati in collaborazione con lo studio d’ingegneria norvegese DIFK / Florian Kosche e hanno tra i loro punti di forza la possibilità di adattarsi a una varietà di terreni e tipologie climatiche differenti, benché il progetto presentato risponda in primo luogo alle specificità del sito di Runavik.

     

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