Ventotene è la prima comunità energetica rinnovabile del Lazio

Il taglio del nastro sarà l’8 ottobre. L’isola di 740 abitanti all’avanguardia tra le esperienze di cer in Italia. Il percorso è durato più di un anno con la collaborazione della facoltà di Ingegneria dell’università La Sapienza e del Politecnico di Torino

Comunità energetica rinnovabile: Ventotene inaugura le Cer nel Lazio
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Pv e mini-eolico al centro della comunità energetica rinnovabile dell’isola

(Rinnovabili.it) – La vocazione al turismo dell’isola, tanto fotovoltaico e un pizzico di minieolico. Sono gli ingredienti della comunità energetica rinnovabile di Ventotene, la prima a vedere la luce nel Lazio grazie alla collaborazione tra il sindaco dell’isola, l’università La Sapienza di Roma e un gruppo di giovani ingegneri premiati dalla Regione Lazio con il bando Vitamina-G per il supporto alla nuova imprenditoria. Il taglio del nastro è per l’8 ottobre.

Lo ha annunciato ieri Roberta Lombardi, assessora alla Transizione ecologica e alla Trasformazione digitale della Regione Lazio, durante un evento on line del festival dello Sviluppo sostenibile. “La Comunità energetica rinnovabile Ventotene, che nascerà come associazione aperta della cittadinanza e con il diretto coinvolgimento del Comune, è un esempio virtuoso di coinvolgimento della comunità locale in un’iniziativa che ha come scopo primario quello di creare benefici ambientali per l’isola”, ha spiegato Lombardi.

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Il percorso inizia nel 2020 quando sull’isola sbarcano i ricercatori della facoltà di Ingegneria de La Sapienza guidati da Andrea Micangeli. L’obiettivo è studiare la produzione energetica in una rete isolata come quella di Ventotene. La piccola realtà insulare, al pari delle altre sparse lungo tutta la penisola, può essere un prezioso laboratorio su molti fronti: dalla chiusura del ciclo dei rifiuti a quello dell’acqua, si possono testare in piccolo dei modelli sviluppo sostenibile scalabili da replicare altrove.

Discorso che vale anche e soprattutto per il tema della generazione distribuita. La Sapienza, insieme al Politecnico di Torino, da ottobre scorso ha preparato uno studio di fattibilità per una comunità energetica rinnovabile. Uno dei punti di forza è il fatto che sull’isola di 740 abitanti è già attivo un piano di Enel per rendere Ventotene a emissioni zero. Prevede l’installazione di impianti fotovoltaici centralizzati o distribuiti (con la sperimentazione di pannelli organici misti costituiti da uno strato fotosensibile, l’antocianina, ottenuto dai mirtilli) e l’installazione di impianti mini-eolico.

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Gli attori principali della comunità energetica rinnovabile di Ventotene saranno gli operatori locali del turismo, ha spiegato Lombardi. “Sono pronti ad investire loro risorse per l’installazione di impianti di produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili, principalmente fotovoltaico e con un occhio rivolto anche a soluzioni innovative per il minieolico”. Un primo passo per il Lazio, a cui ne seguiranno altri: all’inaugurazione a Ventotene “spiegheremo inoltre come stiamo cercando di replicare questo esempio virtuoso anche nel resto del Lazio”, ha concluso Lombardi.

lm

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1 commento

  1. Dato per scontato che l’italia è un paese circondato da 2/3 dal mare in merito alle energie rinnovabili mi chiedo se non vi sia la possibilità di sfruttare il movimento
    delle onde di andata e ritorno (risacca del mare) per attivare turbine invertibili per produrre energia. Stessa cosa dicosi per eventuali correnti sottomarine. Nel nord Europa sono già atgtive soluzioni simili non escludendo le alte maree.Inolre si continua a parlare di pale eoliche mentre le nuove installa zioni in Norvegia non prevedono a parità di risultati il turbinio di dette pale.

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