Friuli Venezia Giulia, competitività energetica innanzitutto

Le Regione approva nuovi finanziamenti, del valore di 600mila euro, per le PMI locali che intendono aumentare la propria efficienza energetica

energia elettrica
Foto di sergei akulich da Pixabay

 

(Rinnovabili.it) – Seicentomila euro per ridurre gli sprechi energetici e l’impatto ambientale. Questo quanto offre la regione Friuli Venezia Giulia alle proprie piccole e medie imprese affinché aumentino la loro competitività energetica. Lo prevede la delibera approvata in questi giorni dalla giunta regionale su proposta dell’assessore all’Ambiente Sara Vito.

Le risorse complessive a disposizione ammontano a circa 600mila euro, di cui 298.500 da parte dello Stato e 300.000 dalla Regione. Le Pmi che hanno sede in Friuli Venezia Giulia potranno coprire in parte le spese destinate ad una diagnosi (audit) energetica e all’adozione di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001; quest’ultimi hanno come scopo quello di fornire alle organizzazioni un quadro di lavoro riconosciuto per l’integrazione dell’efficienza energetica e del rispetto dell’ambiente (riduzione di emissioni di gas da effetto.

Nel dettaglio, le diagnosi energetiche ammesse sono finanziate nella misura massima del 25% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di € 5.000, al netto di IVA, mentre le procedure di attuazione di un sistema di gestione conforme alla norma ISO 50001 selezionate vengono sostenute nella misura massima del 25% delle spese ammissibili, in questo caso però fino ad un massimo di € 10.000, sempre al netto di IVA.

“Con la deliberazione odierna  – spiega l’amministrazione regionale in un nota stampa – l’esecutivo regionale ha dato il via libera, da una parte al Programma di sostegno relativo all’audit energetico delle Pmi del Friuli Venezia Giulia, dall’altra allo schema di convenzione con il Ministero dello Sviluppo economico (Mise) per la realizzazione dello stesso Programma”.

Il prossimo passaggio per la Giunta regionale entro novanta giorni dalla stipula della convenzione con il Mise, sarà prima di approvare un accordo con Unioncamere e successivamente il bando per la selezione delle imprese beneficiarie. Bando, ispirato ad un modello standard nazionale, nel quale vengono stabilite le modalità di presentazione delle domande di contributo e quelle di erogazione dello stesso.

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