Apre la procedura a sportello per la richiesta del contributo PNRR che supporta le ristrutturazioni energetiche delle case popolari. Sul tavolo oltre 1 milione di euro

Contributi per l’efficientamento dell’edilizia residenziale pubblica
Apre oggi, 6 ottobre 2025, lo sportello per la presentazione delle richieste dei bonus PNRR dedicati al retrofit energetico dell’edilizia residenziale pubblica. Il via libera a questa procedura, la seconda nell’ambito della Missione 7, Componente 1, Investimento 17 del Piano di Ripresa e Resilienza, è arrivato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) con la pubblicazione del Bando alla fine della scorsa settimana e chiama a sé tutte le ESCo (Energy Service Company) certificate UNI CEI 11352.
Le società avranno tempo fino alle ore 18:00 del 30 aprile 2026 per inviare la propria domanda e provare a ottenere il sostegno finanziario. Per la precisione:
- un incentivo a fondo perduto pari al massimo al 65% del costo degli interventi previsti dal Progetto di riqualificazione energetica (erogato dal GSE);
- un eventuale prestito, pari al massimo al 35% dei costi ammissibili (erogato dalle Banche Convenzionate utilizzando la dotazione Cassa Depositi e Prestiti – CDP).
Quali progetti sono ammessi?
Sono ritenuti ammissibili i progetti di riqualificazione energetica dell’edilizia residenziale pubblica che rispettino una serie di requisiti essenziali. Devono, ad esempio:
- riguardare uno o più edifici di titolarità di enti pubblici territoriali o dei loro enti strumentali.
- avere impianti centralizzati di climatizzazione o che, alla fine dei lavori di efficientamento, siano dotati di tali impianti;
- determinare un miglioramento dell’efficienza energetica almeno pari al 30% dell’indice di prestazione energetica non rinnovabile (EPgl,nren), attraverso la realizzazione di interventi individuati nelle Regole Operative del GSE;
- comportare un valore complessivo compreso tra i 10 e i 30 milioni di euro delle spese ammissibili.
Inoltre è essenziale che i lavori di retrofit non siano stati avviati prima della presentazione della domanda e che il progetto abbia un valore compreso tra 10 milioni di euro e 30 milioni di euro (costi ammissibili). Sono esclusi dagli incentivi gli investimenti destinati ad attività che confliggono con il principio “DNSH – Do No Significant Harm”.
Bando ERP: Aspetti finanziari e temporali
La copertura finanziaria è pari a 1.381.000.000 Euro (al lordo delle risorse assegnate al primo Avviso e dei costi di gestione di GSE e CDP).
Ricordiamo anche che, da norma, le ESCo ammesse devono comunicare l’avvio dei lavori al GSE entro 180 giorni dalla data di trasmissione dell’atto di concessione e notificare la conclusione dei lavori, sempre al Gestore, entro 36 mesi decorrenti dalla data di comunicazione dell’avvio dei lavori, pena la decadenza dal sostegno.
Sempre attraverso l’Area Clienti – fa sapere il Gestore in una nota stampa – è possibile inoltrare anche le istanze di valutazione preliminare per interventi di efficientamento energetico sulle case popolari. La richiesta in questo caso può essere effettuata da EX IACP e Comuni proprietari o gestori di Edifici di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) e permette di ottenere la certezza dell’ammissibilità della proposta progettuale prima di individuare l’ESCo realizzatrice degli interventi.











