Il 2021 sarà l’anno degli aquiloni eolici?

Per anni l’eolico ad alta quota è rimasto poco più che un esercizio di stile. Oggi una startup tedesca èpronta inaugurare lil primo progetto commerciale nelle Mauritius

aquiloni eolici
Credits: SkySails

Nuova chance commerciale per gli aquiloni eolici

(Rinnovabili.it) – Anni di investimenti, concept e prototipi su diverse scala, eppure gli aquiloni eolici non sono ancora riusciti a spiccare il volo. Nonostante le grandi promesse, fino ad ora la tecnologia per lo sfruttamento dei venti d’alta quota non è riuscita a colpire il mercato; neppure quando a sostenerla era un gigante dell’innovazione come Google. Il 2021 potrebbe, tuttavia, esser il momento giusto per un grande balzo in avanti. E a prendere la ricorsa è oggi la startup tedesca SkySails Power.

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La giovante società ha annunciato che il suo progetto di aquilone eolico sarà inaugurato quest’anno alle Mauritius, Paese insulare dell’Oceano Indiano. Non si tratta di un test.  SkySails Power ha stretto un accordo con la mauriziana IBL Energy Holdings per installare il suo primo impianto di eolico troposferico. A partire dal 2021, un grande aquilone decollerà dalla costa orientale dell’isola per generare, a partire dai venti di alta quota, elettricità per la rete del CEB (Central Electricity Board). Il progetto è supportato da un programma nazionale per le tecnologie rinnovabili emergenti offerto da CEB insieme alla Mauritius Renewable Energy Agency e al Mauritius Research Council.

“La Repubblica di Mauritius punta a una quota del 40% delle energie rinnovabili nel suo mix elettrico entro il 2030”, ha commentato SkySails. “Grazie ai suoi vantaggi specifici, l’energia eolica ‘aerotrasportata’ è destinata a svolgere un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo obiettivo”.

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Ma la startup tedesca non è l’unica impegnata per portare gli aquiloni eolici sul mercato. Lo sviluppatore Kitepower, ad esempio, ha aperto in questi mesi i preordini per la sua piattaforma Falcon da 100 kW. “Abbiamo reso il nostro sistema più sicuro migliorando le prestazioni dei componenti, intensificando i test dei sottocomponenti e ottimizzando le zone operative del sistema”, spiega la società, oggi di base in Olanda. Inoltre è stato ridotto l’utilizzo dello spazio e l’altezza da terra, oltre ad aver istituito una struttura per il test dei materiali all’aperto. “Siamo stati sottoposti a audit e ricertificati con lo standard di gestione della qualità ISO9001: 2015“.

Il 2021 sarà davvero l’anno dei primi aquiloni eolici?

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