Eolico, arriva il dottore virtuale delle wind farm

Dalla Germania un nuovo approccio per il monitoraggio in tempo reale dello stato di salute strutturale dei componenti delle turbine eoliche durante l’esposizione alle turbolenze

(Rinnovabili.it) – Una percentuale significativa dei costi legati all’eolico è dovuta ai guasti negli aerogeneratori, causati dal progressivo indebolimento di alcuni componenti in condizioni atmosferiche estreme e quindi dalla necessità di sostituzione dei pezzi. Il problema si è trasformato in un’allettante sfida per i ricercatori tedeschi del Centro per la Ricerca Eolica dell’Università di Oldenburg. Gli ingegneri hanno infatti messo a punto un metodo per rivelare eventuali fratture o danni nella componentistica delle turbine senza dover rimuovere nessuno dei componenti o spegnere l’aerogeneratore. Come una sorte di dottore virtuale il sistema permette di analizzare le caratteristiche di elasticità delle strutture meccaniche soggette a problemi durante le turbolenze atmosferiche.

 

Fino ad ora, i metodi standard sono basati sulla cosiddetta analisi spettrale, che esamina la differente frequenza di risposta. Tuttavia queste misurazioni risultano distorte dalle lavoro della turbina stessa in condizioni di stress esterno e spesso sono in grado di rivelare solo danni molto estesi, come nel caso di crepe estese per oltre il 50 percento di una pala. Il metodo analitico sviluppato dagli scienziati tedeschi ha invece permesso loro di distinguere tra le dinamiche attribuite alle proprietà meccaniche, quali la rigidità della lama, e quelle attribuite alle interferenze esterne. Gli autori hanno dimostrato così d’essere in grado rilevare con precisione la modifica dello “stato di salute” dei materiali sulla base di un’analisi delle vibrazioni meccaniche. Ulteriormente raffinato, sostengono gli scienziati, il metodo potrebbe essere utilizzato per identificare anche allentamenti di viti o essere applicato a strutture più complesse come automobili o aerei.

 

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