Mancata produzione eolica, attivo il nuovo portale del GSE

Lo strumento si aggiorna in vista delle nuove disposizioni tecniche di funzionamento per il riconoscimento della Mancata Produzione Eolica

Mancata produzione eolica
Credits: piqsels.com

Mancata produzione eolica, le ultime novità

(Rinnovabili.it) – È attivo da oggi il nuovo portale dedicato alla Mancata Produzione Eolica (MPE), piattaforma informatica creata dal GSE per il calcolo della quantità di energia non prodotta per effetto degli ordini di dispacciamento. Per garantire la sicurezza del sistema elettrico italiano, infatti, le fattorie eoliche sono soggette a ordini di riduzione della produzione da parte di Terna, l’operatore di rete. 

Questo gap produttivo è quantificato in base a stime elaborate dal Gestore sulla base dei dati effettivi di vento, misurati sul sito, nelle ore in cui viene richiesta la riduzione. Il Portale dedicato permette agli operatori, a seguito all’attivazione del contratto, di inserire i dati del vento (intensità e direzione rilevata dagli anemometri in campo) e calcolare la mancata produzione eolica. Ma allo stesso tempo la piattaforma è indispensabile per gestire istanze di remunerazione e contratti (istanze accettate dal GSE).

Il rinnovo dello strumento informatico fa seguito alla pubblicazione delle regole tecniche dedicate, lo scorso aprile 2020. Regole che hanno introdotto nel complesso una semplificazione del processo, trasparenza informativa, introduzione del processo di delega e un processo di switch tra Unità di dispacciamento. “Con il nuovo Portale – spiega il Gestore in una nota stampa – vengono introdotte importanti semplificazioni nel processo di gestione dei Contratti, agevolando l’accesso degli Operatori al meccanismo e garantendo maggior trasparenza informativa”.

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In attuazione delle previsioni della Delibera 195/2019 del 21 maggio 2019 dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) – continua – i singoli Operatori, per ciascuna Unità di Produzione, potranno delegare un soggetto terzo, incluso il Produttore, a svolgere le attività funzionali all’erogazione dei corrispettivi previsti e a inserire/avere accesso alle informazioni richieste nel Portale dedicato”.

“Saranno, inoltre, ridotti i tempi di presentazione delle istanze attraverso la dematerializzazione della documentazione e l’estrazione dei dati tecnici già inseriti nelle Convenzioni stipulate in precedenza, in caso di variazione dell’Utente del Dispacciamento”.

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1 commento

  1. che schifo, farci pagare soldi con lo strumento oneri di sistema in bolletta.. per niente.. egli impianti di pompaggio? usati al minimo… se Enel non li vuole usare sia obbligata a venderli a Terna che li useraà per accogliere tutta energia pulita prodotta!

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